Milano. Inaugurazione anno giudiziario 2024

Milano. Inaugurazione anno giudiziario 2024

Roberta Castiglioni – Venerdì 23 febbraio, la chiesa avventista di Milano, nella persona del past. Daniele La Mantia, è stata invitata a partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar della Lombardia.

Nell’elegante contesto di una sala ricca di affreschi, all’interno dell’Istituto dei Ciechi di Milano, il Presidente del Tar, Antonio Vinciguerra, ha fatto il punto sulle attività svolte dal Tribunale amministrativo nell’anno appena trascorso, sugli obiettivi raggiunti e sulle criticità da superare.

A fare gli auguri per l’anno giudiziario sono intervenuti anche il presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, e i rappresentanti degli avvocati amministrativi che hanno sottolineato, da un lato, l’importanza di emettere delle sentenze tenendo conto della loro applicabilità e, dall’altro, la criticità legata agli alti costi della giustizia amministrativa che non la rendono facilmente accessibile.

Al termine dell’incontro è stato possibile consegnare alcune copie della rivista a impronta giuridica Coscienza e Libertà.

[Foto: Daniele La Mantia]

Delegazione della Repubblica di Albania dialoga con i leader avventisti croati

Delegazione della Repubblica di Albania dialoga con i leader avventisti croati

Un’occasione per favorire la comprensione.

Notizie Avventiste – Nell’ambito del loro tour di metà luglio, i delegati dell’Ufficio per i rapporti con le comunità religiose della Repubblica d’Albania sono stati in Croazia, dove hanno incontrato i capi delle diverse religioni. A Zagabria, hanno visitato l’Ufficio centrale dello Stato per gli affari religiosi e hanno colto l’occasione per dialogare con i dirigenti della Chiesa Avventista del Settimo Giorno. All’incontro, ospitato dal segretario dell’Ufficio croato del Comitato per i rapporti con le comunità religiose (Ocrrc), erano presenti la delegazione albanese e, per la Chiesa avventista, i tre officer della Federazione croata, la direttrice di Adra Croazia e il presidente dell’Unione Adriatica (l’organismo che sovrintende all’operato della Chiesa avventista in Albania, Croazia e Slovenia).

L’incontro ha avuto un carattere informativo e i partecipanti hanno potuto discutere apertamente delle relazioni tra le comunità religiose di entrambi i Paesi, delle opportunità di cooperazione e dei quadri giuridici esistenti. Tempo è stato dedicato a considerare le sfide che le varie fedi devono affrontare in Croazia. Inoltre, è stato evidenziato il lavoro della Chiesa avventista croata in ambito educativo, sociale e umanitario , e ne è stato condiviso l’apprezzamento.

A loro volta, i rappresentanti della denominazione hanno appreso del lavoro dell’Ufficio per i rapporti con le comunità religiose in Albania. Hanno acquisito informazioni sugli atteggiamenti albanesi nei confronti delle religioni e sull’impegno dell’Ufficio per migliorare le relazioni tra le varie fedi e i governi in entrambi i Paesi. 

Nel complesso, l’incontro è servito come preziosa piattaforma per promuovere la comprensione e la cooperazione tra le comunità religiose e gli organismi governativi in Albania e Croazia.

[Foto: Neven Klačmer. Fonte: tedNews]

 

L’ambasciatrice di Giordania visita la sede mondiale della Chiesa

L’ambasciatrice di Giordania visita la sede mondiale della Chiesa

La libertà religiosa al centro dei colloqui.

Notizie Avventiste – L’ambasciatrice del Regno hascemita di Giordania negli Stati Uniti, Dina Kawar, accompagnata dal secondo segretario, Raad Elfawair, ha visitato la sede della Chiesa avventista a Silver Spring, nel Maryland. Il presidente della denominazione, Ted Wilson, insieme ad altri capi dipartimento, ha accolto i due ospiti. La visita è stata l’occasione per parlare di libertà religiosa e per condividere il ministero multiforme della Chiesa avventista nel mondo.

Durante l’incontro, Wilson ha espresso apprezzamento alla Giordania per aver garantito la libertà religiosa agli avventisti e alle altre comunità religiose. Ganoune Diop, direttore generale del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa (Parl) della denominazione, ha osservato che la Giordania “è un esempio di coesistenza pacifica grazie alla politica che consente la libertà di religione o credo. È un regno che ha dato ospitalità a un gran numero di rifugiati e richiedenti asilo”.

Lo ha confermato Anees Abdelnour, cittadino giordano e avventista, che all’Adventist News Network ha riferito: “Sono cresciuto in Giordania, dove i cristiani sono trattati con grande rispetto. Mia madre è diventata avventista diversi anni dopo il suo matrimonio in Giordania. Ho seguito il suo percorso poiché era una devota cristiana dedita ad aiutare le persone”.

Wilson ha parlato con l’ambasciatrice dell’opera avventista nel regno mediorientale, che include una scuola e una clinica oculistica. Secondo Bill Knott, direttore associato Parl, “il 30% della popolazione giordana è costituita da profughi provenienti dai Paesi vicini a causa dei conflitti”.

Oltre a discutere di libertà religiosa, il gruppo ha condiviso l’opera che la Chiesa avventista svolge in Giordania per venire incontro ai bisogni essenziali delle persone.

“La breve ma sostanziale visita dell’ambasciatrice Kawar” ha affermato Knott “è stata un utile promemoria del fatto che le nazioni e altri gruppi religiosi ci comprendono meglio attraverso l’aiuto pratico che possiamo fornire alle loro comunità per quanto riguarda l’istruzione, la salute e il sostegno alle persone in difficoltà”.

A conclusione dell’incontro, Wilson ha espresso apprezzamento per la cooperazione tra la Chiesa e il governo di Giordania, e ha manifestato il desiderio di un coinvolgimento continuo a favore del popolo giordano.

La presenza della denominazione in Giordania 
Le chiese avventiste del Regno hascemita di Giordania fanno parte della regione Mediterraneo dell’est dell’Unione Mena (Middle East and North Africa Union Mission) della denominazione. Questa regione comprende quattro Paesi con sei chiese e 611 membri.

Ad Amman, capitale della Giordania, opera da oltre 75 anni una scuola avventista che offre istruzione di qualità agli studenti dalla scuola materna fino alle superiori, con programmi di doposcuola volti a migliorare la salute. La Chiesa gestisce anche una clinica oculistica. Sebbene ci sia solo un piccolo numero di congregazioni situate in diverse parti del Paese, le loro attività e i loro programmi offrono sostegno a molti nelle loro comunità.

[Fonte: Adventist News Network]

Il Presidente della Repubblica polacca incontra le religioni

Il Presidente della Repubblica polacca incontra le religioni

“La nostra presenza è un segno di rispetto, nonostante le differenze”, ha affermato il past. Jankowski.

Notizie Avventiste – “Ci incontriamo con cordialità, con una stretta di mano. Questo è ciò che costruisce la forza del nostro Paese e della nostra comunità”. Lo ha affermato Andrzej Duda, presidente della Polonia, durante un incontro con i rappresentanti di tutte le principali religioni e minoranze etniche presenti nella nazione. Il past. Ryszard Jankowski, presidente dell’Unione avventista polacca era presente tra gli invitati nel Palazzo presidenziale, mercoledì 25 gennaio 2023.

Durante il suo discorso, il presidente Duda ha ringraziato i dirigenti e le loro chiese per l’aiuto e l’impegno nell’assistere i rifugiati ucraini. “Il fatto che ci guardiamo l’un l’altro con gentilezza e comprensione, ci consente di cercare modi per guidare, comprendere e risolvere i problemi complessi… Ma sappiamo come stare insieme” ha osservato.

Sulla libertà religiosa 
Durante l’incontro, il capo di Stato ha riflettuto sul 450° anniversario della Confederazione di Varsavia e sul suo significato per la libertà religiosa in Polonia. “La Confederazione di Varsavia del 1573… stabilì ufficialmente la tolleranza religiosa e l’uguaglianza delle religioni nel nostro Paese. A quei tempi, il XVI secolo, era un concetto rivoluzionario” ha osservato il presidente. Grazie a questo atto legislativo lungimirante, la Polonia evitò le tragiche persecuzioni religiose che colpirono altri Paesi europei a quei tempi.

Un regalo per la coppia presidenziale 
“Dopo il discorso ufficiale, ho incontrato la coppia presidenziale e ho avuto una breve conversazione” ha affermato il past. Jankowski “Ho fatto i miei migliori auguri e ho regalato alla coppia un audiolibro di Noble Life di Ellen White, una copia di The Bible in the Light of Archaeology and History, e anche una copia di Signs of the Times”.

“Sono riuscito anche a parlare con i rappresentanti di varie chiese e comunità” ha continuato Jankowski “Penso che sia estremamente importante essere presenti a questi incontri così da rappresentare la nostra chiesa. Abbiamo anche l’opportunità di coltivare buoni rapporti con i responsabili di altri gruppi di fede. La nostra presenza è un segno di rispetto per gli altri, anche se abbiamo opinioni diverse”.

Riflettendo sulle parole del presidente della Repubblica che ha parlato di incontrarsi “con cordialità e con una stretta di mano”, Jankowski ha sottolineato: “Questo è un valore a cui gli avventisti del settimo giorno in Polonia tengono molto, perché anche noi crediamo che non solo costruisca la forza del nostro chiesa sull’esempio di Cristo, ma anche “la forza del nostro Paese e della nostra comunità”.

[Foto: Daniel Kluska. Fonte: tedNews]

Jesi. Il sindaco incontra le confessioni religiose della città

Jesi. Il sindaco incontra le confessioni religiose della città

Gionatan Breci – Martedì 20 dicembre 2022, la nuova amministrazione comunale di Jesi, in occasione del Natale, ha voluto incontrare le confessioni religiose della città, alla presenza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, della giunta, dei consiglieri e dei dipendenti comunali.

“Valorizzare la spiritualità e le attività di pensiero, la coscienza di poter costruire insieme la realtà che ci circonda, ognuno con le sue convinzioni di fede perché siamo tutti parte di un contesto che necessita di aiuto, spirito civile e spiritualità” sono state le parole del primo cittadino, nel saluto iniziale. 
Parole che hanno dato il senso dell’accoglienza, dell’incontro, dell’apertura e del coinvolgimento del “noi” alla res publica.
Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti delle confessioni religiose per un augurio natalizio. 

Che Dio benedica gli operatori di buona volontà. “Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare, e pregate il Signore per essa; poiché dal bene di questa dipende il vostro bene” (Geremia 29:7).

 

 

 

Auguri della Chiesa avventista al presidente Mattarella

Auguri della Chiesa avventista al presidente Mattarella

Notizie Avventiste – La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno porge un augurio al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Gentile signor presidente Sergio Mattarella, 
nel giorno del suo giuramento, porgiamo un sincero augurio di buon lavoro per il suo mandato. 
Le sfide che attendono la nostra Nazione sono sotto gli occhi di tutti, dentro uno scenario europeo e mondiale inquietante. Siamo oltremodo convinti, memori, come il Parlamento ha riconosciuto, della sua precedente prova, della guida saggia e sicura che lei saprà offrire al nostro Paese e alle istituzioni repubblicane.

Siamo altresì convinti che lei saprà rappresentare il popolo italiano nella sua interezza, così come la Carta costituzionale impone di fare, offrendo un contributo decisivo alla integrazione culturale e religiosa delle plurali istanze presenti nella società italiana.

Potrà sempre contare sulla nostra preghiera, sulla nostra franchezza e sul leale spirito di collaborazione che la comunità avventista garantisce da sempre alla nostra Repubblica, pur nel rispetto deferente della autonomia delle istituzioni.

Con viva cordialità le giunga il nostro più affettuoso saluto. 

 

Ted Wilson prega insieme al Presidente delle Filippine

Ted Wilson prega insieme al Presidente delle Filippine

Il leader della Chiesa avventista apre la Bibbia con Rodrigo Duterte.

Notizie Avventiste – Il Presidente della Repubblica delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha ricevuto il leader della Chiesa avventista mondiale, Ted N.C. Wilson, nel palazzo presidenziale a Manila. Avrebbe dovuto essere un incontro breve, invece è durato ben 36 minuti, nei quali Duterte ha parlato della sua fede e Wilson ha tenuto uno “studio biblico” informale e pregato per lo statista filippino.

Wilson, insieme alla delegazione avventista, ha anche espresso apprezzamento al titolare del Malacañan Palace per il sostegno alla libertà religiosa, la promozione di scelte di vita sane e la dimostrazione del ministero riconciliatore di Gesù quando ha concesso l'amnistia agli ex ribelli che hanno deposto le armi dopo aver ascoltato il messaggio di pace del Vangelo tramite l’Adventist World Radio (Awr), la radio avventista mondiale.

"Desidero ringraziarla per aver concesso l'amnistia…" ha affermato Wilson durante l'incontro del 10 novembre. Le trasmissioni radiofoniche "hanno toccato il loro cuore e li aiutano a diventare cittadini produttivi del grande Paese delle Filippine”.

Con il consenso di Duterte, Wilson ha aperto una piccola Bibbia nera e ha parlato del testo di Michea che dice: “O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?” (6:8). 
"Questa è la formula, vostra eccellenza, per chi vuole aiutare le persone, ed essere leader" ha commentato il responsabile della Chiesa avventista mondiale.

L'incontro ha avuto un impatto positivo anche sui membri dell'amministrazione presidenziale, che sono rimasti colpiti dal fatto che Duterte fosse così attento alle parole di Wilson. 
Per Duane McKey, presidente di Adventist World Radio, “l'evento è stato incredibile, soprattutto dopo che ho capito dagli assistenti del presidente Duterte che di solito permette alle persone di parlare solo per cinque o dieci minuti al massimo… È stato molto spirituale…”.

Quello nelle Filippine fa parte del primo viaggio internazionale di Wilson e sua moglie, Nancy, dall’inizio della pandemia di Covid-19. Le tre settimane trascorse nella nazione insulare sono culminate con la cerimonia battesimale di 500 ex ribelli e del loro leader, celebrata sabato 13 novembre sull’isola di Mindoro. Gli ex ribelli hanno deciso di credere al messaggio di salvezza di Gesù, e di aprire a lui il loro cuore, dopo aver ascoltato la radio avventista mondiale. Il governo ha compiuto il notevole passo di offrire un'amnistia per porre fine a un conflitto che dura da mezzo secolo e ha causato 40.000 vittime.

[Foto: Kent Sharpe/Awr. Fonte: Adventist News Network]

 

 

 

Il Presidente del Ghana alle celebrazioni per i 100 anni della Chiesa avventista

Il Presidente del Ghana alle celebrazioni per i 100 anni della Chiesa avventista

Notizie Avventiste – Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, presidente della repubblica del Ghana, è intervenuto ai festeggiamenti di Kumasi, sabato 16 ottobre, per il centenario della Chiesa avventista. Una folla di oltre 5.000 persone, riunita presso il Wesley College of Education, ha riservato lunghi applausi al capo di stato che ha tenuto un discorso in cui ha elogiato la denominazione per il suo contributo allo sviluppo della nazione

“Gli avventisti hanno avuto un impatto non solo sulla comunità locale, ma anche sull'intera nazione. Possiamo dire con orgoglio che gli avventisti hanno un grande ruolo progettuale e cruciale nello sviluppo del Ghana” ha affermato il presidente. Ha poi citato un testo biblico: “Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore!” (Colossesi 3:23-24).

“Per me questa è l'essenza del cristianesimo: servizio a Dio e servizio all'umanità. La crescita della chiesa dovrebbe essere misurata non solo per il numero dei suoi fedeli, ma anche per la qualità dei suoi membri che si dedicano alla loro missione” ha proseguito Akufo-Addo tra applausi e ovazioni.

A conclusione del suo discorso, il XII presidente ghanese ha espresso un augurio: “La mia preghiera è che questa chiesa continui per i prossimi cento anni a diffondere il vangelo di Gesù Cristo, a servire il popolo del Ghana e Dio onnipotente. E per favore, pregate per me e per il governo, affinché esercitiamo la nostra responsabilità con umanità e integrità, e preghiamo per il Ghana”. Ha anche letto una citazione della cofondatrice della denominazione.

“Nel celebrare il centesimo anniversario di questa Chiesa” ha detto “concludo il mio discorso con un pensiero di uno dei pionieri avventisti, Ellen G. White. ‘La vita di Cristo era umile e semplice, ma quanto infinitamente esaltata era la sua missione. Cristo è il nostro esempio in tutte le cose’”. Un messaggio che ha commosso l’intera assemblea.

Durante la manifestazione è stata presentata la raccolta fondi per la costruzione di una scuola avventista moderna a Kumasi. Il re della monarchia ashanti ha promesso un contributo di 1.000 dollari al progetto; la Regione Africa centro-occidentale della Chiesa avventista ha stanziato 6.000 dollari e il presidente della repubblica ha donato 10.000 dollari.

[Fonte e foto: Ann]

Cooperazione e sostegno alla convivenza religiosa

Cooperazione e sostegno alla convivenza religiosa

Ministro del Sudan visita la sede della Chiesa avventista negli Stati Uniti.

HopeMedia Italia – Lunedì 24 maggio, Ted N. C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, ha ricevuto nel suo ufficio Naserldeen Mofarih, ministro degli affari e dei beni religiosi della Repubblica del Sudan. Mofarih era accompagnato da Amira Agarib, vicecapo missione presso l'Ambasciata del Sudan negli Stati Uniti, e da Putrus Komi, consigliere per gli affari cristiani del ministro. Con Wilson erano presenti anche i responsabili dei Ministeri per la promozione della salute, dei Ministeri Femminili, del sistema sanitario Advent Health e dell'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra).

"Tutto è iniziato con una telefonata" ha affermato lo sceicco Muhammed Yousif, referente locale per il Sudan “Il ministro ha espresso il desiderio di visitare la sede della Chiesa avventista durante la sua visita negli Stati Uniti”.

Cooperazione internazionale 
La visita di Mofarih nasce dalla volontà del Paese africano di reintegrarsi nella cooperazione internazionale. Una componente chiave di questo processo è lo sforzo deciso del nuovo governo sudanese di coinvolgere il mondo con prove di apertura al multiculturalismo e alla convivenza pacifica multireligiosa.

"Nella sua lunga, ricca e complicata storia, la Repubblica del Sudan è a un bivio per quanto riguarda lo schema geo-socio politico degli affari e delle relazioni internazionali" ha commentato Ganoune Diop, direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa della Chiesa a livello mondiale.

“I leader sudanesi” ha aggiunto “hanno un rinnovato desiderio di veder prosperare la loro economia nazionale e stanno facendo passi seri nell’impegno per la giustizia, ripristinando i luoghi di culto e consentendo la libertà religiosa nel loro Paese”.

Il Sudan è una nazione ricca di risorse minerarie ma necessita di sviluppo in ambiti come la sicurezza alimentare, l'assistenza sanitaria, le infrastrutture e la stabilità economica generale. Per questo il governo porta avanti conversazioni con organizzazioni politiche e umanitarie internazionali. Ciò include la visita ai capi religiosi di tutto il mondo, ed è in questo contesto che Mofarih ha richiesto un incontro con il presidente Wilson.

"È stata una richiesta molto insolita da parte del governo sudanese" ha evidenziato Wilson “Come potevamo non accoglierla? È nostra speranza che migliori i rapporti e la comprensione del governo sulle nostre attività ecclesiali in Sudan”.

L’impegno della Chiesa 
Il presidente della denominazione ha accolto gli ospiti salutandoli nel suo modesto arabo appreso durante l’infanzia trascorsa in Egitto. All’incontro, Wilson "è stato ispirato a pronunciare le parole giuste ai nostri ospiti che sono stati visibilmente toccati" ha osservato Diop “Lo stesso è accaduto durante il pranzo, quando ha condiviso le intuizioni del libro di Michea”. 
Wilson ha citato il testo di Michea 6:8 che racchiude alcune fondamentali istruzioni su come ogni essere umano dovrebbe vivere la sua vita: praticare la giustizia, amare la gentilezza e camminare umilmente con il proprio Dio.

Diop ha presentato l’impegno della denominazione sulla salute e il benessere psicofisico, senza perdere di vista la speranza del ritorno di Gesù. Ha anche spiegato i modi in cui la Chiesa avventista ha operato e continua a operare in solidarietà con il mondo: assistenza sanitaria, istruzione, assistenza umanitaria, diritti umani, ministeri per le donne, per la gioventù e i bambini, ministeri per le pari possibilità, servizio ai sopravvissuti alle violenze di tutti i tipi e altro ancora. Non è mancato il riconoscimento ad Adra che opera in Sudan da 40 anni.

"Abbiamo fatto del nostro meglio per stabilire buoni rapporti con questi leader" ha affermato Diop “Raccomandiamo ai dirigenti avventisti locali di farci sapere come possiamo aiutarli a realizzare in modo più efficiente i loro obiettivi nazionali, e nel condividere anche la nostra testimonianza e missione cristiana”.

Per i rappresentanti della Chiesa, l'incontro è stato un successo. Gli ospiti hanno manifestato grande interesse a quanto detto nella giornata ed espresso apprezzamento per tutto ciò che la denominazione potrebbe fare per aiutare il loro Paese, specialmente in ambiti quali la salute e il benessere. 

“Lodiamo Dio per la sua benedizione all'incontro e per la sua presenza” ha concluso Wilson.

 

[Fonte: Adventist News Network]

 

Comunicato stampa Uicca

Comunicato stampa Uicca

L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca) porge un augurio al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al nuovo Governo insediatosi.

Le sfide e le difficoltà che il nostro Paese affronta in questo particolare momento storico sono certamente formidabili.

Nel discorso programmatico che lei, presidente Draghi, ha tenuto al Senato della Repubblica molte di queste sfide sono state richiamate e fatte oggetto di una lucida analisi e di un impegno del suo Governo ad affrontarle con determinazione e coraggio.

Siamo oltremodo lieti che lei abbia ribadito la necessità di un’azione responsabile e coesa dell’intero parlamento, epicentro della politica di ogni democrazia, e abbia contemporaneamente precisato la collocazione geopolitica dell’Italia e il dialogo e la cooperazione convinta con l’Unione Europea e con altri attori internazionali.

Non possiamo che congratularci per aver ella tenuto a riaffermare senza ambiguità il compito della politica e l’esercizio quotidiano di un sano discernimento tra le innumerevoli istanze sociali, economiche, produttive che soltanto la politica può e deve operare, non surrogata dalle competenze tecniche ma da esse piuttosto illuminata ed equipaggiata.

Un passaggio importante che ci sentiamo di condividere, davvero senza residui, concerne la responsabilità verso l’ambiente, che nel linguaggio cristiano decliniamo come salvaguardia del creato e dunque anche della salute.

La chiesa avventista si distingue da sempre per la promozione di stili di vita rispettosi della persona, del corpo e del creato, denunciando molte nocive forme di dipendenza e di abusi che minano il benessere e l’equilibrio della creazione.

Naturalmente, nessun primitivismo, che d’altronde lei si è guardato bene dall’evocare, nessun ingenuo ritorno alla natura incontaminata o ingiustamente vessata dalla presenza umana: il rapporto tra cultura e natura rimane infatti inscindibilmente problematico e tendenzialmente conflittuale.

Abbiamo molto apprezzato anche il passaggio sulla parità di genere, un tema sul quale, come chiesa, sentiamo di dover ancora profondere un impegno maggiore e più esigente.

Il suo intervento, signor Presidente, ha avuto luogo il 17 febbraio, una data che segna una ricorrenza cara alla chiesa avventista e alle chiese evangeliche italiane in generale, ovvero: la concessione, nel lontano 1848, tramite le cosiddette Lettere patenti da parte di Re Carlo Alberto, dei diritti civili e politici alle minoranze religiose valdesi e in seguito ebraiche nel nostro Paese.

Avremmo gradito, in tutta sincerità, un richiamo, un accenno, non soltanto a Cavour e al Papa, riferimenti importanti, ma anche alle tante comunità religiose di minoranza che compongo sempre più la nostra società italiana e che in molti casi non godono ancora di alcuna significativa tutela legislativa e quasi di alcuna visibilità. Nonostante lo sforzo e l’attenzione da parte della Direzione centrale per i Diritti civili, la Cittadinanza e le Minoranze del Ministero dell’Interno, l’esercizio della libertà religiosa e di culto rimane spesso fortemente compresso per le minoranze prive di una intesa con lo Stato, in assenza, come lei sa bene, di una legge generale di libertà religiosa che superi la vecchia legge sui culti ammessi di epoca fascista (legge 24 giugno 1929/ n.1159), e integri finalmente il laborioso meccanismo delle intese istituito dall’art. 8 della Costituzione.

Confidiamo che il suo Governo possa, tra le tante difficili sfide che dovrà affrontare, cogliere anche l’opportunità di dedicare a questo tema una meditata riflessione, nella consapevolezza che l’impegno per un futuro promettente e prospero per le nostre società non potrà certo eludere il confronto serrato con il tema della salvaguardia e della valorizzazione del pluralismo religioso nel nostro Paese.

Con sincera, cordiale amicizia, e confermandole il sostegno delle nostre preghiere, le porgiamo l’augurio di un buon lavoro.

Past. Stefano Paris
presidente Uicca

 

Senatore avventista ipovedente eletto nel Comitato delle Nazioni Unite per i disabili

Senatore avventista ipovedente eletto nel Comitato delle Nazioni Unite per i disabili

HopeMedia Italia – Floyd Morris, avventista e senatore della Giamaica, è stato eletto membro del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Ipovedente, è il primo giamaicano a far parte di questo organismo dell’Onu, formato da esperti indipendenti con il compito di vigilare sull’applicazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.

Morris è uno dei nove neoeletti in sostituzione di coloro il cui mandato scadrà il 31 dicembre 2020. Secondo l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite, ognuno dei 18 membri del comitato deve essere una persona di alto carattere morale e possedere una competenza riconosciuta nel campo dei diritti umani. 
“Sono molto felice per la mia elezione in un comitato di alto livello delle Nazioni Unite. Questo è ciò che ricevi quando riponi la tua fede e fiducia in Dio. Come ha promesso, Dio guiderà e dirigerà il nostro cammino quando ci affidiamo a lui" ha affermato Morris.

Oltre a essere membro del Senato giamaicano, Morris è Relatore speciale sulla disabilità della Comunità caraibica (Caricom) e docente e direttore del Center for Disability Studies presso l'Università delle Indie occidentali, ateneo dove ha anche conseguito un dottorato in filosofia nel 2017. 
"Il senatore Morris è una risorsa nazionale per la Chiesa avventista del settimo giorno e per il Paese in generale" ha commentato il past. Everett Brown, presidente della denominazione in Giamaica “È un pioniere per la comunità dei disabili nella nazione. La sua passione per la difesa dei diritti e il benessere delle persone con disabilità è indiscutibile, ed è l’uomo ideale per rappresentare gli interessi di queste persone a livello globale. Preghiamo per lui”.

Morris è noto nel Paese per la lotta a favore dei disabili ed è per loro fonte di ispirazione perché, nonostante sia quasi cieco dall’adolescenza e provenga da un umile e tranquillo distretto rurale della Giamaica orientale, ha raggiungiunto livelli di successo elevati. Grazie al suo lavoro, sono stati approvati diversi progetti di legge e programmi che hanno avuto e hanno ancora un impatto positivo sulla comunità dei disabili. Il cinquantunenne senatore è entrato nella storia del Parlamento giamaicano quando è diventato il primo ipovedente a essere nominato presidente del Senato nel maggio 2013.

Ospite alla sessantesima Assemblea mondiale della Chiesa avventista, tenuta a San Antonio in Texas, ha ricevuto un riconoscimento per la sua coraggiosa vita di servizio al suo Paese e di fedeltà al Signore e alla Chiesa. Nel presentare il senatore Morris, il past.Ted N. C. Wilson, presidente della denominazione mondiale, lo ha definito un “Giuseppe moderno” al quale il Signore ha dato un'insolita opportunità di testimoniare in tanti modi e che "rappresenta Gesù e la sua preziosa Chiesa in arene e aree in cui la maggior parte di noi non ha accesso quotidiano”.

Il 9 luglio 2015, durante il pranzo speciale per chi, nella Chiesa, si occupa attivamente di affari pubblici, Morris è stato eletto presidente di un'associazione internazionale di avventisti del settimo giorno che ricoprono incarichi in ambito pubblico, civico e governativo nei propri Paesi.

[Fonte: Nigel Coke/Iad e AR]

La luce della pace anche nel carcere di Parma

La luce della pace anche nel carcere di Parma

 

Patrizia Evola – Sabato 21 dicembre 2019, come consuetudine da ormai 24 anni, i gruppi scout di Parma hanno accolto la Luce della pace di Betlemme nella parrocchia di San Patrizio. Giunta dalla grotta della natività a Trieste e poi con i treni, tramite staffetta delle pattuglie scout, in molte città italiane, la fiamma è simbolo di pace che la nascita di Gesù porta nel mondo.

Il motto di quest’anno è «Cerca la pace e perseguila». La pace si nasconde nella quotidianità, nei gesti che diamo per scontato. Ma la pace va cercata e alimentata costantemente. È sempre molto bello vedere tanti scout di associazioni diverse ritrovarsi insieme come fratelli e sorelle, e dare testimonianza di unità.

Nei giorni successivi, la luce è stata portata in varie strutture cittadine: comune, prefettura, curia oltre che in alcune case di riposo e di cura.

In particolare, il 27 dicembre, per il secondo anno consecutivo, la luce è stata accolta anche nel carcere di Parma dove una rappresentanza dei vari gruppi scout, insieme al past. Daniele La Mantia, si è recata per dare un messaggio di speranza e di pace ai residenti della struttura e agli agenti di polizia penitenziaria.

Nel suo messaggio ai detenuti il pastore ha ricordato che anche nella situazione di privazione della libertà come il carcere, ognuno può trovare la strada della pace e perseguirla perché il reinserimento nella società sia proficuo.

Auguri alle autorità
Nelle settimane precedenti le festività natalizie, il past. Daniele La Mantia ha portato saluti e auguri alle autorità cittadine. Ha visitato il vescovo Enrico Solmi, il prefetto Giuseppe Forlani e il sindaco Federico Pizzarotti. Accolto sempre con molto piacere e profonda stima, ha avuto l’occasione di fare il punto e aggiornare sulle attività della chiesa, sullo sportello di ascolto Adventum (molto sostenuto e partecipato) e di testimoniare del lavoro che la comunità svolge sul territorio. Nell’occasione il Pastore ha presentato il bilancio sociale e donato il calendario AdV 2020. Il 18 dicembre 2019 il pastore è stato ospite del prefetto alla cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana.

 

 

 

[Foto luce pace: Luigi Vignoli. Foto prefettura: Daniele La Mantia]

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