La giornata di un membro del comitato di nomina

La giornata di un membro del comitato di nomina

G. Alexander Bryant, segretario della Divisione Nord Americana. [Foto © 2015 Adventist Review / ANN / Seth Shaffer]
G. Alexander Bryant, segretario della Divisione Nord Americana. [Foto © 2015 Adventist Review / ANN / Seth Shaffer]

L’esperienza è definita un sacrificio, ma offre anche l’opportunità gratificante di vedere lo Spirito Santo in azione.

S. Blackmer, AR/ANN/Maol – Le giornate iniziavano presto per G. Alexander Bryant, già presidente della Conferenza degli Stati Centrali nel 2005, quando ha servito come membro del comitato di nomina per la sessione della Conferenza generale tenutasi a Saint Louis, nel Missouri.

Dieci anni dopo, Bryant—adesso segretario della Divisione Nordamericana e delegato presso la 60a sessione della Conferenza generale (CG) a San Antonio, in Texas—ricorda chiaramente l’esperienza.

“Servire nel comitato di nomina della Conferenza generale è diverso da qualsiasi altro comitato di nomina,” afferma Bryant. “Ho lavorato in comitati di nomina ad ogni altro livello della chiesa — a livello locale, della conferenza e dell’unione — ma questo è diverso.”

Diversamente dai presidenti delle unioni, la maggior parte dei quali sono solitamente membri del comitato, coloro ai quali viene chiesto di partecipare ai lavori non sanno fino al primo giorno della sessione che saranno selezionati per questo lavoro. Il compito può intimorire, afferma Bryant.

“Non hai molto tempo per preparati o per pensarci,” dice. “Scopri in quell’istante, sul momento, che sei un membro del comitato di nomina.”

Inizia il procedimento
Nella prima giornata delle sessioni della CG, i delegati formano i cosiddetti “caucus” (ndt piccole commissioni elettorali) in base alla divisione, per eleggere coloro che, dal proprio territorio, faranno parte del comitato di nomina. Il dieci per cento dei circa 2.500 delegati viene selezionato per riempire i 252 seggi (numero disponibile alla sessione del 2015). I delegati che ricoprono mandati per i quali sono stati eletti non possono servire nel comitato di nomina.

(Per maggiori informazioni su come funzione il processo di elezione, si veda “Come vengono selezionate le guide avventiste alla sessione della CG” all’URL http://www.adventistreview.org/church-news/story2844-how-nominating-committee-works-at-gc-session.)

“Lavorare nel comitato di nomina della sessione della conferenza generale è un sacrificio, ma anche un servizio che si rende alla chiesa, in quanto non si riesce a partecipare alla maggior parte degli eventi restanti”, racconta Bryant.

Gerry Karst, assistente speciale in pensione del presidente della CG, che ha altresì partecipato ai lavori di un comitato di nomina a una sessione della CG, è d’accordo.

“È un grosso privilegio e una grande responsabilità, ma è altresì un sacrificio,” afferma Karst. “Ci si alza presto. Le riunioni durano tutta la giornata. Spesso ci sono sessioni di lavoro che durano fino a tardi. Chi lavora in questi comitati è sequestrato nella propria sala riunioni per la maggior parte della sessione e si perde tutte le altre attività che si svolgono in occasione della sessione principale. Non hanno il tempo di visitare la sala delle esibizioni. Non riescono a rivedere i propri amici e colleghi. Hanno bisogno delle nostre preghiere e dobbiamo riconoscere la funzione importante che svolgono.”

La seconda giornata della sessione, cominciano i lavori della commissione di nomina. Quando Bryant ha servito in questa commissione, le funzioni mattutine sono state  trasmesse in videoconferenza nella sala riunione “per risparmiare tempo,” racconta il fratello. Dopo aver eletto un presidente, un vicepresidente, un segretario e un segretario aggiunto del comitato, il primo punto all’ordine del giorno è stato l’elezione del presidente della CG.

“Si tratta di un dibattito molto aperto,” racconta Bryant. “Si discute prima del presidente in carica, poi vengono suggeriti altri nomi. Il dibattito continua per un po’, fin quando alla fine il presidente del comitato chiede di esprimere un voto, che all’epoca si faceva per alzata di mano.”

Una volta nominato il presidente della CG, il suo nome viene proposto all’intera assemblea di delegati per un voto. Una volta eletto, il presidente della CG prende parte ai lavori del comitato di nomina per discutere dei nomi da proporre per il segretario e il tesoriere della CG. Segue poi il dibattito sui nomi proposti per le altre cariche. Il segretario del comitato sottopone all’approvazione della delegazione le relazioni parziali sul lavoro svolto.

Come si sceglie?
Diversamente dal presidente e dagli altri officer, i potenziali nominativi presentati per molti dei circa 100 mandati assegnati nei sette giorni successivi—eccetto di Sabato, durante il quale il comitato non si riunisce—sono sconosciuti a molti membri del comitato, specialmente per coloro che non fanno parte della stessa divisione. Ciò può risultare “arduo” per alcuni, racconta Bryant.

“Talvolta ci davano dei curricula vitae per diverse persone, ma non tutte le divisioni ne fornivano uno,” dice Bryant. “Spesso si basa la propria decisione soltanto sulle informazioni condivise dalla persona che propone il nome. L’esercizio può essere particolarmente impegnativo.”

Nonostante quello che potrebbe sembrare un processo insolito, Bryant racconta che ci sono state poche contese fra i membri; il gruppo si riunisce piuttosto nella propria missione di permettere allo Spirito Santo di guidare la scelta delle guide della chiesa, tenendo a mente non soltanto il bisogno di individui altamente qualificati, ma anche la necessità di un’equa rappresentazione di ogni regione del mondo.

“Pregavamo spesso,” dice Bryant. “Nell’analisi finale, si fa affidamento sul fatto che Dio parla tramite i membri del comitato ed è Lui a guidarne il processo.

“Nessuno conosce tutti i nomi presentati dalle divisioni e nessuna divisione possiede abbastanza voti per definire il risultato di una nomina o di una posizione,” aggiunge il fratello. “Talvolta si lavora specificamente sulla rappresentanza. Se una parte del mondo non era rappresentata nel processo di elezione, allora il comitato si è mostrato attento alla questione e ne ha preso atto nel deliberare sui nomi proposti. Si deve tener conto di un sacco di pedine.”

Decisioni rapide che cambiano la vita
Una cosa che ha colpito Bryant è stata la rapidità con la quale si chiede alle persone di prendere una decisione sull’accettare o meno una posizione, che spesso comporta il trasferimento di un’intera famiglia in un altro paese, immergendosi in una cultura sconosciuta.

“È come un treno ad alta velocità; non c’è molto tempo per pensarci,” dice Bryant. “Bisogna esser pronti a dire sì o no molto velocemente. Si può pensare che a fronte di un processo così spedito, siano in molti a rinunciare, ma non è così. Le persone nominate sono molto dedite al lavoro della chiesa e credono che Dio sia all’opera in tutto questo procedimento.

“Quando qualcuno è chiamato a ricoprire un incarico, questi percepisce molto di più del semplice impegno del comitato di nomina; le persone avvertono che è lo Spirito Santo a lavorare. Ritengo che lo Spirito Santo sia ancora all’opera in questo procedimento per nominare le guide della Sua chiesa.”

Cariche non rinnovate
Sebbene possa essere molto difficile per una persona e la propria famiglia adattarsi al fatto di non essere rieletti, Byrant dice che si discute poco di questo aspetto in tale procedimento.

“In base al punto di vista della chiesa, la persona nominata viene eletta per servire per un certo periodo di tempo e non viene fatta alcuna promessa sull’estensione di un mandato. Non vi è alcun diritto intrinseco nel continuare,” dice. “È una realtà che tutti comprendono e con la quale convivono.”

Garantire la riservatezza
Nella sala riunioni non è ammesso l’uso di cellulari, né di SMS durante i lavori del comitato, per garantire che nessuno riceva informazioni sulle elezioni prima del tempo previsto. Tuttavia, secondo Bryant, alcuni hanno trovato comunque il modo di far trapelare alcune notizie.

“C’erano persone all’esterno del comitato che conoscevano già le raccomandazioni espresse per alcune posizioni. È stato molto spiacevole,” dice. “Si insiste molto sull’importanza della riservatezza.”

Un processo guidato da Dio
Bryant racconta che l’esperienza di servire in un comitato di nomina è gratificante, un’opportunità di vedere lo “Spirito Santo, nella Sua saggezza infinita, servirsi di tale procedimento per la Sua gloria.”

“Mi ha dato fiducia nel fatto che Dio è all’opera nel processo di convalida delle persone che vengono elette e nel modo in cui hanno servito la chiesa e il Signore da allora,” afferma il fratello.

Bryant dice che i membri di chiesa dovrebbero aver fiducia nel processo di nomina e nel fatto che il Signore ne sta a capo.

“Col passare del tempo, la guida del Signore diventa sempre più chiara,” aggiunge. “Una volta terminata l’esperienza del comitato di nomina nel 2005 ho visto le persone servire nei rispettivi ruoli assegnati loro, e mi sono convinto sempre di più che le persone che abbiamo eletto erano quelle che Dio voleva alla guida della Sua chiesa per quelle aree specifiche. Sono stati l’esperienza, la spiritualità, l’impegno profuso e la dedizione nel lavoro svolto a convincermi.

“È stato Dio a mettere queste persone dove stanno.”

Seton sopravvive all’Ebola, ma 12 missionari hanno dato la propria vita

Seton sopravvive all’Ebola, ma 12 missionari hanno dato la propria vita

ebola
Gillian Seton condivide la sua esperienza con Richard Hart, sabato, 4 luglio 2015. [Foto © 2015 Adventist Review / ANN /Tor Tjeransen]

La Chiesa Avventista rende omaggio ai missionari in prima linea

G. Wahlen, AR/ANN/Maol – Restare aperti e correre enormi rischi oppure chiudere le porte dell’ospedale a coloro che necessitano disperatamente di cure mediche?
Era questa la domanda alla quale hanno dovuto rispondere la dott.ssa Gillian Seton e la sua squadra del Cooper Adventist Hospital in Liberia, nel bel mezzo della crisi di Ebola.

Seton, laureatasi nel 2008 alla Facoltà di medicina della Loma Linda University, era appena arrivata in Liberia quando la crisi è cominciata.

“Vi erano già alcuni focolai in diversi villaggi,” ha detto difronte a diverse migliaia di persone nell’Alamodome durante il programma del Sabato pomeriggio organizzato da Adventist Mission, della Conferenza generale. “Gli ospedali avevano chiuso a nord e a sud rispetto a dove eravamo noi, ed è stato a quel punto che abbiamo capito che non ce l’avremmo fatta a resistere da soli,” ha detto la Seton.

La dottoressa e il suo staff si sono riuniti per diverse ore, per discutere delle opzioni disponibili e hanno preso la difficile decisione di tenere l’ospedale aperto, nonostante il rischio estremamente alto di essere contagiati dal virus dell’Ebola, perché qualcuno doveva pur fornire assistenza medica.

Nel ricordare i rischi corsi, la dott.ssa Seton ha detto: “Immaginate che qualcuno vi dia in mano una pistola e un giubbotto e che vi dica ‘Facciamo che adesso ti sparo, ma non preoccuparti, questo giubbotto di proteggerà.’ ” Nondimeno, la dottoressa e la sua squadra hanno continuato a curare le migliaia di pazienti che inondavano l’ospedale.

Sebbene la Seton sia sopravvissuta all’Ebola, negli anni molti missionari hanno dato le proprie vie nel servire. Sabato è stato reso omaggio ai 12 missionari —compresi giovani e bambini — che sono morti in terra straniera negli ultimi cinque anni.

È stato mostrato un video speciale in memoria del pilota missionario Bob Roberts, morto in un incidente aereo in Indonesia. Durante un momento molto toccante, la vedova Roberts, Jan Roberts, insieme a sua figlia Stephanie e a suo figlio Gary, sono saliti sul palco e hanno ricevuto una standing ovation dalle migliaia di persone presenti nell’Alamodome. Gary e suo fratello Eric continuano il lavoro di aviazione missionaria cominciato in Indonesia dal padre.

Il Pastore Mark Finley ha condiviso una storia affascinante, tenendo in mano una Bibbia aperta. L’antico libro è stato macchiato dal sangue di un martire missionario, assassinato da un killer professionista. Più di 70 anni dopo l’assassinio, il figlio della vittima e il figlio del killer si sono incontrati a un incontro evangelistico tenuto dal Pastore Robert Costa in Colombia. Entrambi erano diventati Avventisti del Settimo Giorno e grazie al loro esempio, più di 100 persone appartenenti alle loro famiglie si sono altresì battezzati nella chiesa Avventista.

“La missione ha un prezzo,” ha detto Finley. “Una Bibbia macchiata di sangue ci dice che il sacrificio che affrontiamo nella missione ne vale la pena!”

Per tutta la durata del programma, l’enfasi è stata posta ancora sulla missione grazie a storie e musica di ispirazione.

Particolare attenzione è stata data altresì al Programma ufficiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno “Global Mission”. Il programma, che si concentra su giovani chiese e gruppi avventisti in zone inesplorate, è stato lanciato in occasione della sessione della Conferenza generale del 1990 ad Indianapolis, nell’Indiana.

Negli ultimi 25 anni, per grazia di Dio e sotto la guida di Michael Ryan, un vicepresidente della Conferenza generale, Global Mission si è esteso a tutto il mondo, impiantando numerose nuove chiese, centri di influenza e altro ancora.

“Venticinque anni fa, non c’erano centri Global Mission, né pionieri Global Mission,” ha affermato Gary Krause, direttore di Adventist Mission presso la Conferenza generale. “Ma a Ryan stava a cuore una missione globale.”

Krause ha presentato Ryan, che va in pensione quest’anno, consegnandogli una targa che porta l’iscrizione, “A Michael Ryan, per aver gettato il seme di una missione globale, contribuendo a coltivare un raccolto mondiale per la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno.”

Durante il programma del Sabato pomeriggio, Ryan e il nuovamente rieletto presidente della Conferenza Generale Ted N. C. Wilson hanno incoraggiato i membri a dedicarsi alla missione in base al continuo impegno della chiesa di raggiungere il mondo con il piano strategico della chiesa “Tendi le braccia verso Dio, stendi la mano con Dio e raggiungi gli altri insieme a Dio.”

“Ogni membro laico deve impegnarsi, investito di piena autorità, lavorando fianco a fianco coi pastori. . . Mi elettrizza il fatto che ognuno di noi possa trovare un posto nella grande opera di Dio,” ha detto Wilson.

“Ognuno di noi qui ha ricevuto un dono spirituale,” ha detto Ryan ai presenti nell’Alamodome. “Ponetevi questa domanda, ‘Cosa posso fare perché la missione della Chiesa Avventista del Settimo Giorno progredisca?’ ”

 

San Antonio. Quinta giornata dei lavori

San Antonio. Quinta giornata dei lavori

© Dominik Zeh
© Dominik Zeh

G. Cupertino – Il lavoro dell’assemblea riprende questa mattina (lunedì6 luglio) con diverse questioni legate alle procedure. In particolare l’assemblea ha respinto la proposta di votare con una maggioranza qualificata per quanto riguarda la modifica dei 28 punti di fede fondamentali.
Inoltre è stato proposto e votato di limitare gli interventi a due minuti per delegato, tre per chi chiede di essere tradotto.
L’agenda dei lavori comporta l’analisi delle modifiche ai 28 punti fondamentali di fede.
Sono stati votate modifiche minori molto rapidamente come quelle relative ai riferimenti biblici. Più articolate e complessa la discussione sul punto n. 23 relativo alla famiglia e n. 6 sulla creazione in discussione.

In apertura di lavori il presidente Wilson ha fatto appello ai delegati perché i loro interventi tenessero in considerazione l’unità della chiesa cercando il maggior consenso possibile.
Subito dopo ha comunicato che la commissione incaricata di vegliare sull’organizzazione dei lavori e sulle procedure da adottare ha valutato di proporre all’assemblea di continuare a votare su tutte le questioni a maggioranza semplice ad eccezione di quelle relative allo statuto e ai regolamenti. Come detto in precedenza l’assemblea ha accolto la proposta.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la discussione sulle modifiche ai 28 punti di fede fondamentali. Diversi punti sono stati approvati dopo discussioni più o meno brevi. Il punto n. 6 relativo alla Creazione è stato sospeso e rimandato a domani su richiesta dell’assemblea.

Mario_BritoSuccessivamente, la commissione di nomina ha proposto la nomina dei presidenti per le 13 Divisioni nel mondo e il presidente dell’Unione del Medio Oriente direttamente collegata alla Conferenza Generale. La proposta per la EUD (Divisione Inter Europea) di cui l’Unione Italiana fa parte è per il pastore Mario Brito.
Alcuni delegati hanno chiesto di essere ascoltati dalla commissione di nomina e quindi sono stati convocati per parlare con il presidente e il segretario della commissione.
Il presidente e il segretario sono quindi tornati in aula per riproporre al voto dell’assemblea i nominativi. L’assemblea ha votato e quindi tutti i presidenti sono stati eletti. Il nuovo presidente della EUD è il pastore Mario Brito.

I lavori sono ripresi con il dibattito sulle modifiche ai 28 punti fondamentali. Sulla trinità e lo Spirito Santo, la natura dell’uomo, e altre modifiche minori. Il presidente ha aggiornato la seduta alle 17,10. I lavori riprenderanno domattina.

La serata come da programma è stata dedicata alla presentazione dei rapporti della Divisione Inter Europea (EUD) e la Divisione Inter Americana.

© Dominik Zeh
© Dominik Zeh

N.d.R.
In molti ci chiedono quando sarà trattato il tema della consacrazione delle donne.
In agenda è previsto mercoledì 8 luglio, ma essendo un agenda flessibile potrebbe subire anticipi e/o ritardi.

Mario Brito, Presidente Divisione Inter-Europea (EUD)

Mario Brito, Presidente Divisione Inter-Europea (EUD)

Mario_BritoCD-EUD News – Il Comitato di Nomina della Conferenza Generale, il 6 luglio a San Antonio, ha eletto i nomi dei nuovi presidenti di divisione. Il pastore Mario Brito è stato eletto come Presidente della Divisione Inter-Europea (EUD).
Il pastore Brito è nato a Praya, Capo Verde il 24 settembre 1955, dove ha vissuto per 18 anni. Nel  1973 è emigrato a Lisbona, Portogallo. Dopo gli studi secondari, il pastore Brito ha iniziato la formazione di teologia nel Seminario di Sagunto, in Spagna, dove ha studiato per 2 anni. Ha continuato a Collonges, presso l’università avventista francese, per tre anni, prima di concludere gli studi presso l’Andrews University, in Michigan, Stati Uniti d’America dove ha ottenuto un Master of Divinity.

Ha iniziato il suo lavoro pastorale nel 1981. Era pastore in una chiesa, insegnante biblico, decano del Seminario, fondatore di chiese. Il pastore Brito è stato eletto come Presidente dell’Unione portoghese nel 1997.

A Saint Louis, Stati Uniti d’America, in occasione della sessione della Conferenza Generale del 2005, è stato eletto come responsabile della Scuola del Sabato e Ministeri Personali e direttore del Dip. Gestione Cristiana della Vita all’EUD, ma è rimasto anche presidente di Unione per oltre un anno.
Nel 2010 è stato eletto come direttore dell’Associazione Pastorale e Cappellania all’EUD.

Il pastore Mario Brito è sposato con Maria José Brito ed hanno una figlia, Estela Abigail, sposata con il pastore Cesare.

Il pastore Mario Brito ha dichiarato: “Mi piacerebbe davvero vedere la nostra divisione unita per compiere la missione che Cristo ci h affidato. Che la missione possa unirci”.

(photo EUD)

Elezioni. Presidenti Divisioni. Vice Presidenti CG. Direttori Dipartimenti CG

Elezioni. Presidenti Divisioni. Vice Presidenti CG. Direttori Dipartimenti CG

elezione VP
Photo NAD

Vincenzo Annunziata – I delegati della sessantesima sessione della Conferenza Generale (CG) hanno eletto diversi nuovi vice presidenti alla CG.

Nel quinquennio precedente sono stati eletti ben nove vice presidenti. Questa volta il numero è stato ridotto a sei, in parte a causa del trasferimento di diverse istituzioni della CG ha spiegato il presidente Wilson, quindi con un carico di lavoro ridotto.

I vice presidenti della CG eletti sono:
Guillermo E. Biaggi, presidente della Divisione  Euro-Asia;
Thomas L. Lemon, presidente dell’Unione Centro-America;
Abner De Los Santos, vice presidente della Divisione Inter-Americana.
Quelli riconfermati sono Ella Simmons, Artur Stele e Geoffrey Mbwana.
Sono andati in pensione quattro vice presidenti: Lowell Cooper, Armanda Miranda, Michael Ryan e Benjamin Schoun.

divisionPresidentsQui l’elenco dei Presidenti delle Divisioni eletti.
Balsas Ruguri, Division Centro-Orientale;
Michael Kaminski, Divisione Euro-Asiatica;
Mario Brito, Divisione Inter-Europea;
Israel Leito, Divisone Inter-Americana;
Daniel Jackson, Divisione Nord Americana;
Jairyong Lee, Divisione Asia-Pacifico del Nord;
Erton Carlos Kohler, Divisione Sud-Americana;
Paul Ratsara, Divisione Sud Africa-Oceano Indiano;
Glenn Townend, Divisione Sud Pacifico;
Leonardo Asoy, Divisione Asia-Pacifico del Sud;
Raafat Kamal, Divisione Trans-Europea;
Elie Weick-Dido, Divisione Africa Centro-Occidentale;
Ezras Lakra, Divisione Asia del Sud.

departmentsEd ecco i responsabili dei dipartimenti alla Conferenza Generale.
Mario Ceballos, Cappellania;
Linda Mei Lin Koh, Ministeri in favore dei Bambini;
Williams Costa, Dip. Comunicazioni;
Lisa Beardsley-Hardy, Dip. Educazione;
Willie Oliver, Dip. Famiglia;
Elaine Oliver, Associato Dip. Famiglia;
Peter Landless, Dip. Salute;
Jerry Page, Associazione Pastorale;
Janet Page, Associato Ass. Pastorale;
A Ganoune Diop, Dip. Affari Pubblici e Libertà Religiosa;
Duane McKey, Scuola del Sabato e Ministeri Personali;
Heather-Dawn Small, Dip. Ministeri Femminili;
Gilbert Cangy, Dip. Gioventù.

 

La tecnologia a San Antonio

La tecnologia a San Antonio

GC2015-Comm-2V. Annunziata – Già dalla scorsa assemblea la comunicazione ha svolto un importante ruolo nello svolgimento della sessione della Conferenza Generale.

Con la sessantesima sessione la comunicazione sta rivestendo un’importanza ancora maggiore: siti web, newsletter, social network, video aggiornati continuamente.
E’ stata creata una sinergia e scambio d’informazioni tra l’Adventist Review ed il Dipartimento delle Comunicazioni della Conferenza Generale: articoli unici e non più duplicati e prodotti in tempo reale.
Anche noi italiani ci siamo adeguati cercando nel nostro piccolo di utilizzare
tutte le piattaforme tecnologiche a disposizione: sito web, newsletter, Facebook, Twitter e video.
GC2015-Comm-4Ogni giorno attraverso il social network per eccellenza, Facebook, forniamo una cronaca in tempo reale di quello che succede in sala.
La redazione unica dell’Adventist Review e ANN c’inviano, in anteprima, ogni notte gli articoli del giorno dopo: selezioniamo e traduciamo.
I delegati ufficiali dell’Unione Italiana ed i rappresentanti delle istituzioni presenti provvedono ad inviarci degli articoli su quello che stanno vivendo.
Dal giorno 4 luglio abbiamo iniziato la registrazione del video giornale in italiano con il supporto dell’ANN del Dip. Comunicazioni GC. Questo ci permette di dare informazione anche con le immagini che sono a corredo delle notizie.
L’altro tanto atteso aspetto tecnologico era quello di usare il televotatore in sostituzione delle schede cartacee.

Dominik_Zeh-5415
Purtroppo come sapete le cose non sono andate per il verso giusto.

Domenica i delegati hanno votato di non usare il voto elettronico in occasione della sessione della Conferenza Generale (CG) dopo ripetute prove visto che il sistema non è riuscito a produrre risultati accurati.
Il Presidente Ted Wilson è salito sul palco dopo il pranzo di domenica 5 luglio per fare un ulteriore prova con il sistema elettronico.
I delegati sono stati invitati a stare in piedi e a mostrare i loro dispositivi di voto per un conteggio fisico. Poi sono stati invitati a stare in piedi e premere “1” o “2” sui loro dispositivi per un conteggio elettronico.
Visto che la differenza è stata di oltre 500 voti, quindi ben oltre una tolleranza del 2 per cento che avevano stabilito in precedenza, ha richiesto un ulteriore voto, utilizzando le schede di votazione cartacee, per abbandonare il sistema di e-vote. La mozione è stata approvata.
GC2015-Comm-1

Gli ufficiali della CG hanno comunque garantito che sarà utilizzato un sistema di votazione segreta per votazioni particolari come quella sulla consacrazione delle donne prevista per mercoledì 8 luglio.
Che il Signore possa benedire la sua Chiesa e renderci degli umili servitori nelle sue mani affinchè la Parola possa essere diffusa con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione e che anche la tecnologia possa essere uno strumento per migliorare questa relazione.

 

 

Dominik_Zeh-5141
Staff tecnico al lavoro

 

San Antonio. Quarta giornata dei lavori

San Antonio. Quarta giornata dei lavori

Dominik_Zeh-5053G. Cupertino / V. Annunziata – Un saluto da San Antonio a tutti. I lavori dell’Assemblea stanno riprendendo in questo momento (domenica 5 luglio, N.d.R.).

Non diamo più notizie sui momenti spirituali: meditazione del mattino, riunione serale e del sabato in quanto è possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito di Hope Channel Church su www.hopetv.org/church e successivamente (alla fine della CG) in podcast su Hope Channel Italia (www.hopechannel.it).

I lavori sono ripresi e l’assemblea sta dibattendo su vari emendamenti alle procedure amministrative riguardanti il lavoro della Conferenza Generale e delle organizzazioni collegate.

Sono state prese in considerazione le modifiche relative al manuale di chiesa circa la definizione delle motivazioni per procedere alla radiazione di un membro. La proposta è stata di formulare con maggiore precisione in che cosa consiste l’istituzione matrimoniale e la condotta sessuale al suo interno ed esterno. La nuova formulazione per esempio definisce come abuso sessuale anche quello relativo agli atti non consensuali fra coniugi, oppure l’abuso di minori.

Inoltre si definisce il matrimonio in quanto “relazione pubblica, legalmente vincolante, monogamica, eterosessuale fra un uomo e una donna”. L’assemblea ha però rinviato la modifica al comitato affinché fosse meglio definita (in base alle disposizioni di legge) nella formulazione circa l’espressione legalmente vincolante.

L’altro punto relativo alla modifica del manuale di chiesa riguardava la terminologia relativa alla credenziale di “ministro licenziato (‘autorizzato’ in italiano)” che si propone di modificare in “pastore licenziato (‘autorizzato’ in italiano). L’assemblea ha deciso di rimandare la votazione sulla proposta a dopo il dibattito sulla consacrazione delle donne al ministero pastorale in programma mercoledì.

La seduta è poi stata sospesa per il pranzo.

I lavori dell’Assemblea sono ripresi alle ore 14,30. L’agenda riprende con la modifica del manuale di chiesa. In particolare circa la cancellazione di membri su loro richiesta, la modifica di alcune parti come miglioramento linguistico del testo.

Dominik_Zeh-5407Alle 16,15 il presidente Ted Wilson chiede la parola per annunciare un nuovo tentativo per verificare il funzionamento del sistema di votazione elettronico. Dopo aver seguito le indicazioni si è proceduto al test ed è stato rilevato che il sistema ha rilevato la votazione con un scarto di oltre 500 voti.
Il presidente Wilson ha quindi spiegato che se anche questo tentativo fosse andato a vuoto, il comitato organizzativo avrebbe deciso di proporre all’assemblea di abbandonare il sistema.
(N.d.R. – Il problema della votazione elettronica è lo stesso che abbiamo avuto durante la nostra ultima assemblea amministrativa. I vari sistemi WiFi in sala, associato ai tantissimi apparecchi elettronici e disturbi elettrici provenienti dall’esterno, non hanno permesso l’utilizzo del sistema così come era avvenuto nella precedente assemblea svolta a Pomezia).

La commissione di nomina ha portato diverse proposte di vice presidenti, vice segretari e vice tesorieri. Il vice presidente generale della Conferenza Generale è stato proposta nella persona di Ella Simmons, si tratta di una riconferma come per quasi tutti gli altri casi.

L’Assemblea sta discutendo sulla proposta di riduzione del numero dei vice presidenti, in particolare alcuni delegati stanno chiedendo la ragione di una simile scelta. Viene chiesto il rinvio della proposta in commissione di nomina e secondo la procedura il presidente e il segretario della Commissione si ritirano per ascoltare le osservazioni.

L’Assemblea nel frattempo ha ripreso i lavori sulle modifiche al manuale di chiesa. Alle 17,40 la seduta è sospesa per la cena.

gara - italianiLa domenica è iniziata con una camminata non competitiva di 5 chilometri. Hanno partecipato oltre 2.300 tra delegati e familiari. Il gruppo dei delegati e rappresentanti italiani si è iscritto quasi al completo.

Sono arrivati tutti in fondo alla gara.

La giornata si conclude con la presentazione di un filmato sulla storia della permanenza di E. G. White in Australia e del Rapporto della Divisione Eurasiatica illustrato dal presidente uscente Guillermo Biaggi.

L’agenda dei lavori. Punti da aggiornare

L’agenda dei lavori. Punti da aggiornare

Dominik_Zeh-5116G. Cupertino/Maol – Nell’agenda dei lavori di questa Assemblea, il comitato plenario della Conferenza Generale, che presiede alla preparazione dell’evento, ha inserito alcuni punti relativi alle modifiche da apportare alle 28 Credenze Fondamentali, al Manuale di Chiesa, alle procedure amministrative e di organizzazione della chiesa. Fra queste sicuramente la più importante e attesa riguarda la consacrazione delle donne[1].

Tuttavia vi sono anche altre modifiche importanti relative ai punti legati alla comprensione della fede e alla sua formulazione, come la proposta di modifica del 6° punto delle 28 Credenze Fondamentali riguardante la creazione.

In generale, secondo la redazione del periodico indipendente Adventist Today vi sono emendamenti che “rendono più ampia, inclusiva e progredita” la fede e il modo di vivere avventista, altri che tendono “a restringerla, circoscriverla e limitarla”.

Per esempio, spiegano, “vi sono alcune proposte per emendare il punto 11 delle Credenze Fondamentali circa l’idea contenuta nell’espressione ‘Crescere in Cristo’ che viene ampliata per includere l’impegno cristiano a servire l’umanità intera”.

Un’altra proposta chiede di sostituire l’aggettivo “imminente” con “prossimo” nel 26° punto relativo al ritorno del Signore Gesù Cristo.

Nel punto 23 sulla famiglia si propone di inserire per i genitori la definizione di “guide amorevoli, colme di tenerezza e di premura” in sostituzione dell’espressione “guide amorevoli che hanno il compito di imporre una disciplina”. Nello stesso punto si propone di specificare la natura del matrimonio sostituendo l’espressione “coppia” con “un uomo e una donna”.

Tornando al 6° punto delle Credenze Fondamentali le modifiche tendono a precisare e a specificare le modalità con le quali la chiesa dovrebbe comprendere il processo creativo. Nel testo che riportiamo sotto le modifiche proposte sulle quali i delegati saranno chiamati ad esprimersi sono indicate in grassetto.

Dominik_Zeh-5225“Dio è il Creatore di tutte le cose. Nella Scrittura Egli ha consegnato il resoconto storico e autentico della sua attività creativa. Il Signore ha fatto “il cielo e la terra, il mare e le fonti delle acque e tutto ciò che contengono” con una creazione recente in sei giorni. E ha fatto del Sabato un memoriale perpetuo della sua attività creativa, compiuta e completata in sei giorni letterali che, con il Sabato, costituiscono un’unità di tempo simile alla settimana di oggi. Il primo uomo e la prima donna sono stati stati fatti a immagine di Dio come coronamento della Creazione, hanno ricevuto il dominio sul creato e sono stati incaricati di prendersene cura. Quando il mondo è stato creato era “molto buono” e testimoniava della gloria di Dio. (Gen. 1-2; 5; 11; Eso. 20:8-11, Sal. 19:1-6; 33:6, 9; 104; Isa. 45:12; Att. 17:24; Col. 1:16; Ebr. 11:3; Apo. 10:6; 14:7)

[1] Tratteremo alcuni aspetti dell’argomento in altra sede.

Il sabato all’assemblea della Conferenza Generale

Il sabato all’assemblea della Conferenza Generale

150704TjeransenE_TET8358Tiziano Rimoldi – Il colpo d’occhio è sempre impressionante, ma stamattina l’Alamodome è pieno fino al secondo anello. Nel terzo anello non stiamo stretti, ma ci sono comunque diverse centinaia di persone.

Insieme ai 2.566 delegati provenienti da 168 paesi, in rappresentanza degli oltre 18 milioni di avventisti presenti nel mondo, oggi sono presenti molti dei rappresentanti delle istituzioni e dei servizi offerti dalla Chiesa avventista e dai Supporting Ministries e i fratelli e le sorelle provenienti dalla federazione locale e da quelle limitrofe.

150704TjeransenE_TET8386È il primo culto presieduto dai tre officers neo-eletti, che con la loro diversità mostrano il volto internazionale della Chiesa. Il presidente Wilson è un americano alto, con grandi mani, il segretario Ng è un asiatico snello con una splendente capigliatura d’argento, il tesoriere Prestol è un prestante latino-americano. Questo diversità è celebrata simpaticamente dal segretario Ng, che scherza sul colore della pelle dei partecipanti: “chi è bianco, giallo o nero, si alzi in piedi per favore” (applauso); “ora si alzi in piedi chi è di un colore che si trova tra il bianco, il giallo e il nero” (applauso e risate). In altre parole, siamo qui da tutto il mondo, il colore non conta. Peccato che nessuna donna sia tra i celebranti di questo sabato mattina particolare. Al di là del tema della consacrazione, non credo che nessuno possa negare la rilevanza e la dedizione delle donne avventiste nella Chiesa. Oltre ad essere più del 50% dei membri, in molti luoghi del mondo sono le sorelle avventiste a portare avanti la testimonianza del Vangelo e ad assicurare la cura pastorale, per non parlare del lavoro svolto nelle chiese locali nell’anzianato, nel diaconato e nei vari dipartimenti. Non mancano neppure alla Conferenza Generale sorelle di grandi capacità, come il vice-presidente Ella Simmons o la direttrice dell’Educazione, Lisa Beardsley-Hardy.

150705Shaffer_55A4909Ogni nazione sembra avere adottato un suo stile. I rappresentanti della Papua Nuova Guinea sono inappuntabili nei loro completi blu con camicia bianca, mentre alcuni fratelli e sorelle africani vestono i loro abiti tradizionali. I fratelli samoani portano giacche e cravatte, ma al posto dei pantaloni indossano dei gonnellini.

Dopo aver ascoltato cori e brani musicali particolarmente suggestivi e con una qualità davvero eccellente, inizia la predicazione.

Il sermone è affidato al fr. Ng, noto non solo per la sua competenza e consacrazione, ma anche per il suo humor. E infatti il sermone inizia con alcune battute e storie che focalizzano l’attenzione dei presenti. Poi il tono si fa serio. Il fr. Ng ripercorre con grandi pennellate i brani di Daniele e dell’Apocalisse su cui i milleriti prima, e gli avventisti dopo, hanno concentrato la loro attenzione. La nascita e lo sviluppo del movimento avventista sono letti alla luce delle profezie bibliche.

La Chiesa avventista è diventata una chiesa missionaria per restare fedele al vangelo e alla sua chiamata ad essere un movimento profetico. Il rinnovamento di questo impegno è una priorità per il tempo che ci sta davanti. In questo sta l’identità e la missione particolare della Chiesa avventista.

150704Zeh_ZEH3951Mentre nell’Alamodome echeggiano ancora le note del coro dell’Alleluyah di Haendel, il pastore Lowell Cooper, vice-presidente della Conferenza Generale, pronuncia la benedizione finale.

E’ tempo ormai di lasciare l’aria condizionata “aggressiva” dell’Alamodome, per ritornare alla canicola esterna.

Ungheria. Riconciliazione

Ungheria. Riconciliazione

Tamás Ócsai, President; Róbert Csizmadia, Secretary; Renáta Zolyomi, Treasurer
Tamás Ócsai, President; Róbert Csizmadia, Secretary; Renáta Zolyomi, Treasurer

Adventist Review /G.Cupertino – Durante i lavori di apertura dell’Assemblea della Conferenza Generale a San Antonio i delegati  hanno accolto una delegazione speciale dei dirigenti di un gruppo separatista di avventisti in Ungheria: il Kerak. Il gruppo è rimasto separato dalla chiesa madre per 40 anni.

Raafat Kamal, presidente della Divisione Trans-Europea (TED), ha presentato la delegazione affermando che “Dio ha benedetto il processo” eha portato alla riunificazione dei credenti avventisti in Ungheria. Kamal ha invitato i delegati ad “accogliere questi fratelli e sorelle calorosamente.”

La scissione si era verificata nel 1975 per la protesta di diversi pastori e laici che si opponevano alla collaborazione della Chiesa avventista con il Consiglio di Chiese Libere, un organismo istituito dallo stato durante l’era comunista, che avrebbe dovuto rappresentare gli interessi comuni delle piccole denominazioni protestanti ungheresi.

Il 23 aprile, Tamás Ócsai, presidente dell’Unione ungherese, ha sottoscritto un documento intitolato “Dichiarazione comune sul superamento di problemi del passato e per costruire un futuro comune” con János Cserbik, leader del Kerak.

“Abbiamo vissuto momenti difficili e sofferto molti conflitti”, ha detto. “La Chiesa oggi ci ha accolto a braccia aperte, e noi incontriamo nuovi fratelli e sorelle tutti i giorni. Sono grato a Dio perché Egli ha reso possibile questa guarigione.”

Bodolai, il segretario di Kerak, ha detto di sentirsi sollevato.

Nel corso dell’ultimo anno i leader della Chiesa avventista e quelli del Kerak si sono incontrati quasi ogni settimana per arrivare all’accordo.

La Chiesa avventista in Ungheria conta 4.629 membri per 104 chiese, mentre Kerak conta circa 1.800 membri, secondo i suoi leader.

Dopo la firma del documento 600 fratelli e sorelle sono tornati ad essere membri della Chiesa avventista ungherese. Si prevede che altri seguiranno.

In precedenza erano stati fatti molteplici tentativi nel corso degli ultimi quaranta anni per tentare di riconciliare le differenze tra i due gruppi. Il percorso che si è concluso lo scorso aprile ed è iniziato a Parigi quattro anni fa.

Benjamin D. Schoun, vice presidente generale della Chiesa avventista a livello mondiale, che ha avuto un ruolo chiave nel portare le due parti verso la riconciliazione, ha commentato: “È un fatto storico. Una testimonianza del valore del metodo biblico per la riconciliazione e della disponibilità da parte di entrambe le parti a andare verso l’altro.”

Raafat Kamal, presidente della Divisione Trans-Europea, ha dichiarato: “Ringrazio il Signore perché nella sua grazia ha portato entrambe le comunità ai piedi della croce, dove Cristo, il perdono, la guarigione e l’amore hanno preso il sopravvento nelle menti e nei cuori.  Negli ultimi quattro anni, abbiamo assistito ad espressioni genuine di riconciliazione da parte dei membri e dei dirigenti di entrambe le parti”, ha proseguito. “Il ritorno di Cristo è prossimo ed è Lui che sta unendo i credenti avventisti in Ungheria perché possano concentrarsi sulla missione in questi ultimi tempi diventando essere sale e luce per il loro paese.”

Il Presidente Ted Wilson ha concluso questa cerimonia commovente pregando affinché lo spirito di riconciliazione di cui siamo stati testimoni in Ungheria possa essere vissuto in tutto il mondo.

Il Rapporto del Tesoriere della Conferenza Generale

Il Rapporto del Tesoriere della Conferenza Generale

robert_lemonGioele Murittu – Il pastore Robert E. Lemon ha presentato il suo rapporto per il quinquennio 2010-2014. Diversi i punti trattati che evidenziano in maniera inequivocabile le benedizioni del Signore sulla nostra chiesa nonostante la difficile crisi economica che tutto il mondo ha attraversato e sta attraversando.
In maniera altrettanto positiva è stato considerato il ministero del pastore Lemon che conclude il suo mandato andando in pensione. L’assemblea ha manifestato il voto di accettazione unanime del suo rapporto e un applauso in standing ovation.
In merito ai dati presentati all’attenzione dei delegati dell’assemblea, è stata sottolineata la fedeltà e la generosità dimostrata dalla comunità mondiale nella restituzione delle decime e nella presentazione delle offerte.
Nonostante la crisi c’è stato un incremento nelle decime versate alla Conferenza Generale di circa 13.000.000 di dollari dal 2010 al 2014 e di circa 5.400.000 di dollari nelle offerte.
Nello stesso periodo, a livello mondiale le decime sono cresciute del 30%, passando da 1,85 miliardi di dollari a 2,40 miliardi nel 2014. Una dinamica, anche se in percentuali diverse tra loro, che si è  caratterizzata in tutte le Divisioni.
Le offerte mondiali invece hanno avuto un incremento del 38% passando dai 64,2 milioni di dollari agli attuali 88,9 milioni: è il primo quinquennio da oltre cinquant’anni in cui le offerte hanno avuto una crescita maggiore rispetto le decime.
Un ulteriore elemento che è opportuno evidenziare consiste nell’immutato numero degli impiegati totali della Conferenza Generale che è aumentato solo di sei unità negli ultimi vent’anni. A fronte di una specifica domanda di chiarimento di un delegato, il pastore Lemon ha spiegato come con la crescita della chiesa mondiale negli ultimi anni e il conseguente aumento delle strutture organizzative, non ci sia comunque bisogno di aumentare proporzionalmente il personale, perché risulta più efficace delegare responsabilità e azioni operative ai livelli più bassi dell’organizzazione, come le Divisioni e le Unioni. Significa che attività che in passato competevano alla Conferenza Generale negli anni sono passate a Divisioni e Unioni che assumono quindi un ruolo sempre più rilevante nel compimento della missione.
Concludendo il quadro che emerge delle finanze della chiesa a livello mondiale conferma l’equilibrio e la prudenza con cui decime e offerte sono state gestite e utilizzate a tutti i livelli organizzativi. I risultati ottenuti sono una delle tante dimostrazioni della benevolenza e del potere del Signore che ha riccamente benedetto questa chiesa. “Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, io ve lo do, come ho detto a Mosè” (Giosuè 1:3).

150704damst7J3A0690
Juan Prestol – Nuovo tesoriere

 

Che cosa ricorderà San Antonio degli avventisti?

Che cosa ricorderà San Antonio degli avventisti?

alamo360Chad Stuart/Notizie Avventiste – Quale impressione lasceremo noi avventisti alla città di San Antonio? I pensieri di molti delegati e partecipanti sono concentrati sulle questioni amministrative da votare nel corso dell’Assemblea Mondiale. Pensiamo agli amici che abbiamo rivisto e ai nuovi che conosciamo ora. Desideriamo passeggiare tra gli stand della sala mostre e forse intravedere e fare un selfie con la nostra “celebrità” avventista preferita.

Ma facciamo una pausa e domandiamoci : “Quale impressione lasceremo sulla città di San Antonio, alla fine di questi dieci giorni?”.
La risposta che daremo a questa domanda dirà ciò che siamo molto meglio di qualunque attività della “chiesa” che si svolgerà tra le mura dell’Alamodome o dell’Henry B. Gonzales Convention Center.

“La chiesa è l’agente stabilito da Dio per la salvezza degli esseri umani. È stata organizzata per il servizio e la sua missione è portare il Vangelo al mondo. Fin dall’inizio il piano divino è che la chiesa mostri al mondo la pienezza e superiorità di Dio. I membri della chiesa, coloro che egli ha chiamato dalle tenebre alla sua meravigliosa luce, devono manifestare la sua gloria. La chiesa è la depositaria delle ricchezze della grazia di Cristo; attraverso la chiesa sarà manifestata, anche “ai principati e alle potestà nei luoghi altissimi”, la piena e completa dimostrazione dell’amore di Dio” (Ellen G. White, Acts of the Apostles, p. 9).

Alla fine di questi dieci giorni, San Antonio sarà d’accordo che la chiesa avventista è così? Me lo auguro con tutto il cuore!
Per questo, voglio dire due sole parole di incoraggiamento: siate generosi!
Siate generosi nel conversare con i sanantoniani che incontrate.
Siate generosi con camerieri e cameriere, tassisti, il personale dell’hotel. Anche quando si tira fuori il portafoglio per la mancia…
Siate generosi nel sorridere. Fate che si accorgano che c’è qualcosa di diverso in voi dal modo in cui il volto si illumina di gioia interiore.
Siate generosi nell’incoraggiare. Cercate le occasioni per dire a un’abitante di San Antonio: ”Ottimo lavoro”.
Siate generosi nel lodare la loro squadra di basket (i San Antonio Spurs), anche se tifate per i Los Angeles Lakers.
Siate generosi nell’aiutare qualcuno che vedete nel bisogno.
Siate generosi, se ne avete l’opportunità, nel condividere la ragione della speranza in Cristo Gesù.
Siate generosi nel pregare per la salvezza di ogni persona in questa città.
Siate generosi!

E grazie alla nostra generosità in questi giorni, alla nostra disponibilità a dare di più, possa San Antonio capire che siamo veramente una chiesa innamorata di Gesù!

E tutto ciò dobbiamo farlo anche quando ritorniamo a casa nelle nostre città.

Pin It on Pinterest