Yemen. Adra Germania dona 500.000 euro

Yemen. Adra Germania dona 500.000 euro

Continua l’impegno sanitario dell’agenzia umanitaria avventista alla popolazione durante l’emergenza creata dalla guerra in corso nel Paese.

Notizie Avventiste – Dal 2012 Adra Germania ha implementato i progetti sanitari in Yemen insieme all’ufficio locale della consorella Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra). Al momento mantiene dodici strutture sanitarie nelle aree dove c'è bisogno di aiuto.

Da quando è iniziata la guerra in Yemen, nel 2015, fame e malnutrizione hanno colpito un residente su tre. Secondo le Nazioni Unite, oltre 24 milioni di persone (circa l’80% della popolazione) hanno bisogno di aiuti umanitari.

“Nelle regioni più povere di Al-Hudaydah, Hajjah e Saada” spiega Pierre Schweitzer sul sito dell’agenzia umanitaria avventista della Germania “Adra fornisce assistenza medica di emergenza gratuita a circa 450.000 persone, grazie anche al sostegno del Ministero degli Esteri tedesco e di altri donatori. Gli ospedali e le cliniche mobili sono supportati finanziariamente e logisticamente per salvare la vita di molte persone. Diversi ospedali sono stati ampliati negli ultimi due anni e hanno ricevuto attrezzature migliori. Grazie al supporto di Adra, le persone possono ottenere i medicinali necessari in farmacie appositamente attrezzate. L'installazione di impianti di depurazione e trattamento delle acque sta migliorando l'igiene negli ospedali. Le persone sono più protette dalle epidemie di colera o dalla pandemia di Covid-19”.

Adra offre anche interventi di pronto soccorso e porta i farmaci nelle zone remote del Paese. Ciò è possibile perché ci sono gruppi di operatori preparati per questa emergenza. 
“Ulteriori professionisti sono stati formati per aumentare le prestazioni e la portata dell’impegno nel soccorso medico. Inoltre, il team di Adra ascolta le persone e le loro storie, e offre loro supporto psicosociale” aggiunge Schweitzer.

A partire da quest'anno, verrà ampliata l'assistenza medica di emergenza sul campo. “Come parte di un altro progetto, il sistema sanitario yemenita sarà reso stabile e le sue capacità ampliate. Tra le altre cose, verranno migliorate le cure per le donne in gravidanza e la medicina ostetrica per ridurre in modo sostenibile la mortalità materna e infantile. Questo progetto è finanziato dal Ministero federale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico” afferma Schweitzer che conclude “Non possiamo porre fine alla guerra in Yemen, ma insieme possiamo salvare vite umane!”.

Adra 
Adra Germania è un’organizzazione non governativa riconosciuta dallo Stato tedesco. È presente nel Paese dal 1986 e fa parte della rete internazionale Adra, gestita dalla Chiesa avventista.

L’agenzia umanitaria ha sede anche in Italia. Per saperne di più vai sul sito adraitalia.org 

[Fonte: Adra Germania/EudNews]

 

 

Eruzione Canarie. Adra nell’emergenza a La Palma

Eruzione Canarie. Adra nell’emergenza a La Palma

HopeMedia Italia – Non si fermano le colate laviche del vulcano Cumbre Vieja a La Palma, nelle Canarie. Aumenta la situazione di emergenza sull’isola e il numero degli evacuati.

Il Comune di Los Llanos ha contattato Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per chiedere un aiuto urgente e concreto.

“Questo aiuto consiste nel raccogliere alimenti non deperibili, oltre ad altri beni di prima necessità, in modo che possano essere distribuiti tra le persone e le famiglie sfollate a causa dell'eruzione vulcanica” ha affermato Maicer Romero, delegato dell’agenzia umanitaria nella zona.

“Gli alimenti” ha aggiunto “verranno raccolti a Tenerife, dove un gruppo di volontari lavorerà alla preparazione, classificazione e confezionamento dei prodotti. Successivamente saranno inviati in barca, in un orario coordinato con le autorità locali, alla loro destinazione finale, che è la cittadina di Los Llanos”.

La lava ha già sepolto circa 400 ettari di terreno e distrutto quasi mille edifici; inoltre ha inondato oltre 30 ettari di fondale marino, secondo gli ultimi dati delle autorità spagnole.

Leggi anche: Eruzione Canarie. La chiesa avventista disponibile ad aiutare gli sfollati 

[Fonte e foto: Revista Adventista]

Romania. Casa Adra riceve un finanziamento dal Comune di Bucarest

Romania. Casa Adra riceve un finanziamento dal Comune di Bucarest

La somma aiuterà il centro di accoglienza delle vittime di violenza domestica.

HopeMedia Italia – La Direzione generale dell’assistenza sociale di Bucarest (Dgasmb) ha deciso di sostenere Casa Adra, il centro di emergenza per le donne sopravvissute alla violenza domestica, con una sovvenzione di 160.000 lei (32.300 euro) spalmati in quattro mesi, a partire da settembre 2021. Il finanziamento è stato attinto dal bilancio del Comune della capitale romena, parte del quale è devoluto ad attività no profit di interesse locale.

“Cosa può esserci di più nobile del tendere una mano ai propri simili e farlo con tutto il cuore e con persone serie e motivate” ha affermato Cosmina Ioana Simiean Nicolescu, direttrice generale di Dgasmb. “La collaborazione tra l’ufficio del Sindaco e Adra Romania è stata naturale, e dimostra la fiducia nei nostri partner oltre a incoraggiare le attività di assistenza alle vittime di violenza domestica”.

Nell’apprendere la notizia, il direttore esecutivo dell’agenzia umanitaria avventista nel Paese, Robert Georgescu, ha espresso soddisfazione.
“Siamo felici e condividiamo volentieri questa buona notizia. Casa Adra è più di un centro, è un luogo dove le donne sopravvissute alla violenza domestica fanno tappa nel loro cammino verso una vita tranquilla dopo aver sopportato per anni umiliazione, sofferenza e paura. Insieme al Comune di Bucarest, tramite la Direzione generale dell’assistenza sociale, possiamo offrire a queste persone un nuovo inizio”.

Il centro è aperto dal 2009 ed è gestito da Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) in Romania. Ha come obiettivo il reinserimento sociale delle vittime di violenza domestica e per questo offre alloggio, consulenza sociale e psicologica, assistenza medica di emergenza, alimentazione sana e l’aiuto di un avvocato.
“La vita delle donne e dei loro figli ospitati da noi cambia perché sperimentano un diverso modo di vivere, senza violenza fisica, verbale, economica, mentale, sessuale e religiosa, basato su valori spirituali. Qui coltivano sane abitudini alimentari, praticano esercizio fisico, ricevono formazione e vivono momenti di svago” hanno spiegato dal centro.

Dagli esordi e fino al 2020, Casa Adra ha aiutato oltre 2.447 madri e bambini, di cui 979 hanno alloggiato presso il centro.

Adra 
L’agenzia umanitaria avventista è presente in Romania dal 1990 e realizza progetti di sviluppo a beneficio dell’intera popolazione. Con il motto “Giustizia. Compassione. Amore” Adra Romania porta gioia e speranza, promuovendo un futuro migliore, valori e dignità umana.

Fa parte del network mondiale di Adra, l’organizzazione umanitaria globale della Chiesa avventista, una delle organizzazioni non governative più diffuse al mondo, attiva in oltre 118 Paesi e guidata da una filosofia che unisce la compassione alla praticità. Si occupa delle persone bisognose senza fare distinzioni di razza, etnia, colore politico, appartenenza religiosa, per servire l’umanità in modo che tutti possano vivere secondo il progetto iniziale di Dio.
(LF)

[Fonte e foto: Adra Romania]

“Different to play” e il “marciapiede didattico”

“Different to play” e il “marciapiede didattico”


Si svolge sabato 11 e domenica 12 settembre a Firenze l'evento "Different to play", una manifestazione a cui partecipano una trentina di associazioni – molte delle quali di carattere sportivo – che si occupano di disabilità e inclusione. Ci spiega gli obiettivi di questa manifestazione una delle organizzatrici, Noemi Salvati. Tra le associazioni che partecipano, ci sarà anche ADRA-Italia, con il "marciapiede didattico", un programma che compie quest'anno dieci anni di vita. Si tratta di far percorrere – a piedi e poi in una sedia a rotelle – un percorso costituito da un facsimile di marciapiede, con diversi oggetti ingombranti – che si trovano purtroppo sui marciapiedi di tutta Italia – oggetti che naturalmente non facilitano la mobilità, soprattutto dei disabili. Quest'anno però la "prova" sul marciapiede implica anche identificarsi nella situazione dei non vedenti (percorso bendato) e persino di una persona affetta da sindrome dell'autismo.

Gioco Estate 2021

Gioco Estate 2021


In questo programma Roberto Vacca e Claudio Coppini intervistano Francesca Marchese, psicologa e coordinatrice del progetto  Gioco Estate 2021, giunto quest'anno alla decima edizione. Il centro estivo è patrocinato da ADRA Italia e dal Quartiere 5 del Comune di Firenze e si rivolge a bambini dai 3 ai 13 anni nei mesi di luglio e agosto, accogliendo i bambini nella struttura del Centro Polivalente Avventista di Firenze. Al centro estivo i bambini – provenienti da differenti ambiti sociali, culturali e religiosi – svolgono attività psico-educative, laboratori artistici e manuali, attività motoria e musicale, lettura e scrittura creativa, attività teatrali e giochi di gruppo. Ma soprattutto imparano ad apprezzare la diversità come motivo di curiosità piuttosto che di imbarazzo e di divisione.

Il costo dell’analfabetismo nel mondo odierno

Il costo dell’analfabetismo nel mondo odierno

Che differenza farebbe se ogni essere umano potesse leggere e scrivere? 8 settembre, Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione.

Da Adra News – Una sedicenne, incinta del suo primo figlio, entrò in travaglio in una capanna del villaggio in cui viveva in Etiopia. Passò quattro giorni interi tra dolori inimmaginabili prima che il bambino che portava in corpo morisse. Un evento traumatico che lasciò l’adolescente Mamitu in uno stato di salute molto precaria. Che cosa la vita le riservava? Sicuramente ostracismo, vagabondaggio e prostituzione.

Ma nonostante queste premesse il suo destino fu diverso. Venne curata da un esperto chirurgo dell’ospedale Fistula di Addis Abeba.

A una giovane donna fu data una seconda possibilità 
Ebbe bisogno di dieci operazioni eseguita dalla dottoressa australiana Catherine Hamlin, una donna che sarebbe diventata mentore e amica della ragazza. La dott.ssa Hamlin intravide qualcosa di speciale in Mamitu. Era gentile, laboriosa e aveva una mente acuta. Entrava in empatia immediata con il resto delle pazienti. All’inizio Mamitu lavava i pavimenti e rifaceva i letti dell’ospedale. Poi la dottoressa le permise di assistere ai suoi interventi chirurgici e successivamente di aiutarla a tagliare i fili e a ricucire le ferite. Le insegnò a memorizzare passo dopo passo i vari stadi di un intervento, sovrapponendo le sue mani sopra le mani del chirurgo. Così da paziente Mamitu diventò un’esperta chirurga, capace di operare le fistole e di poter salvare altre donne.

Chirurghi a piedi nudi 
Era la sola tecnica di apprendimento che Mamitu poteva attuare perché era analfabeta. Da bambina e poi da giovane adulta non aveva avuto la possibilità di studiare. La Hamlin aprì il Fistula Hospital di Addis Abeba e aiutò gratuitamente più di 60.000 donne. Mamitu è stata l’artefice di molte guarigioni e oggi fa parte di un gruppo chiamato affettuosamente “chirurghi a piedi nudi”. Sono “dottori” senza una qualifica legale ma stanno cambiando il volto della medicina nei Paesi in via di sviluppo. Chirurghi come Mamitu che si specializzano in un determinato settore, attraverso uno scrupoloso tirocinio fatto sul campo: un connubio di attente osservazioni e talento naturale.

Nel 1989, Mamitu ha ricevuto la medaglia d’oro per la chirurgia dal London’s Royal College of Surgeons, ed nel 2018 è stata annoverata dalla Bbc tra le 100 donne più influenti al mondo.
Mamitu Gashe è una straordinaria eroina che ha sfruttato le sue capacità e ha individuato la sua vocazione nonostante le fosse stato proibito un normale percorso di studi e persone come lei vanno di sicuro omaggiate e ammirate.

Analfabetismo, alcune domande
Forse però, invece di limitarci ad ammirare persone come Mamitu, dovremmo porci qualche domanda come per esempio: “Cosa perdiamo come società se a persone intelligenti e talentuose, viene negata un’istruzione e poter imparare a leggere e scrivere?”.

E ancora: “Che differenza farebbe se ogni essere umano potesse leggere e scrivere? Se persone come Mamitu potessero frequentare una scuola sin dall’infanzia? Quale impatto avrebbe in campo sociale e quale valore aggiunto apporterebbero i vari e le varie Mamitu?”.

I numeri dell’analfabetismo
Secondo le statistiche, sono milioni gli adulti che non sanno leggere o scrivere. Nonostante i miglioramenti intervenuti negli ultimi 50 anni, nel mondo ci sono ancora 773 milioni di adulti analfabeti, di cui la maggior parte sono donne. Questi numeri sono un promemoria del lavoro che ci aspetta per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2030 dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile e che prevede una formazione scolastica per tutti i giovani e gli adulti.

Nel rapporto pubblicato dal terzo World Literacy Summit del 2018, è prevista una stima di 933 miliardi di euro come costo dell’alfabetizzazione nell’economia globale. Il costo si calcola sulla base delle spese di prestazioni sociali o per l’accresciuto carico dei sistemi sanitari, ma in realtà il prezzo umano e le mancate opportunità degli individui non potranno mai essere conosciuti. Senza l’istruzione non ci sono le premesse per acquisire un’autosufficienza economica e imprenditoriale in favore sia della comunità che della stabilità familiare. Le mancate opportunità di ogni individuo in campo politico, culturale ed economico sono incalcolabili. L’analfabetismo è una perdita per l’umanità, per le società e per gli individui. Giovani donne come Mamitu, senza un’istruzione scolastica, si sposano troppo presto. E le ricerche suggeriscono uno stretto rapporto tra maggiore scolarizzazione e decrescita delle gravidanze in età adolescenziale, con conseguenti minori complicazioni nelle nascite e un più alto tasso di sopravvivenza dei nascituri.

Se tutte le donne terminassero un corso di studi secondario ci sarebbero: 
il 49 % in meno di mortalità infantile
il 64 % in meno di matrimoni prematuri
il 59 % in meno di gravidanze in età adolescenziale
e un 45% in più di entrate economiche rispetto a chi non ha ricevuto un’istruzione.

Cosa fa Adra
Nel febbraio del 2019, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ha lanciato a livello mondiale una nuova campagna: Tutti i bambini del mondo a scuola. Si tratta di un appello pressante ai responsabili di tutto il mondo affinché ogni bambino, di ogni età, cultura, nazionalità, genere, religione o origine, abbia diritto a un’istruzione completa e che la frequenza di un corso scolastico sia un riconoscimento del valore e del potenziale di ogni bambino. Attraverso questa petizione, Adra si rivolge ai capi di tutto il mondo perché si attivino affinché ogni bambino riceva una valida istruzione e viva libero da qualsiasi tipo di sfruttamento, e dalle catene di una povertà generazionale. Fino a ora 1,3 milioni di individui hanno risposto all’appello offrendo il loro sostegno.

Adra Italia sostiene dei progetti scolastici in India, Bangladesh e Namibia

Oggi, nella giornata dell’alfabetizzazione mondiale, pensate a Mamitu. Raccontate la sua storia, ma soprattutto, impegnatevi a promuovere l’accesso all’istruzione per ogni bambino, ovunque.

[Foto: Adra]

Prosegue la solidarietà di Officina a Roma

Prosegue la solidarietà di Officina a Roma

Lina Ferrara – Il gruppo “Officina”, nato nella chiesa cristiana avventista di Roma Lungotevere, continua a portare aiuto e solidarietà alle persone e alle famiglie disagiate del territorio metropolitano della capitale e oltre.
“Officina si è messa a disposizione dell’agenzia umanitaria Adra e ha collaborato soprattutto nella distribuzione dei pacchi di alimenti direttamente nelle case dei meno abbienti durante il periodo più critico della pandemia. Ora questo progetto più ampio è giunto al termine, ma Officina non ha smesso la distribuzione a chi ha bisogno” racconta Renato Bozzacchi, uno dei fondatori del gruppo di volontariato solidale.

Sempre in campo 
“Grazie all’aiuto dei ‘meccanici’ (chiamiamo così coloro che collaborano), abbiamo nel frattempo costituito un magazzino di generi alimentari che svuotiamo e riempiamo consegnando i beni necessari ai più disagiati” aggiunge Bozzacchi “Qualche ‘meccanico’ si occupa anche di visitare alcune persone che sono in difficoltà in questo momento perché colpite da depressione o malattie varie. Infine, Officina ha ripreso e continua la distribuzione degli indumenti, collaborando con la sede di Adra a Rieti, molto efficiente”.

Strumenti della Provvidenza 
Nel periodo delle chiusure e delle regioni colorate, i volontari hanno vissuto tante esperienze di disperazione nell’incontrare le persone in difficoltà, ma anche di speranza. Un giorno hanno portato provviste alimentari a una famiglia e sono stati sorpresi nel vedersi accolti quasi con incredulità. “Abbiamo finito tutto e non abbiamo più niente da mangiare, così abbiamo pregato Dio di aiutarci e di mandarci qualcuno. E siete arrivati voi con tutti questi alimenti”, hanno raccontato i membri della famiglia. Non credevano ai loro occhi nel constatare con quanta velocità avevano ricevuto risposta alla loro preghiera. Dal canto loro, i volontari avevano finalmente capito di essere stati testimoni e strumenti di un miracolo, operai della divina provvidenza.

Nuove idee 
La voglia di fare del bene non si esaurisce e alle azioni consolidate e necessarie si aggiungono nuove idee.
“Si sta pensando a un progetto di intrattenimento ed evangelizzazione, che potrebbe coinvolgere tutte le chiese che abbiano un referente di Adra. Abbiamo già il nome del progetto: Officina del campo” conclude Bozzacchi.

Officina è un gruppo di volontariato nato nel 2013 e impegnato in attività sociali di supporto e assistenza personale.

[Foto pervenuta da Officina]

Haiti, continuano gli aiuti di ADRA

Haiti, continuano gli aiuti di ADRA


ADRA, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso, è sempre pronta a intervenire anche in occasioni di emergenza. Il 14 agosto un terremoto di magnitudo 7.2 ha colpito Haiti. L’agenzia si è subito attivata e sta continuando a supportare la popolazione, grazie anche all’aiuto delle sedi ADRA di tutto il mondo. Ce ne parla Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Terremoto Haiti. Aggiornamento sugli aiuti

Terremoto Haiti. Aggiornamento sugli aiuti

HopeMedia Italia – Il bilancio del terremoto di magnitudo 7.2 che ha devastato Haiti il 14 agosto continua a salire dopo giorni di ricerche e soccorsi. L’ultimo rapporto delle autorità locali è di almeno 2.207 morti e 12.268 feriti. 344 persone risultano ancora disperse. I numeri sulla devastazione parlano di 37.000 case distrutte e oltre 46.000 edifici danneggiati, inclusi ospedali, scuole e chiese. Ci sono anche segnalazioni di blocchi stradali e di linee telefoniche interrotte.

Tre giorni dopo il sisma, Haiti è stata colpita dalla tempesta tropicale Grace, che ha provocato inondazioni torrenziali in alcune zone del Paese, con un aumento delle persone bisognose di assistenza umanitaria. Inoltre, con l’aumento della violenza delle gang, oltre 19.000 persone sono sfollate nella penisola meridionale di Haiti.

“La penisola meridionale è un punto caldo per quanto riguarda la violenza delle gang ed è stata irraggiungibile negli ultimi due mesi a causa di blocchi stradali e problemi di sicurezza, mentre il personale umanitario è stato oggetto di ripetuti attacchi” ha affermato Fritz Bissereth, direttore dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ad Haiti “In più, l’ondata di casi di Covid-19 è diminuita, ma lo spostamento di migliaia di persone ha creato le condizioni per un picco di infezioni da coronavirus che (se si verificasse) travolgerebbe un sistema sanitario già debole e sovraccarico per l’assistenza ai feriti del terremoto e della tempesta tropicale”. Solo l’1% della popolazione è vaccinata.

Le valutazioni dei danni, condotte sotto la guida delle autorità nazionali, potrebbero richiedere settimane per determinare l’entità completa dei danni e i bisogni umanitari. Adra porta avanti diversi progetti di ricollocazione e assistenza ai sopravvissuti che sono sfollati a causa della violenza delle gang, e lavora con l’ospedale avventista di Haiti a Diquini, dove i pazienti ricoverati nella struttura richiedono importanti interventi di ortopedia. L’ospedale è già saturo di feriti dal giorno del terremoto.
“Adra lavora a stretto contatto con l’ospedale avventista locale per offrire supporto logistico e di coordinamento, e fornire assistenza per il trasporto, il cibo e l’acquisto di medicinali” ha spiegato Bissereth.
L’agenzia umanitaria continua a valutare le necessità delle famiglie e fornirà assistenza a 6.000 persone nelle città di St. Louis de Sud, Les Cayes e Camp-Perrin. Tra le urgenze, l’acquisto di tende, teloni, kit di riparo, cibo e acqua.

“Molte persone sono state colpite e le famiglie si stanno ancora riprendendo; alcune cercano di dare un senso alla devastazione e all’incomprensibile perdita di persone care” ha affermato David Poloche, direttore di Adra presso la Regione Interamericana della Chiesa “Grazie a tutti coloro che hanno pregato con fervore per Haiti e per Adra. Continuiamo a fare appello alle vostre preghiere mentre troviamo la forza per aiutare le persone di Haiti a riprendersi da queste prove imprevedibili. Uniamo le forze con i funzionari locali, la Chiesa avventista, i partner e le altre agenzie. Ciò che conta di più è lavorare insieme per garantire che gli haitiani abbiano accesso immediato ai generi di prima necessità e ricevano aiuti continui nella speranza di raggiungere una fase di recupero”.

[Foto: Evan Bernardini. Fonte: Ann]

500.000 euro di donazioni per gli alluvionati in Germania

500.000 euro di donazioni per gli alluvionati in Germania

HopeMedia Italia – L’organizzazione umanitaria avventista Adra Germania ha ricevuto finora oltre 1.600 donazioni per le vittime dell’alluvione di metà luglio, che ha colpito diversi stati federali. L’importo totale delle donazioni supera il mezzo milione di euro, rende noto l’agenzia stampa avventista tedesca Apd.
Finora 22 istituzioni sociali (asili nido, case di riposo e case di cura, oltre a strutture sportive e rifugi per animali) e tre gruppi locali di aiuto hanno ricevuto 365.300 euro. Tale importo aumenta ogni giorno di diverse migliaia di euro, ha annunciato Adra Germania, poiché ulteriori domande vengono presentate e accolte.

Subito dopo il disastro, Adra era intervenuta nei soccorsi alla popolazione alluvionata, offrendo assistenza

Ora, i responsabili del progetto dell’agenzia umanitaria tedesca si assicurano che chi ne ha bisogno riceva i soldi. Infatti i supervisori di Adra incontrano regolarmente i rappresentanti dei gruppi di aiuto locali e delle istituzioni sociali per garantire che il denaro donato arrivi dove è più necessario. In una circolare inviata per e-mail, Adra Germania comunica che ci sono anche chiarimenti con i sindaci e i capi locali su come fornire un sostegno finanziario onesto ed equo alle famiglie colpite.

Anche le donazioni di Aktion Deutschland Hilft (Adh) sostengono l’opera di Adra Germania che, tra l’altro, è uno dei membri fondatori di Adh.

Adra Germania è un’organizzazione umanitaria attiva a livello globale che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e di soccorso. L’organizzazione non governativa indipendente è stata fondata nel 1987 ed è affiliata alla Chiesa avventista del settimo giorno. Adra è membro dell’alleanza “Aktion Deutschland Hilft”. L’alleanza unisce le forze in caso di disastri, coordina e mette in comune le forze esistenti per poter fornire un aiuto rapido ed efficace.

[Foto: Adra Germania. Fonte: Apd]

Haiti. Continuano i soccorsi ai terremotati

Haiti. Continuano i soccorsi ai terremotati

Saturo l’ospedale avventista. Tra i morti anche alcuni membri di chiesa.

HopeMedia Italia – È salito a 1.941 morti e 6.900 feriti il bilancio ancora provvisorio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito il sud-ovest di Haiti il 14 agosto. Oggi, i leader avventisti del settimo giorno hanno confermato che tra di essi vi sono anche 12 membri di chiesa deceduti e 21 feriti.
“Sono sopraffatto dalla tristezza per tutte le notizie e le fotografie che arrivano dalla chiesa nel territorio della missione meridionale” ha affermato il past. Pierre Caporal, presidente della chiesa avventista ad Haiti “Non sappiamo dove si trovino molti dei nostri membri perché ci sono strade e paesi non percorribili a causa degli enormi danni causati dal terremoto”.

Ancora dispersi 
Caporal, che monitora la situazione dalla capitale, Port-au-Prince, ha parlato anche della distruzione degli edifici. 20 famiglie avventiste non hanno più la casa, cinque chiese della denominazione sono state distrutte e altre sette sono state parzialmente danneggiate. Danni hanno riportato anche sei scuole. I dirigenti della chiesa sono in attesa di ricevere aggiornamenti dalle aree più impraticabili e hanno creato un comitato speciale per accertare i bisogni più urgenti all’interno della comunità ecclesiale.

“La gente è ancora molto spaventata perché dopo il terremoto iniziale ci sono state diverse scosse di assestamento” ha aggiunto Caporal che ha ricordato quanto sia difficile dimenticare la devastazione causata dal sisma del 2010 che colpì Port-au-Prince, uccidendo più di 200.000 persone. Ora, con la tempesta tropicale Grace che porta forti piogge sull’isola, “gli effetti del disastro sono molto vividi nella mente di tanti”.

Dalle ore successive al terremoto l’agenzia umanitaria avventista Adra Haiti è sul campo per valutare i bisogni più urgenti della comunità. Nonostante tutti gli ostacoli il team locale lavora per fornire kit di sicurezza e beni di prima necessità ai sopravvissuti al terremoto. “Ci stiamo anche coordinando a stretto contatto con l’ospedale avventista di Haiti per vedere come assistere al meglio le persone colpite e che hanno urgente bisogno di cure” ha affermato Fritz Bissereth, direttore nazionale di Adra Haiti.

Medici e infermieri sono stati inviati dall’ufficio dell’Unione, insieme ad alcuni membri del personale dell’ospedale avventista, a Les Cayes, una città costiera gravemente colpita dal terremoto, per fare delle valutazioni e aiutare le persone con maggiori necessità. “Continueremo a monitorare e a lavorare per fornire assistenza” ha ribadito Caporal.

Intanto, Adra Italia, attraverso i fondi dell’8×1000,  sta contribuendo alla raccolta fondi lanciata dal network di Adra International per aiutare gli interventi in loco.

Ospedale avventista fornisce assistenza 24 ore su 24 
All”Hôpital Adventiste d’Haïti, situato a Diquini, Carrefour, a Port-au-Prince, continuano ad arrivare i feriti senza sosta. “Abbiamo iniziato a operare dal sabato pomeriggio e poi per tutta la notte, tutto il giorno di domenica e per tutto il lunedì” ha affermato il dott. Scott Nelson, direttore medico e chirurgo ortopedico dell’ospedale. I pazienti si sono riversati nell’ospedale occupando i 22 posti letto aggiuntivi allestiti nel nuovo reparto in fase di ristrutturazione. “Alcuni pazienti sono stati sistemati per terra, altri fuori anche durante la tempesta tropicale che ci ha colpito”.

La grande maggioranza dei feriti ha bisogno di un intervento chirurgico ortopedico. “Una paziente è arrivata da Les Cayes dopo che era fuggita fuori dalla sua casa che stava crollando. Con lei c’era un uomo che non ce l’ha fatta” ha raccontato il chirurgo “È venuta da noi con fratture del femore a entrambi gli arti e l’abbiamo operata. È andato tutto bene e domani potrà rialzarsi”.

L’ospedale ha montato sei tende all’esterno per far fronte al flusso di pazienti. “Il nostro ospedale è unico nel fornire interventi di chirurgia traumatologica” ha spiegato Jere Chrispens, amministratore dell’ospedale avventista di Haiti. “Molti ospedali della zona inviano qui i pazienti bisognosi di un intervento chirurgico in cambio di cure postoperatorie” ha aggiunto.

“Le nostre equipe chirurgiche hanno lavorato 16-20 ore al giorno in ciascuna delle tre sale operatorie dell’ospedale” ha detto Chrispens “Questo può andare avanti per settimane”.

50% in più di capacità
Cinque membri del personale medico della Loma Linda University e di altre parti degli Stati Uniti arriveranno ad Haiti per tutta la settimana per dare un po’ il cambio ai colleghi impegnati 24 ore su 24. Inoltre, una dozzina di volontari della chiesa locale aiutano nei servizi di cucina e lavanderia.
“Il nostro ospedale ha oltre il 50% di capacità in più” ha precisato Chrispen. La struttura ha normalmente 50 posti letto disponibili, 36 per gli adulti e 14 in pediatria, ma con l’aumento del numero di pazienti, ha fatto spazio a 60-65 posti letto in più per l’assistenza agli adulti.

Nei prossimi giorni l’ospedale riceverà le forniture sanitarie necessarie, mentre un team della Loma Linda University continuerà a coordinare i viaggi del personale medico che fornirà assistenza chirurgica nelle prossime settimane. Inoltre, l’Unione avventista, l’ospedale e Adra Haiti hanno unito le forze e lavorano insieme per assistere le vittime.

Personale ospedaliero più preparato ad affrontare la crisi 
Chrispens ha osservato che il numero dei feriti non è paragonabile all’afflusso di pazienti che travolsero l’ospedale nel 2010, quando tutto il personale (200 persone) lavorò senza risparmiarsi per curare i feriti di allora, non trascurando i normali pazienti ambulatoriali e i casi di emergenza che si verificano ogni giorno.

“Conosciamo le lesioni che vediamo ora, poiché abbiamo acquisito molta esperienza 11 anni fa” ha spiegato il dott. Nelson che dal 2010 ha eseguito centinaia di interventi chirurgici ortopedici. “La differenza è che l’ospedale e il personale sono molto più preparati ad affrontare questa crisi e curare le persone colpite da questo disastro” ha continuato. Il nosocomio è impegnato anche in cure a lungo termine, come riabilitazione e operazioni aggiuntive.

“Abbiamo il privilegio di essere qui a curare queste persone straordinarie” ha concluso Nelson “È meraviglioso [per noi cristiani credenti] poter assistere alla guarigione che viene dall’alto e vedere i nostri pazienti iniziare già ad alzarsi dopo aver subito operazioni importanti”.

Rimanere vigili
Secondo il presidente della chiesa avventista ad Haiti, il recente terremoto è un promemoria di ciò che la Bibbia dice sulla fine dei tempi. “Stiamo affrontando molte sfide, ma dobbiamo fissare i nostri occhi su Gesù perché sappiamo che tutti questi eventi nel mondo sono segni del suo imminente ritorno” ha affermato Caporal che ripete questo messaggio ogni giorno nelle riunioni, ai dirigenti, ai membri e alla stazione radio “Voix de l’Esperance” ( Voce della Speranza) della chiesa.

“Nel portare conforto e assistenza, vogliamo che le persone sappiano che siamo destinati alla vita e dobbiamo rimanere vigili in questo momento perché la nostra liberazione è molto vicina” ha concluso Caporal.

[Foto: Haitian Union e Scott Nelson. Fonte: Ann]

Terremoto Haiti. Adra si mobilita per i soccorsi

Terremoto Haiti. Adra si mobilita per i soccorsi

Scongiurato il rischio tsunami dopo la scossa di magnitudo 7.2, resta la preoccupazione per la tempesta Grace in avvicinamento, mentre continuano le scosse di assestamento. Il bilancio delle vittime sale a 724 morti e oltre 2.800 feriti.

HopeMedia Italia – La mattina di sabato 14 agosto, alle 8.30 ora locale, un terremoto di magnitudo 7.2 ha colpito Haiti e in particolare le aree meridionali di Les Cayes, Jeremie, Saint Louis de Sud, Aquin, Petit Trou de Nippes, Anse-a-Veau e Cavaillon. Sono seguite diverse scosse di assestamento. Il sisma si è sentito fino in Giamaica, a oltre 300 chilometri di distanza. I notiziari locali avevano subito riferito che il mare a Jeremie si era ritirato, il che avrebbe potuto far pensare a un imminente tsunami, ma l’allerta è stato poi revocata.

Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto interventi e aiuti umanitari. Gli ospedali di Haiti più vicini alle zone colpite sono sovraffollati. Il bilancio delle vittime è salito a 724 morti e oltre 2.800 feriti, numeri che sono destinati a salire, secondo quanto riferito dai servizi di protezione civile del Paese. sono tantissime le case crollate, come anche chiese e altri edifici storici. I residenti delle città colpite hanno cercato di localizzare familiari e amici scomparsi o che si temevano morti. Sono state formate squadre di soccorso per cercare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie dei palazzi crollati.

“L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è stata una delle prime organizzazioni di soccorso a raggiungere l’area colpita di Saint-Louis de Sud ad Haiti” ha affermato Elian Giaccarini, coordinatore della gestione delle emergenze di Adra nei Caraibi.
“Dalle nostre valutazioni” ha aggiunto “la preoccupazione principale è quella di prendersi cura dei feriti. In questo momento sono in corso le valutazioni dei danni. Una delle sfide principali è l’estrema complessità dei blocchi delle ‘gang’ che non consentono un facile accesso alle aree colpite. Siamo anche preoccupati per l’imminente tempesta Grace e per la già delicata situazione ad Haiti a causa della violenza e del massiccio sfollamento della popolazione. La situazione è estremamente complessa”.

Adra opera ad Haiti da oltre 30 anni fornendo sostegno a programmi di alimentazione, agricoltura, acqua e istruzione primaria nelle regioni del nord e nord-est di Haiti, rivolgendosi a una popolazione di 1 milione di persone.

Questa è la seconda volta che un forte sisma colpisce Haiti in pochi anni. Nel 2010, un terremoto di magnitudo 7.0 causò la morte di circa 250.000 persone.

Daremo ulteriori informazioni nei prossimi giorni.

[Foto: Evan Bernardini/Adra in Haiti. Fonte: Ann]

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