I mattoni della Nad e la Missione Mena per milioni di persone

I mattoni della Nad e la Missione Mena per milioni di persone

mattoniKatie Allen/tedNews/Notizie Avventiste – Il rapporto della Divisione Nordamericana (Nad), sabato sera, 4 luglio, ha coinciso con le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza americana. Mentre i fuochi d’artificio cominciavano a illuminare l’orizzonte di San Antonio, la deputata Sheila Jackson Lee, avventista e rappresentante del 18° distretto congressuale del Texas, ha accolto tutti alla sessione dell’Assemblea Mondiale.

Il rapporto, presentato da Daniel R. Jackson, presidente Nad, e da G. Alexander Bryant, segretario Nad, era incentrato sul modo in cui 1,1 milioni gli avventisti nel territorio utilizzano i sei mattoni che sono stati stabiliti dopo che la neoeletta leadership ha creato un nuovo piano strategico, nel 2010.

I mattoni sono: evangelizzazione trasformatrice; conservazione dei giovani nella chiesa; donne nel ministero; educazione per tutti online; popolazioni immigrate emergenti; media.

Tramite un video, i delegati hanno appreso come le iniziative si sovrappongono e operano contemporaneamente per garantire che la Divisione vada avanti nella suo primo proposito di raggiungere il Nordamerica e il mondo, con la speranza e la salute.

James Nix, direttore dell’Ellen G. White Estate, ha proseguito il programma serale con una presentazione vivace. Ha cominciato condividendo alcune curiosità su Ellen G. White per poterla conoscere meglio come persona. Ha detto, per esempio, che non era molto alta, il suo cibo preferito erano i pomodori e il suo colore preferito era il rosa.

Nix ha poi proiettato un breve trailer di un film in lavorazione sulla vita di Ellen G. White, dal titolo, “Dillo al mondo”, attualmente in fase di produzione da parte dell’Unione australiana.

È seguito il rapporto della Unione del Medio Oriente e Nord Africa (Mena), presentato dal presidente, Homer Trecartin.

Ha spiegato che il territorio è stato riorganizzato, ufficialmente dal 1° gennaio 2012, per dare più risorse al Medio Oriente e creare una maggiore attenzione in quella zona. Un video introduttivo mostrava le strade e le città del Medio Oriente, con in sottofondo i suoni della chiamata alla preghiera islamica.

trecartin“Quelle chiamate mi perseguitano giorno e notte, e mi tormento pensando dove possiamo trovare persone che condividano il Vangelo con loro”, ha affermato Trecartin. “Mena ha un problema: le persone. Possono infatti essere troppe o troppo poche. Mena comprende 20 paesi e 500 milioni di abitanti … Se un avventista visitasse una persona al giorno, impiegherebbe 450 anni per arrivare a tutti coloro che vivono lì”.

Ha concluso quindi, che la missione di Mena è quella di avere più avventisti sul posto, “che vivano nelle comunità, soddisfino i bisogni delle persone, conquistino la loro fiducia e invitino i nuovi amici al battesimo”.

 

Un libretto rosso illustra i decenni di Missione Globale

Un libretto rosso illustra i decenni di Missione Globale

redbookKatie Allen/tedNews/Notizie Avventiste – C’è 1 avventista ogni 392 abitanti sulla terra; con questa proporzione, la missione di raggiungere tutte le persone nel mondo è una sfida che a volte va al di là della nostra comprensione. Daniel Wang Xin Jiao, segretario dell’Unione di Missioni cinese, ha parlato dell’esperienza della sua famiglia e delle sfide ai partecipanti al programma dedicato alle missioni , il 4 luglio, durante l’Assemblea Mondiale di San Antonio.

I genitori Xin Jiao sono stati tra i primi cinesi a diventare avventisti a Shanghai, diversi decenni or sono. Suo padre, costretto a lasciare la scuola di medicina per poter osservare il sabato, stampò varie copie tradotte del Gran Conflitto e della Speranza dell’uomo , che distribuì insieme con la moglie, in un periodo in cui il cristianesimo non era tollerato.

Dopo essere stato inviato in un campo di lavoro a causa della sua fede cristiana, l’esperienza medica di suo padre gli permise di avere un posto nell’ospedale del campo. Aveva scritto i testi della Bibbia imparati a memoria in un libretto rosso che teneva in tasca e che gli ricordava la potenza di Gesù nella sua vita.

Il padre di Xin Jiao è quindi arrivato sul palco dell’Alamodome, tenendo in mano con orgoglio il libretto rosso che lo aveva aiutato a superare quel momento così tumultuoso della sua vita. “Sono felicissimo che mio figlio possa ora essere impegnato nella chiesa”, ha affermato, “Satana si sta dando molto da fare per allontanare le persone dalla verità di Gesù, ma voglio incoraggiare tutti a confidare in Dio, prima che venga la fine”.

Questa è stata solo una delle tante avvincenti e commoventi storie di Missione Globale, condivise per tutto il pomeriggio del sabato. I presentatori, Ana Costescu e Sam Gungaloo, che si occupano del ministero “Il sofà del sabato” nel Regno Unito, hanno approfonditole storie con video da tutto il mondo.

Hanno iniziato con l’incredibile missione del past. Vinicius Metzker, che svolge un progetto missionario con il surf. Utilizzando la sua speciale Bibbia impermeabile, Vinicius “si mescola tra le persone in acqua”. Crede che Gesù abbia predicato in un modo unico e che conosceva il linguaggio delle persone. Nel suo ministero, Vinicius si impegna a seguire questo esempio e a raggiungere le persone in un modo che le colpirà.

miltonIl pomeriggio sono stati eseguiti diversi brani musicali, co sono stati momenti di preghiera dei bambini nelle loro lingue natie e il lavoro dell’artista Milton Coronado, che ha creato un pezzo d’arte dal vivo, durante il programma.

È scesa una silenziosa tristezza nella sala quando Jan, Gary e Stephanie Roberts sono saliti sul palco, dopo un video sull’aviazione avventista. Raccontava la storia del missionario di lunga data Bob Roberts e della sua prematura scomparsa in seguito a un incidente aereo, nell’aprile del 2014. Svolgeva il suo ministero a favore dei villaggi isolati tra le montagne della Papua, in Indonesia.

Gary, figlio di Bob e Jan, ha parlato del privilegio che hanno avuto lui e suo fratello Eric di occuparsi dell’aviazione avventista dopo una simile tragedia. In lacrime, Jan Roberts, moglie del pilota scomparso, ha parlato del modo in cui suo marito lavorava nella missione. “Mantenete la missione viva in casa, portatela nella Scuola del Sabato e nelle chiese”, il suo appello.

Altre storie commoventi, tra cui un’escursione nell’importante esperienza della dott.ssa Gillian Seton che ha affrontato la crisi ebola in Africa occidentale. Quando gli altri ospedali della zona avevano chiuso, l’ospedale in cui lavora, il Cooper Adventist Hospital, ha deciso di rimanere aperto per ricevere i pazienti non affetti da Ebola, dato che c’era ancora bisogno di cure mediche al di fuori della crisi, alle persone affette da altre patologie. Nonostante questa decisione, molti pazienti con ebola sono stati ammessi in ospedale e la dottoressa ha raccontato come Dio sia intervenuto.

Il programma si è concluso con una commemorazione speciale dei missionari e una presentazione di Michael Ryan, il primo direttore di Missione Globale.

ryan“Vorrei consegnare una targa”, ha detto Gary Krause, direttore di Adventist Mission alla Conferenza Generale. “C’è scritto: ‘A Michael Ryan, 4 luglio 2015. Grazie per il tuo eccezionale servizio, per aver fatto crescere il seme della missione globale fino ad avere un raccolto in tutto il mondo. Dalla Chiesa Avventista del Settimo Giorno’”.

Il più grande servizio religioso del sabato nel mondo.

Il più grande servizio religioso del sabato nel mondo.

ChoirSingingVictor Hulbert/tedNews/Notizie Avventiste – È stato il più grande servizio religioso del sabato in tutto il mondo! 168 paesi hanno adorato Dio insieme, in un unico luogo! Decine di migliaia di avventisti, nonostante il caldo texano, hanno voluto essere presenti all’Alamodome.
Quando è iniziato il canto dell’assemblea, accompagnato dalle orchestre e dai cori conciunti delle università avventiste di Montemorelos e Washington, è stato impressionante, da brividi!

Anche l’offerta è un momento speciale, dedicato all’evangelizzazione dei giovani. Significativo, in un evento in cui i giovani delegati sono la minoranza. Anche se oggi sono ben rappresentati dagli scout Esploratori della Federazione avventista locale, che con abilità raccolgono le offerte, in qualunque valuta si sceglie di donarla.

I delegati sono stati felici di scoprire che G. T. Ng, segretario esecutivo appena confermato nel suo incarico, è stato scelto per predicare. Un uomo cordiale, con un grande senso dell’umorismo, che già il giorno prima era stato apprezzato per il rapporto di segretario della Conferenza Generale, incentrato sull’impegno e la missione. Il suo omologo presso la Divisione Transeuropea, Audrey Andersson, ha scherzato: “Insegna, ottiene l’attenzione delle persone con un po’ di umorismo, e poi le porta da dove sono a dove devono andare”.

È il 4 luglio, così il past. Ng ha invitato tutti i cittadini americani e i residenti permanenti presenti nell’auditorium ad alzarsi. Ha poi detto a coloro che non sono ma vorrebbero essere residenti: “Vi potrete alzare la prossima volta”.

SabbathSermonGTNg1Lasciando velocemente da parte il Giorno dell’Indipendenza, ha chiesto: “Chi sei?”. La sua risposta personale: “Sono G. T, Ng, un peccatore salvato per grazia”. Ha quindi affermato che come chiesa abbiamo forse bisogno di rispondere a questa domanda. Abbiamo anche bisogno di chiedere: “Sappiamo chi è Dio?”.

Cercando le risposte, ha guidato i presenti a concentrarsi su Daniele 12 e Apocalisse 10, e in particolare sul “figlio dell’uomo” che è ritratto in questi due capitoli. Ciò lo ha portato a scavare nella storia profetica e poi nella storia della chiesa avventista del settimo giorno, partendo dalla grande delusione del 1844, la formazione della chiesa e lo sviluppo della missione.

“Possiamo evidenziare l’imperativo della missione?”, ha chiesto. Citando Apocalisse 10:11, e in particolare i “popoli numerosi, nazioni, lingue e re”, ha ripetuto con entusiasmo: “Sì, dobbiamo profetizzare di nuovo”, mentre tiriamo fuori le statistiche che esprimono la gioia della missione avventista e la crescita di una chiesa di 18,5 milioni di membri in tutto il mondo.

Eppure, ci sono varie sfide nella missione. Senza specificare, il past. Ng ha sottolineato che dobbiamo essere concentrati e non farci distrarre da ciò che pensiamo siano questioni importanti, perché può succedere, in realtà, che “la chiesa curi un prurito fastidioso mentre il paziente muore di colera”.

E poi l’appello. “Viviamo in tempi straordinari”, ha affermato il predicatore, un mantra spesso ripetuto negli ultimi giorni. “In qualunque modo guardi il mondo, non c’è speranza. Viviamo in un mondo destinato alla distruzione. Dio ci chiede di impegnarci nella missione. Come fare?

La sua soluzione: “Invece di pregare per ‘io, me, me stesso’, abbiamo bisogno di pregare per le persone del nostro quartiere, per quelle che non conoscono Gesù”. Ha poi sottolineato che, al di là della preghiera, dobbiamo essere molto pratici e impegnare il nostro tempo e il nostro denaro nella missione.

E quale modo migliore per raggiungere l’apice di questa riflessione della splendida interpretazione dell’Hallelujah di Handel da parte di coro e orchestra? Un brano per rimanere in sintonia, per il resto di questo meraviglioso sabato, con l’appello alla missione, perché rimanga nei nostri cuori durante tutto il tempo che abbiamo davanti nella vita, fino al ritorno di Gesù.

 

Seconda giornata di lavori. Eletti i vertici della Conferenza Generale

Seconda giornata di lavori. Eletti i vertici della Conferenza Generale

Giuseppe Cupertino – I lavori di questa giornata, venerdì 3 luglio, sono ricominciati alle 8.00, con un momento spirituale e di testimonianza presentata da Yasmin Sultana Muchindu, della Divisione Sud Pacifico. Proveniente da una famiglia ortodossa, a nove anni Yasmin divette fuggire dal padre musulmano per le vessazioni e le violenze subite. La sua scelta di fede l’ha poi portata sulle orme del Signore Gesù, nel quale oggi confida per la sua vita.
“Oggi ho capito che Dio è vicino a me, al mio fianco. Non è un Dio lontano, dal volto duro e intransigente. Prego affinché molti altri possano arrivare a conoscere questo Dio”,ha affermato.

Ecco, nell’immagine qui di lato, la statistica dei delegati inviati a San Antonio da ogni Divisione; il loro numero è proporzionale a quello dei membri avventisti mondiali. Come potete ben vedere siamo una delle tre Divisioni (l’Eud) con il più basso numero di delegati, infatti siamo presenti con soltanto l’1 per cento dei delegati.

La meditazione è stata presentata da Sihku Hlatshwayo, intitolata “Tomorrow signs for today” (I segni di domani per oggi). Ha parlato con un’ottima omiletica nonostante la giovanissima età (Anche Yasmin era particolarmente giovane). Il messaggio era incentrato sul coinvolgimento personale che la fede implica. La fede non può essere un evento a saldo zero. L’incontro con Gesù comporta una trasformazione interiore che si riflette, poi, nella vita e nei rapporti quotidiani. Questi sono i veri segni del nostro tempo.

La tecnologia per la votazione elettronica non ci vuole essere d’aiuto. a quanto pare… I lavori dell’assemblea sono iniziati con un nuovo test per verificare l’efficacia dei votatori elettronici. Sono stati contati i delegati presenti in possesso del congegno (erano 1.701) ai quali poi è stato chiesto di votare e il sistema ha rilevato 1.092 voti con un scarto di quasi 609 unità. Non molto affidabile… 

150702Shaffer_55A3951Il rapporto del segretario della CG
Mentre la commissione di nomina era riunita in un locale a parte, nell’Alamodome si continuava con i lavori.
Subito è stato presentato il rapporto del segretario della Conferenza Generale, G T NG. Un’esposizione introdotta da alcune considerazioni che hanno destato l’ilarità dell’assemblea. Per esempio, il racconto di un aneddoto nel quale un uomo da un mongolfiera chiede a un altro a terra: “Dove mi trovo?”. E quello gli risponde fornendogli le coordinate in gradi di longitudine e latitudine. “Grazie”, riprende il primo, “la sua cortesia mi ha fornito informazioni così accurate, che non sono in grado di utilizzarle”.

ngIl pastore G T NG (non abbrevio il suo nome e cognome, si chiama proprio così!) ha quindi spiegato che i dati vanno forniti con una comprensione e una lettura che consenta di comprenderle. Il past. NG ha tracciato un quadro della situazione per la quale la Chiesa è diventata la quinta denominazione cristiana nel mondo, raggiungendo i 18 milioni di membri nel 2013.

wilsonL’elezione del presidente della CG
Torneremo sul rapporto del segretario, perché in questo momento i lavori sono stati interrotti dalla commissione di nomina che ha portato il rapporto con la proposta del presidente per i prossimi cinque anni: Ted N. C. Wilson.
Vi sono state due osservazioni e richieste di rimandare la proposta alla commissione, poi respinte dalla presidenza e dalla segreteria della commissione dopo aver ascoltato i proponenti. Si è passati quindi alla votazione avvenuta tramite il sistema palese, per decisione dell’assemblea. I delegati hanno alzato la tradizionale scheda gialla. Non sono stati conteggiati i voti, per cui l’elezione del nuovo presidente, nella persona di Ted N. C. Wilson, è avvenuta a maggioranza, ma senza un dato sui voti favorevoli e contrari. Il sistema elettronico non è stato preso in considerazione per la sua inaffidabilità.

preghieraUn lungo applauso ha accolto il presidente Ted N. C. Wilson, riconfermato nell’incarico. Poi, il presidente della sessione gli ha chiesto di rivolgere un messaggio ai presenti. Ringraziando i delegati e invitandoli a pregare per avere la saggezza promessa in Giacomo 1:5, il past. Ted N. C. Wilson ha voluto sottolineare tre punti che secondo lui sono essenziali e basilari per la vita della chiesa:
– la centralità di Cristo, della sua giustizia e della salvezza che Dio ci offre in lui;
– la fedeltà alla Parola, al messaggio, alla chiamata che Dio ha rivolto alla chiesa avventista;
– il coinvolgimento totale dei membri nella predicazione del Vangelo e del messaggio di salvezza da parte di Dio.

Il presidente Wilson, appena eletto, è salito sul palco in compagnia della moglie Nancy, per il discorso ai delegati. Ha voluto subito ringraziare la sua sposa, asserendo che il sostegno con la sua presenza al suo fianco e la preghiera sono stati fondamentali per il suo ministero.

Riprende il rapporto del segretario
Prima della presentazione della proposta per la nomina del presidente, il rapporto del segretario aveva rilevato alcune informazioni interessanti.

  1. Come abbiamo detto in precedenza, il past. NG ha reso noto che nel 2013 la chiesa avventista ha raggiunto per la prima volta i 18 milioni di membri, diventando la quinta denominazione cristiana al mondo. Al 31 dicembre 2014, il numero di membri era diventato 18.479.257.
  2. Vi sono stati 1.167.796 battesimi nel 2014. In 10 anni, dal 2004 al 2014, si sono avuti più di 1 milione di battesimi all’anno, per la maggior parte nelle Divisioni Interamericana, Sudamericana, Africa Centrale Est e Africa Centrale Ovest.
  3. G T NG ha anche rilevato che sono state create oltre 2.000 nuove chiese all’anno.
  4. Infine, il segretario ha presentato una valutazione sulla ripartizione geografica dei membri raggruppati in quelli che ha indicato come Nord globale e Sud globale, con una comparazione anche negli anni. Nel 1960, il 54 per cento degli avventisti viveva nell’area del Nord globale, contro il 46 per cento si trovava nel Sud globale. Nel 2014, il rapporto si è drasticamente rovesciato, così nel Nord globale è presente l’8 per cento degli avventisti, mentre nel Sud globale risiede il 92 per cento.

Elezione del segretario della CG
I lavori del pomeriggio sono ripresi alle 14.30 con il rapporto del tesoriere, preceduto dalla proposta della commissione di nomina di riconfermare G T NG nell’incarico di segretario della Conferenza Generale. La presidenza ha chiesto se vi erano obiezioni e, non essendoci nessuno che si è fatto avanti, si è passati alla votazione, avvenuta all’unanimità. Anche dopo l’elezione del segretario è seguito un lungo applauso.
Il past. NG, chiamato sul palco, ha semplicemente detto: “Nessuno è all’altezza del compito, se non per la grazia di Dio”.

Elezione del tesoriere della CG
Il rapporto del tesoriere è stato interrotto ancora una volta dalla commissione di nomina che ha portato all’assemblea la proposta del nuovo tesoriere della Conferenza Generale. Dato che il tesoriere uscente, Jack Lemmon, andrà in pensione, è stato proposto di sostituirlo con uno dei suoi vice: Juan R. Prestol-Puesan.
La proposta è stata appoggiata e, non essendoci osservazioni, è stata votata immediatamente all’unanimità dall’assemblea. Il past. Juan R. Prestol-Puesan, chiamato sul palco con la moglie, ha semplicemente ringraziato per la nomina.

Elezione del vice segretario della CG
La commissione ha poi proposto la nomina del vice segretario, nella persona di Myron Iseminger, anche lui riconfermato con il pastore NG e votato all’unanimità.

Il rapporto del tesoriere della CG
Tornando al rapporto del tesoriere, Lemon ha presentato i dati relativi alla raccolta delle decime e delle offerte. Complessivamente, tra tutte le Divisioni, le decime restituite dai membri di chiesa ammontano a circa 2.400 milioni di dollari. Le offerte complessivamente ammontano a 880 milioni di dollari

Le decime, cresciute del 530 per cento rispetto al 1970, rappresentano il 73 per cento delle entrate della chiesa mondiale; mentre le offerte rappresentano il 27 per cento. La tesoreria della Conferenza Generale riceve il 2,9 per cento delle decime mondiali (96 milioni di dollari circa) e il 2,7 per cento delle offerte (89 milioni circa).

Il 40 per cento delle decime proviene dalla Divisione Nordamericana (965 milioni), quasi il 24 per cento dalla Divisione Sudamericana, il 9 per cento dalla Divisione Interamericana. La Divisione Intereuropea si colloca al quarto posto con il 5,70 per cento.

Dopo l’approvazione del suo rapporto, Jack Lemmon ha salutato l’assemblea con queste parole:”Quando l’Unione del Congo fu fondata ero un bambino di 3 anni. Essa raggruppava il Congo, il Ruanda e il Burundi e contava 7.700 membri. Oggi, le Unioni dei tre paesi contano 1.700.000 membri. Vorrei salutare questa assemblea ricordando le parole di Ellen G. White: ‘Il pericolo maggiore che corriamo è dimenticare il modo in cui Dio ci ha guidati nel passato’. Sono certo che il Signore ci accompagnerà nel compito di portare a termine l’opera che ci ha affidato in questo mondo”.

A conclusione, Daniel R. Jackson, presidente della Divisione Nordamericana, ha ringraziato pubblicamente Lemon per il servizio svolto con dedizione e consacrazione per la chiesa. Quindi ha chiesto ai delegati di manifestare il loro apprezzamento al lavoro di Lemon. La risposta è stata una pronta standing ovation.

Alle 16.00, la sessione si è chiusa per consentire ai delegati di prepararsi per il sabato.

aperturaApertura del sabato e battesimi
La riunione è ripresa alle 19.00 con l’apertura del sabato, la predicazione del pastore evangelista Mark Finlay e una cerimonia battesimale.
Prima dell’inizio della meditazione, il past. John Graz, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Conferenza Generale, ha presentato il presidente del Senato della Giamaica, il sen. Floyd Morris, che nonostante la sua condizione di non vedente svolge un lavoro particolarmente delicato e impegnativo. Il sen. Morris ha rivolto un saluto, anche da parte del governo giamaicano, ai delegati, invitandoli a operare con spirito cristiano a favore della popolazione di San Antonio.

Poi, Mark Finlay rivolge all’assemblea un messaggio fondato sulla passione di Dio per gli uomini, manifestata in Gesù Cristo. Una passione di cui è testimone la sua chiesa, affinché aiuti le persone a trovare un senso alla propria esistenza. La testimonianza degli apostoli ci deve ispirare e motivare. Leggendo Matteo 24:14, ha sottolineato che gli apostoli e i profeti sono in attesa che la missione della chiesa per l’umanità sia compiuta in questo tempo, prima della venuta del Signore.

La promessa di Dio per l’attuale generazione è un messaggio di consolazione per il padre che ha perso il proprio figlia, per la madre che vede sua figlia morire di cancro; un messaggio di speranza concreta tramite i testimoni che li andranno a incontrare negli ospedali e nei luoghi in cui vivono la loro sofferenza.

“Aspetto e sogno il giorno in cui potremo tutti insieme vedere Gesù nella nuova Gerusalemme e sentirgli dire: ‘Ben fatto servitore buono e fedele, entra nella gioia del Padre” ( Mt 25:23).

coroDopo la predicazione, sulle note dell’inno “I have decided to follow Jesus” (Io ho deciso di seguir Cristo) sono entrate nel fonte battesimale dieci persone, molte delle quali hanno conosciuto il Signore e la chiesa tramite la grande manifestazione organizzata nella città di San Antonio la scorsa primavera, che ha offerto cure sanitarie gratuite a 6.000 cittadini grazie a oltre 1.700 medici e operatori sanitari avventisti. Louise, Alejandra, Iolanda, due coppie di coniugi, Margaret, Samanta, Liliana, ognuno con una storia toccante alle spalle.

Mark Finlay ha concluso con la preghiera, invitando a percepire il momento in cui il Signore parla ai nostri cuori e a quelli di tutte le persone di buona volontà che aspettano la sua venuta.

Buon sabato.

I lavori amministrativi dell’Assemblea Mondiale riprenderanno domenica mattina.

Impressioni dalla fiera delle Istituzioni

Impressioni dalla fiera delle Istituzioni

Loma Linda, il
Loma Linda, il “must” avventista

Ennio Battista – Sarà per deformazione professionale o per l’oggettiva evidenza della scritta che si staglia verso l’alto soffitto, ma appena entro nel padiglione C la mia attenzione viene catturata dallo stand della Loma Linda University. E allora fulmineo ti arriva il sentimento che sei nel cuore dell’evento per eccellenza della chiesa avventista mondiale, ti trovi all’Assemblea della Conferenza Generale.

Sven FocknerIn particolare, nell’enorme stabile, l’Henry B. Gonzales, adibito ad accogliere gli oltre 600 espositori che da tutto il mondo avventista presentano le testimonianze delle proprie attività. Sembrano prove d’orgoglio, sano, di quello che ognuno sa fare. Quei nomi, istituti, organizzazioni che hai sentito da una vita nominare e incrociarsi col tuo lavoro, diventano in un colpo solo concreti e disponibili alla tua osservazione.

ExhibitionStand semplici e sobri si alternano ad altri tecnologici e “prepotenti”, che si impongono durante i tuoi spostamenti nei corridoi dei padiglioni. E scopri così un brulicare di realtà, istituzionali o indipendenti, che vanno dalle offerte didattiche del dipartimento della Salute della Divisione Nordamericana, all’Associazione dei radioamatori che si scambiano esperienze di testimonianza, per passare accanto agli appassionati motociclisti, che con tenuta tipica, giubbotti e occhialoni indossati con fierezza, evangelizzano tra i centauri dallo sguardo truce.

SculptureCerto, fa effetto vedere lo stand di un artista che espone una scultura della testa della White, quasi fosse un’icona religiosa. Ma è un’idea di avventismo tutt’altro che monotonale quella che si stampa nella tua mente. Specie dopo aver fatto l’ultimo slalom tra i delegati che si muovono “furtivi” negli stand, avidi di gadget gratuiti, e avere salutato quelli della rivista Spectrum: un gruppo dall’aria simpatica ma agguerrita, che promuove per l’occasione la consacrazione delle donne al ministero pastorale. In gentile e fraterna opposizione ad altre rappresentanze presenti nei padiglioni.

Singolare esperienza allo stand italiano

Singolare esperienza allo stand italiano

ex soldato allo standFilippo Alma – Un simpaticissimo ex soldato americano si è presentato questo pomeriggio al nostro stand: “Buonciorno, anni fa sono stato in servizio a Baeri dal 1943 al 1945…”. In un italiano stentato e con gli occhi lucidi di commozione, ci ha raccontato qualcosa dei suoi anni trascorsi a Bari durante la seconda guerra mondiale. Si ricordava ancora del pastore Speranza.

Il tempo per offrirgli un cioccolatino e una spilla, poi ci ha salutati. Dopo pochissimi minuti, accompagnato molto probabilmente dalla figlia, è tornato per chiederci di fare una foto con lui.

L’Assemblea Mondiale regala anche questi sorrisi.

Queste ed altre storie alimentano la quotidianità della grande kermesse della chiesa avventista mondiale e si verificano nel padiglione di 100.000 mq dove sono ospitati i 385 espositori provenienti da 49 paesi che hanno allestito 1.150 stand. In questa cornice si imbastiscono relazioni, collaborazioni, si stabiliscono accordi a favore della testimonianza evangelica e il compimento della missione della chiesa. In alcuni stand si promuovono progetti specifici, in altri si accolgono offerte di volontariato missionario, ovunque si respira l’atmosfera di una militanza convinta e sincera per il ministero della predicazione del Vangelo. La speranza del ritorno del Signore e il desiderio di condividere una fede che libera sono il motore di tutto questo fermento.

Riconfermato Ted N. C. Wilson alla presidenza della Chiesa avventista mondiale

Riconfermato Ted N. C. Wilson alla presidenza della Chiesa avventista mondiale

1bbd3a69-779b-40c6-8381-7bc8c1d665b0È stato eletto a maggioranza dagli oltre 2.500 delegati riuniti a San Antonio, in Texas

Notizie Avventiste – Un lungo applauso ha accolto l’elezione del presidente Ted N. C. Wilson. I delegati riuniti nella LX Assemblea Mondiale a San Antonio, in Texas, lo hanno riconfermato a maggioranza, oggi, alla presidenza della Chiesa Avventista del Settimo Giorno mondiale per il prossimo quinquennio.

È diventato così il 20esimo presidente da quando la Chiesa si è organizzata ufficialmente nel 1863, e il leader degli oltre 18 milioni di avventisti in tutto il mondo.

Nei cinque anni appena trascorsi, Ted N. C. Wilson si è affidato sempre al Signore per avere la forza di portare avanti l’importante incarico affidatogli. La sua richiesta continua era di ricevere saggezza.
“Cerco di non far passare un giorno senza chiedere quanto è scritto nel testo di Giacomo, ‘Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data’ (1:5)”, aveva rivelato durante una recente intervista ad Adventist Review.

Oggi, dopo la sua conferma e avendo davanti un nuovo quinquennio alla guida della chiesa, ha chiesto ancora ai delegati e a tutti i presenti di pregare per lui, perché si realizzi ogni giorno la promessa di avere saggezza, come afferma il testo di Giacomo.

Tre i punti evidenziati nel messaggio che ha rivolto all’assemblea, e ritenuti essenziali e basilari per la vita della chiesa: la centralità di Cristo, della sua giustizia e della salvezza che Dio ci offre in lui; la fedeltà alla Parola, al messaggio, alla chiamata che Dio ha rivolto alla chiesa; il coinvolgimento totale dei membri nella predicazione del Vangelo e del messaggio di salvezza.

Nato a Takoma Park, nel Maryland, il 10 maggio 1950, Ted N. C. Wilson è figlio dell’ex presidente della Chiesa avventista mondiale, Neal C. Wilson, e di Elinor E. Wilson; e pastore di terza generazione nella sua famiglia.

Wilson ha trascorso parte della sua infanzia in Egitto e poi ha iniziato la sua attività pastorale nel 1974, a New York. Dal 1981 al 1990 ha servito la chiesa a livello regionale in Costa d’Avorio, come direttore di dipartimento e segretario esecutivo.

Tornato negli Stati Uniti, ha ricoperto per due anni l’incarico di segretario aggiunto presso la sede mondiale della denominazione, a Silver Spring, nel Maryland. Dal 1992 al 1996 si è trasferito a Mosca per la nomina di presidente della regione Euroasiatica della chiesa avventista. Prima di essere eletto presidente nel 2010, era stato vicepresidente della chiesa mondiale.

Wilson, appena rieletto, ha voluto accanto a sé la moglie per condividere il momento e ringraziarla pubblicamente del sostegno continuo, sempre al suo fianco, e delle preghiere, elementi fondamentali nel suo ministero.

Gli oltre 2.500 delegati, riuniti nella città texana dal 2 all’11 luglio, eleggeranno anche le altre cariche dirigenziali della Chiesa avventista a livello mondiale e regionale.

 
 
gtngIl pastore G.T. NG è stato riconfermato come Segretario Esecutivo della Conferenza Generale per i prossimi 5 anni.

Riconfermato Ted N. C. Wilson alla presidenza della Chiesa avventista mondiale

San Antonio accoglie con entusiasmo 65.000 avventisti

0SA-2Andrew McChesney/Notizie Avventiste – L’Assemblea Mondiale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno è la più grande e lunga convention mai organizzata a San Antonio, e secondo i leader dell’amministrazione cittadina avrà un forte impatto sull’economia locale. Circa 65.000 avventisti del settimo giorno sono attesi nella città texana durante i dieci giorni dell’evento, iniziato questa mattina, 2 luglio.

Il flusso di visitatori potrebbe pompare 41 milioni dollari nell’economia locale, affermano i media, citando il San Antonio Convention and Visitors Bureau.
“Ospitare un evento di queste dimensioni richiede anni di preparazione e l’aiuto dei nostri numerosi partner, dagli hotel ai ristoranti e a tutto il resto”, ha spiegato il direttore esecutivo del Bureau, Casandra Matej, al San Antonio Business Journal.

Le camere sono state prenotate in molti degli hotel del centro, nei pressi dello stadio Alamodome, dove si terranno gli incontri, e diversi alberghi hanno il tutto esaurito da mesi.
“Questo è a dir poco spettacolare per il settore alberghiero”, ha dichiarato John Clamp, direttore esecutivo del San Antonio Hotel & Lodging Association.

L’assemblea avventista testerà anche i limiti dell’aeroporto internazionale della città, una modesta struttura dove, in questa settimana, transiterà un numero record di passeggeri. L’aeroporto, situato a 13 chilometri a nord dell’Alamodome, ha 25 gate.
Oltre 200 “ambasciatori” accolgono gli avventisti all’aeroporto e mostrano l’ospitalità del Texas, rispondendo alle loro domande sui mezzi di trasporto della città, i punti di ristoro e i luoghi di interesse turistico. È quanto ha affermato la portavoce dell’aeroporto, Evelynn Bailey, alla televisione Ksat, filiale locale della rete Abc.
“Ci sono ambasciatori qui, nella zona bagagli e anche fuori dall’aeroporto, pronti ad aiutare le persone”, ha aggiunto Bailey in un servizio dedicato alla sessione della Conferenza Generale trasmesso al telegiornale, martedì sera.

Il notiziario della radio locale Woai ha osservato che l’evento avventista si apre proprio quando gli abitanti di San Antonio si preparano a partire per il 4 luglio, festa dell’indipendenza negli Stati Uniti. Ha quindi avvertito i cittadini di aspettarsi un viaggio “ancora più stressante” se si sceglie di utilizzare l’aeroporto.

Molti ristoranti di San Antonio hanno aggiunto opzioni vegetariane nei loro menu. L’hotel Grand Hyatt, che si trova nei pressi dell’Alamodome ed è già pieno di ospiti avventisti, distribuisce volantini con un elenco di “ristoranti vegetariani convenzionati”.

“San Antonio è nota per la sua buona cucina e i membri del Convention and Visitors Bureau vogliono che gli avventisti sperimentino i sapori del sud del Texas, nonostante le loro abitudini alimentari”, ha affermato la televisione Ksat, “Molti ristoranti hanno cambiato o migliorato i loro menu nel periodo dell’assemblea, per cercare di offrire un’esperienza memorabile agli ospiti e far entrare un sacco di soldi nella comunità”.

Se i media locali propagandano ai quattro venti la dimensione e l’impatto economico dell’Assemblea Mondiale, Derek Morris, segretario aggiunto dell’Associazione pastorale della chiesa avventista mondiale, vorrebbe invece qualcosa di più importante.
“Questa sessione della Conferenza Generale è la più grande e lunga convention nella storia della città, è vero, ma spero che sia anche la più benedetta”, ha twittato.

L’impegno dei delegati ad avere l’atteggiamento di Cristo

L’impegno dei delegati ad avere l’atteggiamento di Cristo

ChristLikeAttitudeAndrew McChesney/ANN/Notizie Avventiste – I delegati dell’Assemblea Mondiale di sono inginocchiati insieme con i vertici della Chiesa avventista per rafforzare la promessa di mostrare “come Cristo, umiltà e rispetto per l’altro nelle parole e nelle azioni” durante i 10 giorni di incontri a San Antonio e anche dopo.

I dirigenti della chiesa, un gruppo di circa 60 persone, tra i quali c’erano i leader della Conferenza Generale e i presidenti delle Divisioni, avevano già approvato l’appello di 120 parole da rivolgere all’Assemblea Mondiale, che il presidente della Conferenza Generale, Ted N. C. Wilson ha letto ai delegati, ieri, chiedendo la loro adesione.”La cosa più importante che dobbiamo portare con noi quando ce ne andremoda questo evento mondiale… è la consapevolezza che siamo uniti nella missione”, ha affermato Wilson, “Oggi faremo un appello a voi e a tutti noi: rendiamo umili i nostri cuori davanti al Signore”.

Il testo completo dell’appello dice:
“Noi, officer della Conferenza Generale e delle Divisioni, rivolgiamo a tutti voi, delegati e partecipanti dell’Assemblea Mondiale 2015, l’invito ad accettare l’altro come vostro fratello e sorella in Cristo, indipendentemente dalle possibili divergenze di opinioni che potrebbero venire fuori su alcuni argomenti. Chiediamo di somigliare a Cristo e di rispettare con umiltà l’altro con le parole e le azioni durante l’Assemblea Mondiale e anche dopo. Comportamenti e atteggiamenti umili, tramite la potenza di Dio, diranno molto a coloro che ci guardano. Il nostro appello sincero è che facciamo tutto il possibile per rendere forte la chiesa, prezioso movimento dell’avvento. Facciamo completo affidamento su Cristo per lo spirito unificatore di cui abbiamo bisogno nel proclamare il messaggio dei tre angeli in questi ultimi giorni della storia della terra”.

150701TjeransenE_TET7475Su richiesta di Wilson, i circa 2.000 delegati si sono alzati per manifestare di aver accettato l’appello. Si sono poi divisi in gruppi di due o tre persone per sigillare il loro impegno pregando. I 60 dirigenti della chiesa si sono inginocchiati sul palco e i delegati nei loro posti nello stadio Alamodome, dove si svolge l’assemblea.

I vertici della Conferenza Generale si sono impegnati molto per incoraggiare all’umiltà e a un atteggiamento cristiano negli incontri amministrativi in fase di preparazione dell’Assemblea Mondiale, dove i delegati si esprimeranno su temi tanto discussi come le revisioni di diciture delle dottrine fondamentali della chiesa e la consacrazione delle donne pastore.

Prima di leggere l’appello, Wilson ha fatto proiettare “Ciò che poteva accadere”, un cortometraggio prodotto dall’Associazione Pastorale della Conferenza Generale sull’Assemblea Mondiale del 1901. Il film, basato su una visione ricevuta dalla co-fondatrice della chiesa, Ellen G. White, mostra come Dio aveva previsto di realizzare un profondo rinnovamento spirituale mentre i delegati si riconciliavano con l’umiltà e con la confessione dei peccati alla sessione del 1901.

“Cento quattordici anni sono passati da allora e siamo ancora qui sulla terra,” ha detto Armando Miranda, vicepresidente della Conferenza Generale, ai delegati, “Abbiamo bisogno della presenza dello Spirito Santo. Abbiamo bisogno in modo speciale dell’unzione dello Spirito Santo”.

Dal canto suo, Wilson ha esortato i delegati a “unirsi insieme come Dio ci ha insegnato” e “a mettere da parte ogni contesa”.
“Questa Assemblea Mondiale potrebbe essere la nostra ultima, se agiamo secondo la volontà di Dio”, ha precisato. Ha quindi osservato che gli avventisti in tutto il mondo hanno pregato per questa assemblea e per i delegati nei 100 giorni di preghiera, un’iniziativa dell’Associazione Pastorale che termina in questa sessione.
“Negli ultimi 100 giorni, il popolo di Dio in tutto il mondo ha pregato per te [e] per me”, ha affermato, “Non li deludiamo, né loro né Dio né gli angeli che sono in mezzo a noi. Ciò che doveva essere, può ancora accadere”.

Infine, Wilson ha concluso: “Chiedo sinceramente allo Spirito Santo di essere in mezzo a noi questa mattina, nel pomeriggio, stasera e per tutta la durata dell’assemblea, mentre aspettiamo con impazienza l’imminente ritorno del Signore. Vogliamo andare a casa!”.

35 nuove Unioni votate dai delegati

35 nuove Unioni votate dai delegati

UnionConferencesAndrew McChesney/Ann/Notizie Avventiste – Per snellire il lavoro della chiesa in un periodo di rapida crescita, i delegati dell’Assemblea Mondiale hanno approvato ufficialmente, ieri, un numero record di nuove Unioni di Federazioni nella Chiesa avventista: ben 35.

Il sì dei delegati alle unità amministrative – presenti maggiormente in Africa, America Centrale e Sudamerica – è arrivato semplicemente alzando i cartellini gialli del voto, nel grande stadio Alamodome, a San Antonio. L’approvazione è stata necessaria per confermare ufficialmente le Unioni organizzate negli ultimi cinque anni, vale a dire dopo l’Assemblea Mondiale del 2010, o che si programma di organizzare nel prossimo futuro.

“L’elevato numero di nuove Unioni non ha precedenti nella storia della Chiesa Avventista del Settimo Giorno”, ha affermato il segretario esecutivo della Conferenza Generale, G. T. Ng, ad Adventist Review, “Rispecchia il fatto che la chiesa cresce a una velocità pazzesca in tutto il mondo”.

La maggior parte delle nuove Unioni è nata in seguito alla rapida crescita numerica degli avventisti. La chiesa mondiale conta infatti 18,5 milioni di membri; nel 2010, i rapporti dell’Assemblea Mondiale parlavano di 16,3 milioni. Al fine di sostenere in modo più efficiente la crescente adesione, è stato necessario dividere le Unioni esistenti e istituire nuove entità. Lo Zambia, i cui membri avventisti hanno superato il milione, nell’aprile 2015, è un esempio di questo, e l’Unione di Federazioni del paese africano sarà divisa in due durante un meeting, alla fine settembre (dal 20 al 23). Alcune Unioni di Missioni sono diventate Unioni di Federazioni, segno della raggiunta maturità finanziaria e dirigenziale.

Le 35 Unioni superano il precedente record fermo a 22 nel 2010 e nel 2005. Nel 2000 furono solo 9 le Unioni aggiunte alla chiesa mondiale.
11692526_852277851493715_2193950789119322525_nLe nuove Unioni sono state presentate ai delegati, la mattina del primo giorno dell’Assemblea Mondiale. I segretari delle Divisioni di competenza hanno fatto conoscere i rispettivi presidenti delle Unioni, sul palco dell’Alamodome.

22 delle nuove Unioni sono nelle tre Divisioni dell’Africa, ha spiegato Rosa Banks, sottosegretario della Conferenza Generale. Tra le nuove Unioni vi è quella di Medio Oriente e Nord Africa, costituita nel 2012 con l’intento di concentrare l’annuncio del Vangelo nelle due regioni.
“Unire l’ex Campo Transmediterraneo e l’ex Unione del Medio Oriente in una nuova Unione direttamente collegata alla Conferenza Generale, ha reso possibile aumentare l’impegno per raggiungere la popolazione in questa parte della finestra 10/40”, ha affermato Harald Wollan, segretario aggiunto della Conferenza Generale, che si occupa dei rapporti con la Missione Medio Oriente e Nord Africa. “Sotto la guida capace dell’attuale amministrazione, accadono cose meravigliose in questa difficile parte del mondo”.

Homer Trecartin, presidente dell’Unione di Missioni del Medio Oriente e Nord Africa, ha spiegato che è stata sicuramente una sfida unire pezzi di varie Divisioni per formare la nuova Unione, ma visto il risultato, ne è valsa la pena.

La Divisione Transeuropea ha una nuova Unione in Finlandia, poiché l’Unione di Federazioni è stata trasformata in Unione di chiese.
“Eliminando le entità amministrative è possibile diminuire gli incarichi e avere così più pastori sul campo”, ha spiegato Wollan. La creazione di nuove Unioni è importante, perché aiuta la chiesa a compiere meglio la missione che consiste nel preparare le persone per il ritorno di Gesù.
“La chiesa è stata organizzata per la missione. Più la dirigenza è snella ed efficiente, migliore è la cura dei membri e più efficace può diventare l’evangelizzazione “, ha aggiunto Wollan, “Noi tutti condividiamo la responsabilità di annunciare testimoniare l’imminente ritorno del Salvatore”.

Celebrata a San Antonio la riconciliazione della chiesa in Ungheria

Celebrata a San Antonio la riconciliazione della chiesa in Ungheria

1507702Zemleduch0220Norel Iacob/Rajmund Dabrowski/Notizie Avventiste – L’Assemblea Mondiale, il 2 luglio, ha accolto una delegazione di leader di un gruppo scissionista di avventisti del settimo giorno in Ungheria, rimasto separato dal corpo principale della chiesa per 40 anni. È stato un momento emozionante, sul palco dell’Alamodome, quando Raafat Kamal, presidente della Divisione Transeuropea, ha raccontato la riconciliazione storica tra la chiesa avventista ungherese e la comunità cristiana dell’avvento, il gruppo separatista conosciuto anche come Kerak.
“È straordinario che sia potuto accadere”, ha affermato il presidente del Kerak, János Cserbik, in un’intervista. “Il mio primo pensiero sul palco è stato: un sogno realizzato”.
Ha poi aggiunto che lo statuto del Kerak da sempre stabilisce che i membri del movimento un giorno sarebbero ritornati nella chiesa.

Hungary_joint_declaration1-1Quel giorno è arrivato dopo 40 anni di scisma, il 23 aprile scorso, quando János Cserbik e Tamás Ócsai, presidente dell’Unione di Federazioni ungheresi, hanno firmato il documento “Dichiarazione congiunta per risolvere il passato e costruire un futuro comune”. Lo scisma della chiesa era avvenuto nel 1975, in seguito alla protesta di diversi pastori e laici sulla collaborazione dei leader delle chiese locali con il Consiglio delle chiese libere, un organismo istituito dallo stato sotto il governo comunista, che aveva il compito di rappresentare gli interessi comuni delle minoranze protestanti ungheresi.

Commentando gli sviluppi che hanno portato alla dichiarazione di aprile, Raafat Kamal, presidente della Divisione Transeuropea, ha dichiarato: “Ringrazio il Signore per la sua grazia nel portare entrambe le comunità ai piedi della croce, dove il perdono di Cristo, la guarigione e l’amore hanno preso il sopravvento nelle menti e nei cuori”.
Ha poi aggiunto: “Negli ultimi due anni sono stato personalmente testimone delle genuine espressioni di riconciliazione da parte dei membri e dei dirigenti “.

Subito dopo la firma del documento congiunto di riconciliazione, 600 membri si sono riuniti alla chiesa e gli altri seguiranno.

Nel corso dei quattro decenni di scisma, sono stati fatti vari tentativi per riconciliare le differenze, con il coinvolgimento, più di recente, dei dirigenti della chiesa mondiale e della Divisione.

Dopo la cerimonia della firma, Benjamin D. Schoun, vicepresidente generale della chiesa avventista mondiale, che ha avuto un ruolo chiave nel condurre le due parti alla riconciliazione, ha commentato il momento storico affermando: esso “testimonia l’uso dei metodi biblici per attuare la riconciliazione e la disponibilità di entrambe le parti ad andare l’una verso l’altra”.

HungariansKemal ha quindi esortato i partecipanti all’assemblea: “Quando li vedete, abbracciateli e pregate con loro”. Si riferiva agli architetti della riconciliazione che erano con lui sul palco, tra i quali Cserbik, Ócsai, e il segretario del Kerak, Zoltan Bodolai. “Dio ha dato loro il coraggio… di lasciarsi alle spalle la sofferenza, le sfide”, ha aggiunto.

Le sfide sono state significative, secondo Kamal che ha eviodenziato come diversi presidenti dell’Unione, della Divisione e della Conferenza Generale non erano riusciti a raggiungere l’attuale punto. Ma il problema non è completamente risolto neanche adesso. Circa 400 dei 1.600 membri del Kerek non desiderano ritornare nella chiesa avventista, che in Ungheria ha 4.629 membri e 104 chiese

Cserbik ha spiegato che le coppie sposate sono divise sulla questione e che il Kerak continuerà a esistere per un po’ di tempo ancora, per prendersi cura dei membri feriti. Questa la ragione per cui Cserbik ha avuto un secondo pensiero sul palco: “E se va male?”. Infatti, insieme alla gioia del ricongiungimento della chiesa, sente anche il peso dei membri titubanti.

Bodolai si è sentito sollevato. “Le grandi lotte sono ormai alle spalle”, ha affermato, “La Chiesa ci ha accolto [oggi] a braccia aperte e ogni giorno troviamo nuovi fratelli e sorelle. Sono grato a Dio perché ha reso possibile questo processo di guarigione”.

I leader avventisti e del Kerak si sono incontrati quasi ogni settimana, durante lo scorso anno, e sono arrivati a capire che la forma più importante di unità è quella spirituale, ha commentato Ócsai.

Il presidente della Conferenza Generale, Ted N. C. Wilson, ha evidenziato l’importanza dell’unità spirituale, pregando per la chiesa ungherese subito dopo il rapporto di Kamal.

“Possa la riconciliazione in Ungheria essere resa nota in tutto il mondo”, ha affermato.

Momenti salienti delle Assemblee Mondiali

Momenti salienti delle Assemblee Mondiali

38-41863 – Organizzata la prima Assemblea costituente della Conferenza Generale (CG) a Battle Creek, in Michigan, il 20 maggio. 20 i delegati presenti. I verbali sono pubblicati nell’Advent Review and Sabbath Herald. Adventist Review Bulletins continua questa tradizione.

1870 – Lo svizzero James Erzberger è il primo delegato proveniente dall’estero.

1876 – Per la prima volta l’Assemblea Mondiale non si tiene a Battle Creek, ma a Lansing, sempre in Michigan.

1878 – J. N. Andrews partecipa all’Assemblea Mondiale a Battle Creek e riferisce sulle sue attività missionarie in Europa. È il primo rapporto dall’estero fatto da un missionario avventista ufficiale.

1882 – I delegati si riuniscono a Rome, New York, la prima assemblea fuori dal Michigan.

1887 – Per la prima volta ci sono bollettini giornalieri dell’assemblea di Oakland, in California.

1888 – A Minneapolis, in Minnesota, O. A. Olsen diventa il primo presidente della CG che non è nato negli Stati Uniti.

1889 – A Battle Creek arrivano 109 delegati, superando per la prima volta quota cento.

1901 – Ultima Assemblea Mondiale organizzata a Battle Creek.

1909 – Organizzata a Washington, DC, è la prima sessione a cui partecipano delegati di ciascuno dei principali continenti del mondo. È anche l’ultima assemblea a cui partecipa Ellen G. White

1918 – I delegati si riuniscono a San Francisco (California), nel Municipal Auditorium, la prima volta fuori da una struttura avventista.

1922 – San Francisco. Per la prima volta ci sono più di 500 delegati (erano 581).

1926 – A Milwaukee, nel Wisconsin, venne usato per la prima volta un sistema di sonorizzazione.

1946 – L’Assemblea Mondiale si svolge nella chiesa Sligo di Takoma Park, nel Maryland. È l’ultima sessione in un edificio avventista. Gran parte dell’assemblea fu audio registrata, un altro primato.

1954 – 1.109 delegati si riuniscono a San Francisco, superando il muro dei 1.000.

1975 – La prima Assemblea Mondiale fuori dagli Stati Uniti, è organizzata a Vienna, in Austria.

1985 – A New Orleans, in Louisiana, i delelgati considerano il ruolo delle donne nel ministero. Questo argomento sarà nell’ordine del giorno delle successive due sessioni.

1990 – Il progetto Missione Globale fu lanciato durante l’assemblea di Indianapolis, in Indiana.

1995 – A Utrecht, in Olanda, è l’ultima assemblea tenuta fuori dal Nord America.

2000 – A Toronto, in Canada, l’Assemblea Mondiale presenta ampie revisioni del manuale di chiesa, con vivaci discussioni su temi quali matrimonio, divorzio e nuovo matrimonio.

2005 – A St. Louis, Missouri, è eletta la prima donna alla carica di vicepresidente della CG, e si adotta una nuova dottrina fondamentale, la n. 28.

2010 – Ad Atlanta, in Georgia, i delegati votano che il Biblical Research Institute istituisca un gruppo di studio in ciascuna delle Divisioni della chiesa per studiare la consacrazione e portare una raccomandazione all’Assemblea Mondiale del 2015, a San Antonio, per quanto riguarda la consacrazione delle donne.

 

Curiosità sui presidenti della CG
Il più anziano a diventare presidente fu John Byington, a 65 anni.
Il più giovane a ricoprire l’incarico fu Giorgio I. Butler, a 37 anni.
– James White ha ricoperto la carica di presidente per il maggior numero di volte: 1865-1867; 1869-1871; 1874-1880.
– Arthur G. Daniells è stato presidente più a lungo, per 21 anni.
– John Byington e John N. Andrews sono stati presidenti per il tempo più breve: due anni ciascuno.
– 4 i presidenti nati al di fuori degli Stati Uniti: Ole A. Olsen, Norvegia; Charles H. Watson, Australia; Robert S. Folkenberg, Portorico; Jan Paulsen, Norvegia.
– L’età media dei 20 presidenti della CG quando hanno assunto l’incarico è di 52,7 anni.

Pin It on Pinterest