L’importanza della donna nella società

L’importanza della donna nella società


Chi pensa che le donne siano il sesso debole si sbaglia. Vivere una vita da donna richiede molta più forza e determinazione rispetto a quella di un uomo perché richiede di dover sempre dimostrare di essere all’altezza del proprio compito. La donna va' rispettata e non calpestata.

 

Programma a cura di Annamaria Citino

Casa de Mulheres in Brasile, dove le donne ricevono alloggio e sostegno sociale

Casa de Mulheres in Brasile, dove le donne ricevono alloggio e sostegno sociale

La struttura gestita da Adra offre supporto alle persone socialmente vulnerabili e senza fissa dimora.

Notizie Avventiste – Janaína Pego è una delle donne che ha ricevuto assistenza dal progetto di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso). Vive a Belo Horizonte, capitale dello stato di Minas Gerais, nel sudest del Brasile. A causa della malattia della madre aveva dovuto rinunciare al suo lavoro di babysitter per prendersi cura di lei, morta poco dopo.

Con il dolore per la perdita era arrivata la depressione. Janaína non aveva i mezzi finanziari per pagare l'affitto. Iniziò così a vivere per le strade della città dove rimase per quattro anni. “Vivere per strada non è facile. Non abbiamo un posto dove dormire, fare la doccia, non pranziamo finché non riceviamo le donazioni. C'è molta violenza, pregiudizio, disprezzo. Devi dormire con un occhio chiuso e l'altro aperto" racconta.

L'ex tata spiega che l'indifferenza della società aumenta la sofferenza dei senzatetto. “La gente pensa che poiché viviamo per strada siamo inferiori, ma non è così. Siamo esseri umani, come tutti gli altri. Ma ci troviamo in una situazione di precarietà e abbiamo bisogno di rifugio” si sfoga.

Accoglienza e sicurezza 
Nel 2020, Janaína ha ricevuto un rifugio grazie al progetto Casa de Mulheres, gestito da Adra con il sostegno del Comune di Belo Horizonte. Sono circa 50 le donne senza fissa dimora accolte nella struttura sita nel quartiere di Copacabana.
“Offriamo loro una casa sicura e confortevole, in condizioni tali che possano, con il supporto tecnico e l'accesso ad altre politiche sociali, superare la situazione di vulnerabilità” spiega Cinara Rocha, coordinatrice del progetto.

La Casa dispone di diverse stanze arredate, una cucina, un ingresso, un ampio soggiorno, una piscina, una biblioteca e comodi letti, tra gli altri servizi. Cinara sottolinea inoltre che le donne ricevono anche vitto e cure sanitarie, istruzione e dispongono di tempo libero, oltre a molti altri vantaggi che le preparano a reintegrarsi nella società.

Trasformazione e indipendenza 
Durante la sua permanenza nella Casa, Janaína ha seguito corsi di qualificazione professionale nei settori alimentare, della cucina e dell'artigianato. “Volevo cambiare la mia vita. Con l'aiuto dei counselor, ho seguito i corsi e mi sono presa cura della mia salute che stava peggiorando. La mia vita è cambiata radicalmente” dice con emozione.

Dopo aver ripreso gli studi e completato il liceo, nel 2021 Janaína ha ricevuto il sussidio offerto dal Comune di Belo Horizonte, che consente ai beneficiari di lasciare il rifugio per vivere in modo autonomo e sicuro nelle proprie abitazioni. “Era quello che sognavo di più: avere la mia casa. Adra mi ha sostenuto molto, mi ha dato l'opportunità di andare avanti con la mia vita e ottenere la mia indipendenza" afferma la donna.

Ora Janaína è stata assunta da Adra e ha iniziato a lavorare come assistente cuoca a Casa de Mulheres, il progetto che l'ha accolta. 
“Questo progetto è fondamentale per assistere le donne che vivono per strada e subiscono violenze di vario genere, soprattutto nell'attuale contesto in cui si trovano molte persone, senza le condizioni minime per sopravvivere” conclude Cinara.

[Fonte: Ann]

Prendetevi del tempo per i vostri hobby!

Prendetevi del tempo per i vostri hobby!


Care donne e care mamme, l'anno scolastico è  in dirittura d'arrivo e ci  troviamo ad aver a che fare con gli ultimi compiti, interrogazioni, scadenze, oltre a tutte le cose che normalmente dovremmo fare… Questo, assieme a tutto quello che sta succedendo nella società, sicuramente ci può far innervosire, ma non vi preoccupate! La vostra amica Sofia prova a suggerire una soluzione: "prendetevi del tempo per i vostri hobby"

Non è una sciocchezza! La scienza dice che se noi dedichiamo un po' di tempo ogni settimana a stare all'aperto, camminare, cantare, leggere, fare sport, non solo saremo più efficienti a livello intellettuale, ma anche la nostra salute ne avrà beneficio.

Quindi vi aspettiamo tutti al nostro appuntamento settimanale con: "Il cappuccino con Sofia".

11 giugno 2022. Giornata dei Ministeri Femminili

11 giugno 2022. Giornata dei Ministeri Femminili

“Eroine di fedeltà” è il tema di quest’anno. Intervista alla direttrice europea

Lina Ferrara – Il secondo sabato di giugno torna la Giornata dei Ministeri Femminili, evento celebrato nella Chiesa avventista a livello globale. È l’occasione per lasciare il pulpito alle donne e offrire la speciale opportunità di predicare nelle loro comunità locali per edificare, nutrire spiritualmente e far conoscere il lavoro e gli obiettivi di questo ministero

Il tema scelto per l’edizione 2022 è “Eroine di fedeltà”, ben sviluppato nel sermone e nel seminario preparati da Omobonike Adeola Sessou, direttrice dei Ministeri Femminili (MF) alla Regione Africa centro-ovest della Chiesa.

“La Bibbia presenta molte donne famose per il loro coraggio e la loro fede” afferma Sessou nell’introduzione al sermone “Sono eroine di epoche diverse, che hanno ispirato migliaia di credenti nel loro cammino verso il cielo… diverse donne, pur se meno citate, hanno dimostrato una grande fede in Dio e ci hanno lasciato importanti lezioni di fedeltà”.

Troviamo le due donne protagoniste della Giornata in pochi versetti del libro biblico dell’Esodo e sappiamo anche i loro nomi: Sifra e Pua. Sono le due levatrici che preferirono “ubbidire a Dio anziché agli uomini” (Atti 5:29), e rifiutarono di uccidere i neonati maschi quando le madri ebree li mettevano al mondo. Il loro esempio offre numerosi spunti di riflessioni per noi oggi e ha anche ispirato il tema del seminario. Quando Sifra e Pua decisero di non eseguire l’ordine del faraone, il testo dice che “temettero Dio”. Casa significa? Come comprenderlo? A queste e ad altri quesiti cerca di rispondere il seminario “Sviluppare il timore di Dio”.

Intervista alla direttrice dei MF in Europa 
Dagmar Dorn è la responsabile dei MF presso la Regione intereuropea della Chiesa avventista. Oltre a ricoprire questo incarico è un’ostetrica e continua a svolgere la sua attività professionale. Quale migliore occasione se non questa, per parlare con lei del nostro tema!

Lina Ferrara: Come ostetrica, cosa provi quando leggi l’esperienza di Sifra e Pua? 
Dagmar Dorn: Ammiro il loro coraggio, la loro risolutezza e la convinzione che quello che stavano facendo era giusto. Dio le benedisse per questo. Penso anche che in un certo senso siano state diplomatiche nei confronti del faraone quando gli dissero che le donne ebree erano più veloci nel partorire, il che avrebbe potuto essere una benedizione di Dio. Queste sono qualità che sono ancora necessarie nelle ostetriche oggi. Direi anche che le ostetriche sono difensore delle donne in situazioni vulnerabili, come lo erano state Sifra e Pua.

L. F.: Pensi che in qualche modo potrebbero esserci dei “faraoni” anche oggi? 
D. D.: Penso di sì. È interessante notare che nella storia le ostetriche sono state spesso attaccate dai medici o addirittura dai religiosi, perché conoscevano cose intime della cerchia familiare che nessun altro doveva sapere. E questo li rendeva sospettosi. Erano considerate avversarie o talvolta subivano addirittura abusi a causa del loro ruolo, soprattutto durante l’epoca nazista. Al giorno d’oggi possono esserci differenze di opinione tra ostetriche e medici anche nel modo in cui trattano, curano e considerano il parto. Poiché i medici sono più in alto nella gerarchia, ciò può portare a conflitti tra di loro.

L. F.: Perché hai scelto questa professione? 
D. D.: La mia prima professione è stata quella di infermiera. Mentre studiavo ho avuto l’opportunità di fare un tirocinio in sala travaglio. Sono rimasta molto colpita e ha suscitato in me la voglia di diventare ostetrica. Fin dall’infanzia sognavo di essere un’infermiera missionaria. C’è un vantaggio se sei un’ostetrica. Ecco perché mi sono formata come ostetrica e da allora svolgo questa professione. È diventata la mia professione preferita!

L. F.: Hai lavorato come missionaria in vari Paesi. Come è stato? Puoi raccontarci un’esperienza particolare che hai vissuto lì? 
D. D.: Oh sì, è stato un periodo molto eccitante e istruttivo. Ho avuto il mio primo incarico, più di 25 anni fa, in Papua Nuova Guinea. Ho lavorato lì come levatrice volontaria in un ospedale avventista per un anno. Spesso dovevo prendere decisioni da sola per le quali nessuno mi aveva preparato. Più tardi, ho avuto diversi incarichi a breve termine in Etiopia. Il mio ultimo è stato poco prima dello scoppio della pandemia, a gennaio 2020.

Per lo più ho imparato a confrontarmi con culture diverse, a mostrare rispetto, a insegnare e a interagire con le persone lì. Spesso era necessario avere talento per l’improvvisazione; ad esempio, quando c’era un’interruzione di corrente, dovevi continuare a lavorare in condizioni difficili.

Ero più consapevole della mia dipendenza da Dio, perché le possibilità di intervenire erano molto inferiori per mancanza di attrezzature o personale, e per la lontananza dall’ospedale.
Ricordo una notte in cui una donna in travaglio fu portata nel centro sanitario dove operavo. Non molto tempo dopo il suo arrivo, nacque un bambino in posizione podalica. Presto fu chiaro che il neonato era prematuro. Poi notai che nel grembo materno c’era un secondo bambino. Non avevamo un’ecografia per saperlo in anticipo. Qualche tempo dopo anche il secondo maschio venne al mondo, pure lui in posizione podalica. L’addome della madre non era cambiato molto e così scoprimmo che c’era un terzo piccolo, anche lui nacque poco dopo. La madre, che aveva già cinque figli a casa, era piuttosto scioccata di avere avuto tre gemelli. Le condizioni del secondo bambino non erano buone ed è morto dopo poche ore.
Quando ho lavorato lì l’ultima volta, ho avuto la possibilità di rivedere quella madre. Un bambino alla fine era sopravvissuto e la donna era così felice che fosse rimasto con lei. In quelle circostanze, è comunque un miracolo.

Il materiale in italiano per preparare la Giornata MF del prossimo 11 giugno è già  stato inviato alle responsabili delle chiese locali. Si trova anche sul sito dei Ministeri Femminili.

Bibbia Festival 2022. Gli ultimi eventi a Cesena

Bibbia Festival 2022. Gli ultimi eventi a Cesena

Notizie Avventiste – “L’indifferenza è complice” è la frase ben visibile sulla panchina rossa installata nella piazzetta antistante la chiesa avventista di Cesena, in via Gadda 300, e inaugurata il 7 maggio nell’ambito del Bibbia Festival 2022. Simbolo per ricordare le vittime di femminicidio e di violenza di genere, questa panchina rossa è “un messaggio di attenzione che la comunità locale vuole presentare al quartiere e alla città di Cesena” ha spiegato Giovanni Benini, responsabile dell’agenzia umanitaria avventista Adra cesenate. Alla cerimonia erano presenti Dag Pontvik, direttore di Adra Italia; Nicoletta Dall’Ara, presidente del Consiglio comunale; e i rappresentanti delle associazioni che si occupano di violenza contro le donne. 

“L’iniziativa di sensibilizzazione si è poi spostata in altre due piazze del centro storico” aggiunge Benini “In collaborazione con i giovani delle chiese avventiste di Bologna e Forlì, sono stati presentati dei flash mob che hanno offerto ai passanti ulteriori stimoli di riflessione”.

Gli ultimi eventi di Bibbia Festival
Venerdì 13 maggio
, alle ore 20.30, si svolgerà online la tavola rotonda che era stata rinviata. Tratterà il tema “Mondo sfregiato. Ecco tutto era molto buono, poi il genere umano ha ‘violentato’ il creato”. Interverranno Gianfranco Pellegrino, docente presso l’Università Luiss di Roma; e Hans Gutierrez, docente di teologia sistematica presso la Facoltà avventista di Firenze. Sarà possibile seguire l’incontro su HopeMedia Italia, al link: https://hopemedia.it/diretta-cesena/.

Ieri, 11 maggio è stata inaugurata la Bibbia Expo, al piano terra di Palazzo Ghini, in corso Sozzi 39, a Cesena. La mostra itinerante resterà aperta fino al 18 maggio.  È visitabile tutti i giorni, dalle 15.00 alle 20.00: sabato 14 e domenica 15 maggio è aperta anche la mattina, dalle 10.00 alle 13.00. L’ingresso gratuito.

Negli spazi della mostra si terranno tre conferenze serali, alle ore 20.30, a cura del past. Paolo Benini. Mercoledì 18 maggio, parlerà di “Tracce antiche per capire il mondo. Il contributo dell’archeologia alla cultura universale”; giovedì 19 maggio l’approfondimento ha per titolo “Quelle pietre parlano di Dio. Le radici delle religioni alla luce dell’archeologia”; venerdì 20 maggio, la trilogia si chiude con “I segni indelebili lasciati da Gesù. Fatti e personaggi dei Vangeli scritti dall’archeologia”.

La mostra conclude la settima edizione del Bibbia Festival, la serie di iniziative promosse dalla chiesa avventista di Cesena.

Ricominciamo da te

Ricominciamo da te




Interviste a margine del convegno “Ricominciamo da te. Incontri di riflessione, formazione biblica e teologica sulla violenza contro le donne”, organizzato dalla Federazione donne evangeliche in Italia, il 5 e 6 maggio, presso l’Istituto avventista di Firenze.

Parlano le pastore e teologhe Elisabeth Green e Lidia Maggi, della Chiesa battista; Letizia Tomassone della Chiesa valdese; e Corinne Lanoir, docente di Antico Testamento alla Facoltà protestante di teologia di Parigi.

Il convegno ha voluto informare in modo approfondito sulle cause sociali e culturali della violenza di genere, per essere portatori e portatrici di cambiamento e quindi con la possibilità di sensibilizzare per intervenire, influenzare e trasformare situazioni di violenza di genere; per costruire relazioni e pratiche diverse da quelle del dominio nel contesto nel quale ci troviamo; per testimoniare la nostra fede.

Violenza sulle donne: cosa fare? Le riflessioni di un avvocato

Violenza sulle donne: cosa fare? Le riflessioni di un avvocato


Nel corso della trasmissione in diretta del 5 maggio 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato l'avvocato Annalisa Gordigiani prendendo spunto dall'ennesimo caso di femminicidio avvenuto nel Nord Italia: un uomo ha ucciso a martellate moglie e figlio e poi ha tentato il suicidio (dalla prima pagina del Corriere della Sera del 5 maggio). L'avvocato, esperta in diritti di genere, ha preso parte nel pomeriggio a una tavola rotonda dal titolo "La violenza sulle donne: come riconoscerla per intervenire", nell'ambito della campagna "Ricominciamo da te" promossa dalla Federazione Donne Evangeliche in Italia, un convegno che si sta svolgendo in questi giorni presso la Facoltà avventista di teologia di Firenze.

 

Gmp 2022 a Catania

Gmp 2022 a Catania

Notizie Avventiste – La Giornata mondiale di preghiera (Gmp) è un evento speciale organizzato dalle donne cristiane e preparato ogni anno da un Paese diverso. La liturgia del 2022 è arrivata dal comitato Gmp di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Il comitato italiano ha provveduto alla traduzione e alla distribuzione nelle chiese.

A Catania, la Giornata si è svolta domenica 27 marzo presso il tempio valdese di via Naumachia.
“È stata una celebrazione polifonica, alternata da letture e preghiere fatte dalle sorelle delle varie chiese, e da inni” ha affermato Anna Ciminello, della comunità avventista locale “Silvia Rapisarda, pastora delle chiese battista e valdese di Catania, ha introdotto l’evento, spiegando il tema e il contesto storico nel quale si collocano le parole del profeta Geremia ‘Io, il Signore, ho fatto progetti precisi su di voi’”.

“Il versetto biblico pivot di tutto l’evento è stato, appunto, quello di Geremia 29” ha aggiunto Ciminello che ha anche tenuto la predicazione sui versetti 1-14. 

“Partendo dalla vocazione del profeta, ho affrontato il tema della deportazione dei Giudei in Babilonia” ha spiegato “Agli esiliati, Dio promise il ritorno a Gerusalemme, ma non prima che fossero passate tre generazioni. Promessa condizionata dall’osservare precise prescrizioni: fare il bene del Paese in cui erano esiliati ed evitare di contaminarsi con i costumi di Babilonia”

Ha poi concluso sottolineando che “oggi, più che nel passato, milioni di persone vivono lontane dai loro Paesi di origine per cause maggiori (guerre, persecuzioni, ecc.), sperando di ritornare da dove sono partiti, ma lavorando e contribuendo al benessere dei Paesi in cui si rifugiano. La storia si ripete!”.

Fdei. Ricominciamo da te

Fdei. Ricominciamo da te

Incontri di riflessione, formazione biblica e teologica sulla violenza di genere a Firenze.

Lina Ferrara – La Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei), di cui fanno parte anche i Ministeri Femminili avventisti, invita tutte e tutti a partecipare al programma di formazione e confronto “Ricominciamo da te”. 
“La finalità” spiega la presidente Gabriella Lio in un comunicato “è quella di prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne e continuare a lavorare con organizzazioni e gruppi locali che si oppongono a tutte le forme di violenza sessuale e di genere”.

L’evento si terrà dal 5 all’8 maggio, presso la chiesa avventista e l’Istituto “Villa Aurora” di Firenze.

“Il programma mira a informare in modo approfondito sulle cause sociali e culturali della violenza di genere per essere portatori e portatrici di cambiamento e quindi con la possibilità di sensibilizzare per intervenire, influenzare e trasformare situazioni di violenza di genere; per costruire relazioni e pratiche diverse da quelle del dominio nel contesto nel quale ci troviamo, per testimoniare la nostra fede e la nostra prassi evangelica” aggiunge Lio.

La proposta è variegata. Si comincia giovedì 5 maggio, alle ore 16.00, con una tavola rotonda su “La violenza sulle donne: riconoscerla per prevenirla” tenuta nella sala della chiesa avventista (in via del Pergolino, 1). Ai saluti istituzionali seguiranno gli interventi dei relatori e alcune testimonianze. Modera Claudio Coppini, speaker di radio Rvs. L’incontro sarà anche in diretta streaming su https://hopemedia.it/ 
Alle ore 19.00, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Ottavia e le altre”.

La giornata di venerdì 6 maggio è dedicata a “Teologia e violenza di genere”. Gli incontri inizieranno la mattina alle ore 8.30, nella sala “Vittorio Fantoni” del campus dell’Istituto (in via Ellen Gould White, 8), con gli interventi delle teologhe Elisabeth Green, Corinne Lenoir, Lidia Maggi e Letizia Tomassone. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming su https://hopemedia.it/ 
Ultimo evento della giornata è l’apertura del sabato (shabbat), alle ore 20.30, a cura della cappellania e del coro di Villa Aurora.

Sabato 7 maggio, alle ore 10.45, si terrà il culto nella chiesa avventista, con la predicazione di Deborah Giombarresi. Sarà trasmesso anche in diretta streaming su https://hopemedia.it/

Il programma terminerà domenica 8 maggio. Le partecipanti si ritroveranno, alle ore 9.45, presso la passerella sull’Arno, lato Isolotto, per un momento liturgico in memoria di Michela Noli, vittima di femminicidio.

“L’iscrizione è gratuita e comprende la partecipazione all’intera iniziativa” informa la presidente della Fdei “Inoltre, si prevedono alcune borse di partecipazione parziali e totali, che comprendono le spese di viaggio e il pranzo di venerdì 6 maggio. Vi chiediamo di comunicare la vostra richiesta del pasto di venerdì entro il 3 maggio”.

Per ulteriori informazioni contattare la past. Gabriela Lio: cell. 346 378 6807, e-mail – gabriela.lio@ucebi.it  

 

 

 

Libere donne contro la mafia

Libere donne contro la mafia


Intervista a Cinzia Caminiti Nicotra, regista e attrice, sullo spettacolo, scritto e diretto da lei, sul ruolo e la forza delle donne colpite negli affetti più intimi dalla mafia,  che andrà in scena l'8 e il 9 aprile al teatro Piccolo a Catania e a Davide Minio, Movimento delle agende rosse.

 

Donne FDEI, donne in rete: la campagna ecumenica in Svizzera sulla giustizia climatica

Donne FDEI, donne in rete: la campagna ecumenica in Svizzera sulla giustizia climatica


Proseguono gli appuntamenti con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Questa settimana ci spostiamo nella Svizzera italiana e in apertura ascoltiamo da Lugano Daniela Lucci, vice-presidente della FDEI, che commenta  il brano evangelico di  Marco 3:1-5.  Nella seconda parte vi proponiamo un'intervista di Roberto Vacca a Daria Lepori dell'agenzia cattolica "Azione quaresimale"  che da diversi anni in collaborazione con l'agenzia protestante "Pane per tutti" nel periodo che precede la Pasqua promuove in Svizzera una campagna di sensibilizzazione su temi di ordine sociale ed etico. Quest'anno il tema della campagna verte sulla "giustizia climatica".  

Donne FDEI, donne in rete: la campagna “Ricominciamo da te”

Donne FDEI, donne in rete: la campagna “Ricominciamo da te”


Proseguono gli appuntamenti con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Questa settimana in apertura ascoltiamo un'intervista alla pastora Gabriela Lio, presidente della Federazione Donne Evangeliche in Italia (FDEI), sul progetto "Ricominciamo da te" contro la violenza di genere. Segue una riflessione sul testo biblico di Giudici 19:24-29, che testimonia come anche nella Bibbia siano riportate situazioni di terribile violenza contro le donne che si ribellavano al dominio maschile.

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