Terzo incontro Explò e Compagnon di fine millennio a Poppi

Terzo incontro Explò e Compagnon di fine millennio a Poppi

Maol – Dal 25 al 28 aprile, Casuccia Visani a Poppi sarà lo scenario che ospiterà l’incontro di fine millennio, giunto quest’anno al terzo appuntamento, di quanti sono stati Esploratori e Compagnon almeno una volta. Sarà un ritrovarsi tra «vecchi» amici di campeggi e avventure, per ricordare le esperienze passate e continuarle. Infatti, mantenere la memoria, rivivendo insieme le emozioni e i momenti più belli del passato, permette di rafforzare i legami logorati dalla lontananza e dal tempo e di affrontare anche l’oggi sotto una luce diversa.

Sicuramente i protagonisti saranno i partecipanti, ma non meno importante sarà il ruolo della nostra struttura.

Casucci Visani accoglie ogni anno centinaia di bambini, ragazzi, giovani e adulti che la popolano per periodi più o meno brevi, e che la sentiranno propria per tutta la vita.
In funzione da oltre trent’anni, il Centro è cresciuto nel tempo per venire incontro alle nuove esigenze. È una moderna struttura ricettiva che abbina sapientemente le molteplici esigenze con il rispetto della natura che la circonda, esaltandone l’armonia e la bellezza; un centro accogliente in un ambiente familiare ma ben attrezzato per i gruppi organizzati. Oltre all’edificio in muratura, Casuccia Visani comprende 20 bungalow, ciascuno provvisto di servizi igienici e riscaldamento, ed è attrezzata per ospitare campi scout, campi per giovani e famiglie, settimane della salute Newstart, ritiri spirituali, congressi, ma anche per essere utilizzata come casa di vacanze da singole famiglie e gruppi. Presso Casuccia si svolgono i convegni dei pastori e i corsi di formazione organizzati per i membri di chiesa dai diversi dipartimenti dell’Unione italiana, a livello nazionale e regionale.

Pur se da centro scout si è poi evoluta in centro benessere, casa vacanze, centro conferenze, centro per incontri spirituali per comunità religiose e altro ancora, non ha mai perso il suo obiettivo quale punto di riferimento per i gruppi giovanili e i club scout che in ogni stagione dell’anno la frequentano.

La familiarità, l’accoglienza e la disponibilità di chi vi lavora, la buona cucina e il paesaggio meraviglioso fanno di Casuccia Visani un luogo da cui non si vorrebbe più andare via. Sul sito http://www.casucciavisani.it tutte le informazioni sulle attività del centro e le offerte.

Contro la violenza migliaia di giovani in corteo sul ponte di Brooklyn

Contro la violenza migliaia di giovani in corteo sul ponte di Brooklyn

N13-Marcia BrooklynNotizie Avventiste – Più di 3.000 giovani avventisti del 7° giorno e di sostenitori hanno sfilato in corteo sul ponte di Brooklyn, a New York, lo scorso sabato, per affermare l’importanza di essere compassionevoli nella nostra società e per chiedere la fine delle violenze.
Ogni partecipante indossava una maglietta bianca con disegnate due mani piegate a formare un cuore e lo slogan “Compassione: perché le azioni parlano più forte delle parole”.
L’evento è avvenuto nell’ambito del raduno “Compassion Weekend” dei giovani per il servizio nella società, organizzato dalla Chiesa avventista. Il corteo è stato preceduto da una conferenza stampa tenuta nella Cadman Plaza, a Brooklyn, dai dirigenti avventisti e dalle autorità della città.
“Oggi, vorremmo invitare i leader … le famiglie, le scuole e le chiese di New York a dare vita a un movimento della compassione”, ha affermato Jose Cortez jr., direttore della gioventù presso l’Unione Atlantica della Chiesa avventista. “Ci impegneremo a diffondere questo movimento in tutto il nord-est del nostro paese e ci piacerebbe vederlo replicato in tutto il mondo da altri giovani avventisti”, ha aggiunto.
Yvette Clarke, membro del Congresso statunitense e originaria di Brooklyn, ha espresso apprezzamento per questa iniziativa avventista in cui si sollecitano i giovani a essere compassionevoli. “Le persone che partecipano a questo corteo hanno capito che la violenza non è la soluzione, che si può essere in disaccordo senza essere violenti, che siamo in grado di risolvere i conflitti senza recare danni, morte e menomazioni; che attraverso l’amore, attraverso la compassione, tutta la violenza può essere sconfitta”, ha affermato Clarke.
I partecipanti hanno attraversato il ponte fino a Manhattan e si sono fermati davanti alla City Hall per pregare per New York e per le autorità cittadine. Il corteo ha percorso Manhattan, concludendosi a Foley Square. Poi, un flash mob a Time Square ha coinvolto 400 avventisti che, emersi dalla folla, hanno cantato “Io sono le mani di Gesù, condivido l’amore di Gesù”, e formato piccoli gruppi di preghiera con i passanti.
Numerosi altri eventi si svolgeranno a New York nei prossimi otto mesi come parte dell’iniziativa della Chiesa avventista per diffondere il Vangelo nei grandi centri urbani.

Contro la violenza migliaia di giovani in corteo sul ponte di Brooklyn

Incolumi gli avventisti durante il colpo di stato nella Repubblica Centrafricana

CAR-map-inside-315x290Notizie Avventiste – I massicci saccheggi avvenuti domenica 24 marzo nella capitale della Repubblica Centrafricana, durante il colpo di stato, non hanno influito sulle attività della Chiesa avventista nel paese. Però, due missionari hanno subito le conseguenze dei numerosi incidenti avvenuti negli ultimi mesi della guerra civile in corso: in gennaio un missionario è stato picchiato e un pastore è stato arrestato dai soldati ribelli per uno scambio di identità.

François Bozizé, presidente della Repubblica Centrafricana, ha lasciato il paese durante il fine settimana, e il leader dei ribelli della coalizione Seleka, Michel Djotidia, si è autoproclamato presidente.

Secondo l’agenzia Reuters, più di una dozzina di soldati sudafricani che sostengono il presidente sono stati uccisi durante l’occupazione della città da parte dei ribelli. Questo è l’ultimo colpo di stato in un paese ben noto per questo fin da quando ottenne l’indipendenza dalla Francia, nel 1960.

James Kouedi, tesoriere della denominazione nel paese, ha affermato che gli avventisti sono stati invitati a tornare a casa subito dopo i servizi di culto di sabato 23 marzo, quando i ribelli hanno iniziato ad arrivare in città.

Gueret Jean Jacques, presidente della missione avventista, ha riferito che l’ordine sta ritornando lentamente nella capitale Bangui, dove vivono circa 600.000 persone. In un’intervista telefonica, ha affermato che ci sono ancora piccoli disordini, alcuni problemi di sicurezza e che da sabato mancano energia elettrica e acqua.

Ci sono più di 10.300 avventisti nel paese, sei pastori e 10 missionari.

Gli eventi accaduti in questi giorni covavano fin dall’anno scorso. Nel mese di dicembre, nella città di Bambari, la casa dove abitavano il pastore Mavoulet Marious e la sua famiglia è stata colpita da un razzo e da sparatorie. Nessuno è rimasto ferito. A gennaio, Marious è stato arrestato dopo che soldati ribelli avevano confuso la sua divisa di capo scout avventista con l’uniforme della milizia governativa, ma è stato subito rilasciato.

Nella città di Sibut, il missionario avventista Ngate Benjamin è stato picchiato dai soldati perché ospitava una persona che lavorava per il governo, riportando varie lesioni, tra cui la perdita di un dente. L’uomo, appresa la notizia, si è consegnato all’esercito ribelle per far rilasciare Benjamin. I dirigenti affermano che questi incidenti isolati non hanno interrotto le attività della Chiesa avventista che è presente nel paese dal 1960.

All’inizio di marzo, Jacques aveva invitato avventisti e cittadini a partecipare a una marcia della pace. Circa 500 persone vi hanno aderito.

Anche se il paese è molto ricco di giacimenti minerari, petrolio e gemme, la diffusa povertà è una grande sfida per l’evangelizzazione. La missione non è autosufficiente e si sostiene grazie ai finanziamenti provenienti dall’estero.

A Bangui c’è una scuola avventista con classi elementari, medie e superiori, che conta 500 studenti. Inoltre, il governo ha recentemente dato alla Chiesa avventista 30 ettari di terreno, nella periferia di Bangui, per costruire una università avventista, e altri tre ettari per la costruzione dei nuovi uffici della sede regionale della Chiesa.

Istituzioni. Inaugurazione del gruppo di Viareggio

Istituzioni. Inaugurazione del gruppo di Viareggio

Evelin Stuparu – Sabato 16 febbraio, in uno spirito di grande festa, è avvenuta l’inaugurazione del gruppo di Viareggio di nazionalità rumena. In questa occasione abbiamo avuto come ospiti il pastore Gioele Murittu, tesoriere dell’Unione italiana delle chiese avventiste, e il pastore Davide Mozzato, direttore del Campo Centro.

Nella prima parte del sabato ascoltato diverse testimonianze di fratelli e sorelle che sono stati anche i promotori del gruppo. Dalle loro esperienze è stato rilevato il modo meraviglioso in cui Dio guida le nostre vite e provvede ai nostri bisogni fisici e spirituali. In seguito, abbiamo avuto l’occasione di sentire il messaggio trasmesso dal pastore Mozzato che ci ha presentato la sfida che attende il gruppo di affermarsi e farsi conoscere nella territorio dove opera.

Al termine della mattinata, dopo un abbondate cibo spirituale, ci siamo nutriti anche fisicamente, assaggiando piatti rumeni e italiani preparati con amore dalle sorelle del gruppo.

La giornata è continuata nel pomeriggio con l’intervento del tesoriere Murittu che ci ha parlato della Gestione cristiana della vita e della sfida di diventare Chiesa. Al termine dell’incontro, è stata donata al gruppo una targa in ricordo del raggiungimento di questa bellissima tappa del cammino cristiano.

Parma – Flash mob

Parma – Flash mob

Daniele La Mantia – Anche la chiesa avventista di Parma con una sua rappresentanza ha partecipato al flash mob mondiale contro la violenza alle donne il giorno di San Valentino. L’iniziativa «One Billion Rising» ha visto coinvolti 189 paesi del mondo, dove milioni di persone hanno danzato sulle note di «Break the chain», colonna sonora dell’evento. Un modo nuovo, forse insolito, che attira molto. Testimone dell’evento mi sono chiesto: perché non pensare di incentivarlo come un modo di testimoniare la nostra fede?

Parma – Sae e chiesa avventista

Parma – Sae e chiesa avventista

Daniele La Mantia – Il programma di quest’anno del gruppo Sae della città, dove anche noi avventisti partecipiamo da tempo come soci, è dedicato allo studio del «Padre nostro – documento preparato dal gruppo di “Dombes”». I partecipanti hanno chiesto alla nostra chiesa di presentare una meditazione evangelica sul tema. Bruna Codeluppi, anziano e responsabile del dipartimento Libertà religiosa locale, ha rappresentato la nostra comunità. Il suo intervento è stato molto apprezzato e si è distinto dando un tocco di umanità e di sentimento. Diamo lode al Signore e allo Spirito Santo che ci ha accompagnato nella nostra testimonianza di fede.

Sesto San Giovanni – Il giorno della Memoria: tra immagini e parole

Sesto San Giovanni – Il giorno della Memoria: tra immagini e parole

Ruben Calegari – Il 27 gennaio, nella Giornata mondiale della Memoria, nella nostra chiesa gremita di ospiti, alla presenza del Maestro Ennio Bencini, si è inaugurata la mostra d’arte sulla Shoah. La serata, introdotta da letture interpretate dalla compagnia teatrale «La corte dei Miracoli» di Bresso, dalla sapiente presentazione dell’artista da parte della dott.ssa Marika Sutera e dalla coinvolgente presentazione delle opere da parte dell’artista, si è conclusa dando spazio nuovamente alle parole della poesia degli scrittori Daniela Cattani Rusich e Donato Di Poce con le poesie «Giorni della Memoria» e «Binario 21». I presenti hanno potuto vivere intensi momenti di riflessione.

Sesto San Giovanni – Una tavola rotonda conclude la Settimana della Memoria

Sesto San Giovanni – Una tavola rotonda conclude la Settimana della Memoria

Ruben Calegari – Sabato 2 febbraio si è conclusa la settimana sul tema della Memoria e dell’identità ebraica con una tavola rotonda letteraria alla quale sono intervenuti il Prof. Osimo, autore del libro «Dizionario affettivo della lingua ebraica» nel quale ripercorre la storia di una vita e di un’epoca in 45 voci, il prof. Segre, membro per un decennio del Consiglio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano e autore del libro «La Shoah», e il prof. M. Gutierrez, docente presso la facoltà teologica «Villa Aurora» di Firenze, che ha creato il collegamento tra l’elezione veterotestamentaria del popolo d’Israele e, per un cristiano oggi, di riscoprire il proprio ruolo in seno al popolo di Dio.

Inaugurazione chiesa di Pompei. Un rinnovo da far festa!

Inaugurazione chiesa di Pompei. Un rinnovo da far festa!

Giuseppe Ruocco – Quando si parla di aprire una nuova chiesa, una delle prime immagini a farsi largo nella nostra mente è forse quella di Davide e del suo sogno di costruire una casa per il Signore. Ma cosa avrà a che fare la costruzione del tempio di Gerusalemme con la chiesa di Pompei, le cui fondamenta sono state “metaforicamente” gettate oramai 37 anni orsono?

Ebbene, molto più di quanto si possa immaginare, perché il forte desiderio che Davide aveva nel cuore di «inaugurare» una nuova casa al Signore, è lo stesso che circa un anno fa si è fatto largo nei cuori delle sorelle e dei fratelli della comunità di Pompei. Proprio come a Gerusalemme, anche qui una chiesa, una casa per il Signore e per la sua comunità, c’era già. Si trattava giusto di darle un volto nuovo. È così che, sabato 26 gennaio, la chiesa cristiana avventista di Pompei ha ufficialmente riaperto le porte, volendo celebrare la ristrutturazione dei locali come un evento. La festa è durata una giornata intera, iniziando al mattino con la predicazione della Parola e un momento dedicato ai ricordi a cura dell’ospite speciale, il pastore Giuseppe Butera, che ha ripercorso alcuni fra gli anni più brulicanti di attività di questa bella famiglia. Nel pomeriggio, si è voluto dare ancora spazio alla lode tramite il canto, la predicazione e la condivisione di preziose testimonianze grazie ai numerosi interventi di sorelle, fratelli, pastori e amici della nostra comunità, senza dimenticare di ringraziare chi ha generosamente contribuito ai lavori di ristrutturazione dei locali, investendo tempo, abilità e risorse. Ovviamente però, il ringraziamento più grande è andato al Signore, che ci ha permesso di vivere una giornata meravigliosa, nell’espressione della riconoscenza per quanto in 37 anni abbiamo ricevuto, oltre che del rinnovo del nostro impegno nel lavorare per lui.

Un desiderio che si realizza

Un desiderio che si realizza

Paolo Todaro – È il desiderio che mi avevano espresso già da molto tempo i fratelli dell’Istituto teologico di avere come ospite Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto.

Come testimonia il Bia del 22 dicembre 2011, l’arcivescovo Bruno Forte era venuto a salutare la chiesa avventista di Scafa e, in quella occasione, mi aveva promesso che avrebbe risposto all’invito di andare a tenere una lezione di teologia all’Istituto avventista di Firenze.

È trascorso più di un anno ma la promessa si è realizzata: il 6 febbraio, a Villa Aurora, nell’aula magna della facoltà, un folto gruppo di studenti e docenti, ha partecipato con interesse alla lezione su “Sacra Scrittura e teologia: 10 tesi”. Alla dotta ma chiara presentazione nella quale è stato esaltato il valore della Sacra Scrittura, è seguito un intenso dialogo con i presenti che hanno mostrato apprezzamento per l’ospite.

Sono contento di questa bella occasione avuta dalla nostra chiesa e dalla nostra scuola, grazie alla quale si sono creati rapporti di dialogo e accoglienza con un alto esponente della chiesa cattolica, molto stimato per la sua conoscenza e umanità.

Spero che noi cristiani avventisti siamo capaci di confrontarci con gli altri, credenti o non, con il desiderio non di contendere ma di competere in quella gara che ci deve vedere vincitori: l’amore. Cercare di avvicinare le anime a Cristo con la forza del suo amore è la nostra grande sfida. Ci aiuti il Signore ad allenarci per essere artisti nell’arte di amare.

Una lezione del pastore avventista all’Università popolare di Parma

Una lezione del pastore avventista all’Università popolare di Parma

Bruna Codeluppi/Patrizia Evola – Il 5 febbraio, il pastore della nostra chiesa, Daniele la Mantia, è stato invitato a tenere una lezione presso l’Università popolare di Parma sul tema «Animali ed etica: il rapporto fra uomo e animale». Nella sua esposizione, oltre ad illustrare il progetto di Dio riguardante la nostra salute e l’importanza del vegetarianismo, o meglio del veganismo, il pastore ha anche evidenziato come esso sia importante non per un obiettivo egoistico legato allo star bene dell’uomo, ma per il rispetto della vita degli animali. Partendo da Epicuro, egli ha ricordato la storia della dieta non carnea, il corretto rapporto che dovrebbe esistere tra l’uomo e gli animali, e l’importanza di uno stile di vita diverso dall’attuale per salvaguardare il nostro pianeta. Ha poi presentato un documento dell’Onu e la dichiarazione dell’Unesco sui diritti degli animali. Infine, ha spiegato la parola ebraica “dominare”, contenuta in Genesi 2, il cui significato non fa dell’uomo il beneficiario di uno sfruttamento ma il custode, il garante, il protettore e il continuatore del progetto divino.

Molto apprezzato dai presenti, La Mantia è stato invitato ad altre iniziative. Inoltre, per la fine della primavera la nostra chiesa ospiterà una mostra di quadri per sensibilizzare sul tema della violenza sugli animali.

Contro la violenza migliaia di giovani in corteo sul ponte di Brooklyn

Gli avventisti coordinano la raccolta di sangue dopo la tragedia della discoteca in Brasile

N4-Brasile 1Notizie Avventiste – In gruppo di giovani avventisti del Brasile si sono mobilitati, questa settimana, per donare il sangue ai superstiti del tragico incendio della discoteca, il più devastante avvenuto in un locale notturno nell’ultimo decennio. Circa 230 persone sono morte e oltre 100 sono rimaste ferite il 27 gennaio, nella discoteca Kiss di Santa Maria, quando un bengala sparato durante lo spettacolo ha colpito il soffitto del locale, incendiando il materiale usato per l’isolamento acustico e seminando il panico tra la folla.

Man mano che le vittime hanno iniziato a riempire gli ospedali della zona, il personale medico ha urgentemente chiamato l’organizzazione avventista “Vida por Vidas” che si occupa di donazione di sangue. L’associazione è nota perché organizza grandi campagne di donazione del sangue, in particolare in Brasile, e contribuisce annualmente, secondo i funzionari della sanità, con 3.500.000 di sacche di sangue.

N4-Brasile 2I giovani donatori si sono incontrati la domenica mattina nella chiesa avventista centrale di Santa Maria e si sono poi recati presso il Centro donazione di sangue della città, per partecipare alla raccolta di “Vida por Vidas”.

Nel frattempo, alcuni medici avventisti si erano resi disponibili come volontari negli ospedali locali. Tra di essi ricordiamo la dott.sa Jocemara Fernandes che, la domenica mattina presto, ha ricevuto una chiamata di emergenza dalla discoteca per aiutare le vittime.

“La scena di orrore e disperazione che mi si è presentata davanti non ha precedenti nella mia esperienza”, ha affermato Fernandes che pure vanta un’esperienza decennale in un pronto soccorso locale. Tra le 4 e le 7 del mattino della domenica, la dottoressa ha curato almeno 15 vittime. “La maggior parte delle persone aveva problemi respiratori legati all’inalazione di fumo”, ha spiegato. Gran parte dei feriti aveva meno di 30 anni e diverse presentavano vari gradi di ustioni e intossicazione da fumo.

“Quello che possiamo fare è pregare per i feriti e per le famiglie dei defunti, perché Dio sia loro vicino e li aiuti”, ha concluso la dottoressa Fernandes.

Il sindaco di Santa Maria, Cezar Schirmer, ha dichiarato 30 giorni di lutto cittadino, mentre le autorità locali continuano a indagare sulle cause dell’incendio.

“Vida por Vidas” ha iniziato la sua attività nel 2006 ed è diretta da giovani avventisti del Sud America.

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