Le violenti piogge hanno messo in pericolo milioni di persone.
Notizie Avventiste – Precipitazioni torrenziali si sono abbattute per oltre una settimana in Asia meridionale, all’inizio di luglio, causando frane e inondazioni e devastando le case di molte famiglie in India, Nepal e Bangladesh. I recenti nubifragi hanno provocato la morte di 180 persone e, secondo quanto riferito, hanno colpito oltre 44 milioni di persone. Anche se la popolazione è abituata ai monsoni, rimane la preoccupazione per i disastri che provocano sempre più frequentemente. E il pensiero va ai cambiamenti climatici.
Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) lavora a stretto contatto con le autorità locali dei tre Paesi interessati per valutare i danni e intervenire a favore della popolazione.
Ecco gli aggiornamenti sugli aiuti forniti da Adra.
India Sono stati creati rifugi per oltre 45.000 persone che hanno perso la casa e sono state aperte cucine comunitarie per fornire cibo alle famiglie più colpite. Le inondazioni peggiorano in alcune parti dell’India e i livelli delle acque dei fiumi continuano a salire. Le famiglie hanno bisogno di acqua potabile e di attrezzatura come utensili da cucina e fornelli. Adra collabora con le autorità locali e i partner per capire quali sono le esigenze urgenti.
Nepal Sono circa 90.000 le persone maggiormente colpite da inondazioni e frane nel Paese, con danni a case e terreni. Per giorni si sono svolti interventi di salvataggio in barca dei sopravvissuti. Le aree colpite vengono fornite di prodotti alimentari e farmaci.
Bangladesh Dal 9 luglio, i livelli delle acque in Bangladesh sono aumentati a causa delle forti piogge. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite dalle inondazioni, in particolare nei distretti delle regioni nord e sud-est, e chiuso le scuole. Le autorità locali hanno distribuito cibo nelle zone in cui più di 900.000 persone sono state maggiormente colpite, ma le strade bloccate rendono difficile far arrivare gli aiuti alle famiglie. Anche il campo profughi di Cox’s Bazar è stato minacciato da potenziali inondazioni e frane. Adra Bangladesh è intervenuta nella aree più colpite e continua a valutare le necessità della popolazione che ha principalmente bisogno di cibo, acqua potabile e rifugi. [lf]
In estate le sedi ADRA di diverse città italiane si occupano di organizzare attività per bambini e ragazzi. In questa puntata scopriamo “Cercatori di bellezza”, il programma organizzato quest’anno da ADRA Torino.
Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, e il past. avventista Franco Mosca.
Ancora una puntata speciale di Passa la Speranza, che ha voluto dare voce a un bellissimo servizio che lassociazione ADRA di Firenze (ADRA è la mano sociale e solidale della chiesa avventista mondiale. Ed ha lo scopo si portare primo soccorso nelle calamità etc e sviluppo) porta avanti da diversi anni con il Comune di Firenze e il Banco Alimentare a sostegno delle famiglie in difficoltà. Claudio Coppini ha intervistato Noemi Mezzelani la responsabile del progetto. Ricordiamo che agli ascoltatori e ascoltatrici che ne faranno richiesta chiamandoci al numero telefonico 055/414040 oppure inviandoci una mail a firenze@radiovocedellasperanza.it regaleremo una copia del libro Incontri con Cristo di Roberto Badenas, Edizioni ADV
Lo ha affermato il presidente di Adra International a Ginevra.
Notizie Avventiste – Durante un recente summit tenutosi a Ginevra, in Svizzera, Jonathan Duffy, presidente di Adra International, ha unito la sua voce a quella di centinaia di leader per discutere di inclusione e contrasto all’incitamento all’odio al fine di migliorare la protezione delle minoranze religiose, dei rifugiati e dei migranti.
Duffy ha partecipato a un panel, insieme a prestigiosi avvocati e personalità, organizzato dall’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (Aidlr) della Svizzera. Ha condiviso i dati sulla migrazione nel mondo ed evidenziato le quattro “C” che guidano la migrazione: concentrazione, corruzione, conflitti e cambiamenti climatici.
“La concentrazione di cui parlo riguarda lavoro, ricchezza e conoscenza, sia individuale sia geografica” ha afferma Duffy “Conoscenza ed economia, associate alla tecnologia, stanno concentrando ricchezza e potere, e con essi i posti di lavoro. Tutto ciò porta a migrare verso le città”.
Per quanto riguarda la corruzione, “è senza dubbio il più grande ostacolo allo sviluppo economico” ha aggiunto. Citando l’ex presidente della Banca Mondiale, Jim Young Kim, ha ricordato che “un dollaro messo nella tasca di un funzionario o di un uomo d’affari corrotto è un dollaro rubato a chi ne ha più bisogno”.
I conflitti sono un altro fattore trainante della migrazione. Ha parlato di Paesi lacerati dalla guerra, come la Siria, la Repubblica Democratica del Congo, il Sud Sudan, il Myanmar e l’Afghanistan, e ha immaginato un mondo con meno guerre.
“Possiamo sperare e pregare che tutti questi conflitti siano risolti o almeno gestiti” ha dichiarato Duffy “Ma chi è tanto ottimista da pensare che avverrà? In effetti, poiché il mondo si rivolge sempre più a leader autoritari, giustifichiamo la loro oppressione con le minacce esistenziali. Così i conflitti sembrano più probabili”.
Per l’ultima “C” sui cambiamenti climatici, il presidente di Adra Internazional ha parlato delle temperature attuali sempre più estreme e la situazione delle risorse diventa sempre più allarmante.
“Alcune zone costiere, penso al Bangladesh, sono densamente popolate. Inevitabilmente, ciò comporterà una migrazione senza precedenti in termini di ritmo e dimensioni” afferma Duffy “Mi rendo conto di aver dipinto un’immagine molto triste, ma non vedo una riduzione delle tendenze migratorie nel prossimo futuro”.
Quest’anno il Brasile, ha ricordato Duffy, si è ritirato dall’accordo delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e socialmente responsabili. La Tailandia ha attuato un giro di vite “anti-immigrati” per la paura che rubano il lavoro dei residenti. Inoltre, in Africa, si diffonde un sentimento di avversione verso gli immigrati sia in Nigeria che in Kenya e Sudafrica. “Il Sudafrica è stato scosso da attacchi violenti contro gli immigrati da quanti sostengono che stiano facendo il loro lavoro” ha detto Duffy.
Dopo tante tristi informazioni, il presidente di Adra international ha parlato del motivo per cui non dovremmo vedere gli immigrati come nostri nemici: “Molti hanno dato un contributo prezioso alla nostra società. Google è stato avviato da un immigrato russo; il genio dietro Apple, Steve Jobs, era figlio di un immigrato siriano, e loro non sono eccezioni”.
E poi, ecco una quinta “C” da aggiungere alle quattro precendenti, la più importante: la compassione. “Chi parla di giustizia per tutti?” ha chiesto Duffy all’uditorio “Chi ha compassione per i meno privilegiati e gli emarginati? Se non noi, allora chi? Se uniamo le nostre voci diventiamo una forza che non può essere ignorata. Abbiamo anche un ruolo da svolgere nelle nostre comunità di fede, per cambiare le parole d’odio e d’ignoranza con un dialogo di pace, amore e l’accettazione”.
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[Foto: International Association for the Defense of Religious Liberty]
In questo numero Claudio Coppini commenta con i suoi ospiti alcuni articoli pubblicati sui giornali di oggi. Sono intervenuti Valdo Spini, politico e presidente della fondazione Fratelli Rosselli, Dag Pontvik, direttore Adra Italia (Associazione per lo Sviluppo e il Soccorso della chiesa avventista), e Severino Saccardi direttore della rivista Testimonianze. Tra i temi affrontati: (1 parte) Un maggior dialogo con l’Europa invece della provocazone; il vero obbiettivo della flat tax, rompere con l’Europa? Quanto durerà ancora questo governo; ancora una persona legata al Cinema America minacciata. (2 parte) Mai così tanti migranti in fuga nel mondo, dal Venezuela arrivi anche in Italia, progetti di Adra con i migranti, Adra tra impegno sociale e ascolto alla luce del vangelo. (3 Parte) Esami di maturità, la prova di italiano; una generazione disorientata; presentazione del nuovo volume Testimonianze dal titolo “Cittadini d’Europa”.
Francesco Mosca – L’Aisa della comunità si è impegnata a concludere in bellezza le attività scout, proponendo a Tizzoni ed Esploratori una uscita a favore del progetto «Sono bravo anch’io» di Adra Italia. Con entusiasmo bambini e ragazzi, insieme ai loro animatori, si sono recati in diverse postazioni per poter offrire una piantina ai passanti in cambio di un’offerta. Sabato 8 giugno, gli scout hanno invaso la zona di Piazza Bernini fino al parco della «Tesoriera». I più piccoli, molto spontaneamente, proponevano alle persone che incontravano di poter prendere una piantina e moltissimi hanno riposto positivamente, infatti non è rimasta neanche una piantina. In circa un’ora e mezza sono stati raccolti 391 euro, per la gioia di tutti.
Puntata speciale quella odierna di Passa la Speranza, che ha voluto dare voce a un bellissimo progetto editoriale-solidale. Il progetto editoriale è un libro, Lettere senza confine, scritto da sei mamme ai loro figli che non ci sono più (a causa di un incidente stradale, un femminicidio e il terremoto), curato dalla giornalista Gaia Simonetti e realizzato dalla Casa Editrice ADV. Il progetto solidale consiste in due borse di studio per giovani studenti di Amatrice, realizzato dall’associazione ADRA. Sabato 1 giugno al teatro Vespasiano di Rieti si è vissuto il momento più commovente e al tempo stesso più concreto del progetto, con la premiazione del concorso letterario “Filippo Sanna” che ha riconosciuto in Massimiliano e Claudia i vincitori delle due borse di studio.
Claudio Coppini ne ha parlato con Mario Sanna, padre di Filippo e presidente dell’associazione promotrice dell’evento Il sorriso di Filippo, e con Sabrina Casciola, dell’ associazione ADRA di Rieti, che ha dato il via con una sua intuizione a questo progetto di speranza interattiva.
Attualità eventi progetti e comunicazioni dal mondo Avventista.
In collaborazione col dipartimento delle comunicazioni della chiesa cristiana avventista del settimo giorno.Riduzione radiofonica del notiziario di ANN Italia visibile su news.avventisti.it a cura di Stefano Losio e Sara Durante. Registrazione e montaggio a cura di RVS Forlì
In questo numero:
– Inaugurata a Scafa la sede ADRA
– RVS Sciacca passa alla frequenza 94.8
– Aiuola AISA a Rossano, in Calabria
– Roma: liberi dalle dipendenze
– Cena della libertà religiosa a Washington
Mariangela Consiglio – Venerdì 24 maggio, si è svolta una serata di beneficenza a favore del Venezuela. Grazie all’aiuto della sor. Kathleen Solente, originaria di questa terra, e il supporto del past. Stefano Calà, la comunità ha avuto modo di osservare più da vicino la situazione che sta vivendo il Paese sudamericano e le risorse che offre, valutando e osservando il prima e il dopo di una nazione che ormai si trova in condizioni di forte degrado e povertà. L’iniziativa è stata organizzata per raccogliere fondi da destinare ad Adra Venezuela, associazione attiva in questo momento così difficile. Alla fine della serata, vi è stato modo di degustare anche piatti tipici del posto.
Maol – Adra Italia promuove l’attività estiva di volontariato a Palermo. L’estate è sole, pausa, rigenerazione, ma è anche una occasione per donare, incontrare, scoprire se stessi e l’altro. Quest’anno puoi diventare volontario a Palermo ed essere parte del progetto «Sono bravo anch’io». Il campo estivo è indirizzato ai 40 bambini e ragazzi che la sede Adra segue durante l’anno scolastico. Mira a fornire, anche nei mesi estivi, un supporto alle famiglie e agli stessi ragazzi che altrimenti cercherebbero per strada una risposta alla noia.
Tutte le informazioni per diventare volontario del progetto sono sul sito di Adra Italia, a questo link
Ivano Santona – L’11 maggio, la piattaforma solidale «Parma non spreca» ha organizzato una colletta cui hanno aderito i supermercati Coop e Conad. Siamo stati presentati come Adra (chiesa avventista) dall’Emporio Solidale con cui siamo in eccellenti rapporti di collaborazione. Con grande stupore, la piattaforma (totalmente Caritas) si è resa conto che in città operano anche altre realtà. È stata un’occasione per testimoniare della nostra chiesa. Come sempre abbiamo potuto contare sulla piena collaborazione dei ragazzi dell’Aisa, compresi i genitori, e di una coppia di volontari. Il nostro lavoro è stato apprezzato e abbiamo ricevuto i complimenti per l’impegno di famiglie e giovani che vengono coinvolti nel servizio e nella solidarietà.
Il 15 giugno, la Chiesa avventista celebra il sabato del rifugiato
Nel 2019, venti persone al minuto sono costrette a lasciare tutto per sfuggire da guerra, violenza e persecuzione. Se si riunissero tutti i rifugiati e gli sfollati in un solo luogo, formerebbero il ventesimo Paese più grande del mondo per popolazione. Nessuno di loro, molti sono bambini, ha scelto la vita che sono stati costretti a seguire.
Eppure, non sono tutte brutte notizie! Chiese, individui e organizzazioni umanitarie, sostenute da donazioni, fondi economici o governativi, offrono assistenza ai rifugiati, facendoli sentire accolti e aiutandoli ad ambientarsi nella nuova sistemazione. In altre parole, offrono speranza.
«È questa la gioia che abbiamo trovato in tanta sofferenza» affermano da Adra Europa nell’articolo pubblicato sul sito della Regione Intereuropea «Negli ultimi quattro anni, abbiamo seguito i rifugiati nei loro viaggi spesso difficili e pericolosi, attraversando continenti, deserti e mari pericolosi, esposti agli abusi dei trafficanti e, a volte, degli abitanti di quei territori che attraversano. Raccontiamo le loro storie dal 2016. E lo faremo anche quest’anno».
Il 15 giugno è il sabato del rifugiato, celebrato dalle chiese avventiste in tutto il mondo in occasione della Giornata mondiale del rifugiato delle Nazioni Unite, che ricorre il 20 giugno.
«Sarà un’occasione di sensibilizzazione e anche di azione» afferma Dag Pontvik, direttore di Adra Italia.
Incoraggiamo le chiese a condividere la speranza in questo sabato speciale, utilizzando le risorse preparate da Adra: sermone, locandina e una serie di banner per i social media.
Il tema della giornata è l’ospitalità, «perché alcuni praticandola, senza saperlo, hanno ospitato angeli», ricorda il testo di Ebrei 13:2.
Come cristiani, possiamo usare questo sabato per ricordare la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone rifugiate e mostrare come possiamo essere coinvolti nell’accoglienza proprio come Cristo si è preso cura dello straniero, dell’emarginato e del diseredato durante il suo ministero terreno.