Le donne avventiste trovano un messaggio tutto per loro

Le donne avventiste trovano un messaggio tutto per loro

Photo: Dominik Zeh AR/ANN
Photo: Dominik Zeh AR/ANN

Riunioni spirituali ad hoc per le donne alla sessione della Conferenza Generale.

Wilona Karimabadi, AR/ANN/Maol – Questa settimana, alla sessione della Conferenza Generale (CG), si è tenuto un mini-ritiro per le donne.

Le donne vi hanno partecipato per molte ragioni. Forse si trovavano a San Antonio perché i loro mariti erano delegati, o forse perché desideravano da sempre partecipare a una sessione della CG e questa è stata la loro prima esperienza, o magari erano delle veterane e questa era la loro quarta o quinta sessione della CG.

Le ragioni sono state tanto diverse, quanto le donne presenti. La cosa più importante però è che in molte hanno partecipato alle riunioni organizzate dai Ministeri femminili e dall’Associazione pastorale della Conferenza Generale, per ricevere un messaggio speciale da Dio, per loro.

“Abbiamo offerto alle donne un mini-ritiro, dove potevano raccogliersi in disparete al mattino e godersi un buon sermone pensato appositamente per loro, mentre nel pomeriggio abbiamo organizzato alcuni seminari nei quali abbiamo fornito alle donne nuove informazioni,” ha detto Heather-Dawn Small, direttrice dei Ministeri femminili della Conferenza Generale. Per queste riunioni è stato offerto il servizio di interpretazione in cinque lingue: francese, spagnolo, portoghese, russo e coreano.

“Le conferenze della mattina erano basate sul tema generale della sessione, ‘Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna! ’ mentre i seminari pomeridiani si sono concentrati in particolare sullo sviluppo personale e sull’evangelizzazione,” ha aggiunto.

Janet Page, segretario aggiunto dell’Associazione pastorale, nella sua meditazione mattutina mercoledì, ha parlato del bisogno della donne di pregare e di prepararsi per le sfide della vita con speranza, nell’affrontare il matrimonio, la maternità e la carriera. Page ha utilizzato un linguaggio pratico e molto personale, con il quale molte delle donne presenti potessero relazionarsi. “Quando pregate insieme e le cose cominciano a peggiorare, ringraziate Dio per il fatto che è all’opera. Fate il salto della fede, ringraziatelo e credeteci,” ha detto.

Molte delle partecipanti hanno trovato grande incoraggiamento nella sorellanza delle credenti di questo nostro movimento multiculturale. “È stato davvero toccante poter conoscere così tante donne della chiesa provenienti da tutto il mondo e trascorrere del tempo con loro, sentendo profondamente quest’armonia fra le figlie di Dio,” ha affermato Lanieflor Malabad, delle Filippine. “I momenti di preghiera in particolare, nei quali ci si stringeva in un unico abbraccio con donne provenienti da altri paesi, sono stati un’esperienza rigenerante.”

Internazionalità e condivisione delle idee sono state parti integranti della programmazione, in quanto ogni giorno abbiamo previsto rapporti dei Ministeri femminili delle diverse divisioni.

“Ogni divisione ha presentato un rapporto video,” ha detto Small. “Le donne hanno potuto vedere cosa accade in diverse parti del mondo ed è stato per loro fonte di ispirazione venere altre donne fare cose diverse, accrescendo la loro motivazione, il loro entusiasmo e incoraggiandole a dire: ‘Ma è fantastico! Usciamo là fuori e facciamo qualcosa’.”

women2
Raquel Arrais, Direttore associato Ministeri Femminili. Photo: Dominik Zeh AR/ANN

Le nostre sorelle di chiesa — mogli, madri, nonne, zie, figlie e amiche — sono pilastri nelle loro famiglie e comunità. Polivalenti, premurose ed educatrici, le donne che hanno frequentato questi incontri ne sono uscite ispirate e ricaricate da quanto hanno visto e sentito. “Ti dirò, gli incontri sono stati fantastici,” ha detto Caroline Sutton, originaria dell’Alabama, negli Stati Uniti d’America. “Mi hanno dato il rinnovamento, il ristoro e l’incoraggiamento di cui avevo bisogno. Ho apprezzato molto che si siano messi a fuoco la centralità del Cristo e il sostegno reciproco. Noi donne abbiamo così tante cose in comune e non dobbiamo permettere alle distrazioni di distoglierci da ciò che conta davvero.”

Small auspica che le sue sorelle in Cristo possano ripartire portandosi via qualcosa di grande dalle riunioni frequentate. “Spero portino con sé le informazioni ricevute ai seminari e che rientrando nelle loro chiese, le condividano,” ha detto. “Spero abbiano potuto riaccendere la passione per i ministeri femminili stando a contatto con altre donne da diversi paesi e ascoltando i loro rapporti. E spero si sentano ispirate e che abbiano energia a sufficienza per i prossimi cinque anni, per dirsi: ‘Wow, quando torneremo nelle nostre chiese, faremo in modo che
accada qualcosa.’”

I delegati approvano un aggiornamento storico delle dottrine fondamentali

I delegati approvano un aggiornamento storico delle dottrine fondamentali

Ezekiel Adeleye
Ezekiel Adeleye, Divisione Africa Centro Occidentale [Photo ©2015 Adventist Review / ANN. Photo by Tor Tjeransen]

Le revisioni ammodernano e rafforzano il testo senza alterare le dottrine.

A.McChesney, AR/ANN/ Maol – I delegati alla sessione della Conferenza Generale a San Antonio, Texas, hanno approvato un aggiornamento delle 28 dottrine fondamentali della Chiesa Avventista del Settimo Giorno che, fra le varie, sottolineano l’insegnamento biblico di una settimana creativa recente e letterale.

Le dichiarazioni chiave delle dottrine fondamentali della Chiesa non erano mai state modificate dalla loro prima adozione nel 1980, salvo l’unica eccezione dell’aggiunta di una dottrina fondamentale nel 2005. L’approvazione dei delegati martedì, dopo due giorni di dibattito, ha segnato la fine di una revisione quinquennale e di un processo accurato.

Nessuna dottrina fondamentale è stata cambiata dalle revisioni; molti testi sono stati semplicemente aggiornati e rafforzati, ha assicurato il Presidente della Conferenza Generale Ted N. C. Wilson ai delegati all’inizio delle discussioni.

“Non stiamo modificando le nostre dottrine fondamentali,” ha affermato Wilson. “Stiamo semplicemente cercando di migliorarle, di potenziarle e di renderle più comprensibili.”

Il Comitato di revisione ha modificato 21 delle 28 dottrine e Artur A. Stele, Vicepresidente della Conferenza Generale e presidente del Comitato di revisione delle dottrine fondamentali, ha presentato i cambiamenti proposti ai delegati.

Molti dei cambiamenti proposti sono di carattere secondario, come la sostituzione del pronome relativo inglese “which” con “that” (ndt che non cambia nulla in italiano rispetto al pronome relativo “che”), per riflettere un uso più moderno dello stesso. Parole come “uomo” e “genere umano” sono state sostituite da “persone” e “umanità” per tener conto della dimensione di genere.

La grande maggioranza dei delegati ha appoggiato le revisioni che vanno a chiarire il fatto che il matrimonio è fra un uomo e una donna, nella dottrina numero 23.

I delegati hanno preso in considerazione e approvato le revisioni alla dottrina numero 24 lunedì, votandole una per una. Occorrevano due terzi dei voti per rinviare un punto all’attenzione del Comitato di revisione.

Ma le raccomandazioni relative a quattro dottrine — circa le Sacre Scritture (numero 1), la Creazione (numero 6), il Gran Conflitto (numero 8) e il Ministero del Cristo nel Santuario celeste (numero 24) — sono state rinviate al Comitato di revisione per ulteriori modifiche.

Martedì, il Comitato di revisione ha ripresentato ai delegati gli emendamenti, che prendevano in considerazione i dubbi espressi.

Gran parte delle discussioni tenutesi lunedì e martedì si sono concentrate sulla “Creazione,” in base alle quali il testo è stato revisionato, aggiungendo le parole “recente” – per descrivere quando la Terra è stata creata – e “sei giorni letterali” – per spiegare la durata della settimana creativa.

Fra i delegati che hanno preso la parola per raccomandare di apporre ulteriori modifiche, ci sono stati Jiří Moskala, Preside della Facoltà di teologia della Andrews University; Richard M. Davidson, professore di Interpretazione dell’antico testamento presso la stessa facoltà; e Lawrence T. Geraty, Preside emerito de La Sierra University.

Wilson ha presentato la seconda giornata di dibattito, dicendo che una parola può essere interpretata in molti modi, ma la parola “recente” è stata scelta perché “dobbiamo chiarire che questo processo non è vecchio.”

Wilson ha detto di credere personalmente che la Terra abbia circa 6.000 anni. “Ma non abbiamo utilizzato questa descrizione qui. Abbiamo optato piuttosto per la parola ‘recente’” – ha detto, per riconoscere che gli avventisti non hanno una comprensione univoca dell’età esatta della Terra.

Ángel Manuel Rodríguez, già direttore dell’Istituto di ricerca biblica della chiesa e membro del Comitato di revisione, ha affermato che gli avventisti ritengono che l’età della Terra sia compresa fra i 6.000 e i 12.000 anni, ma che sono uniti nel credere che “la creazione non è avvenuta troppo tempo fa.”

Per Rodríguez “recente” è una descrizione accettabile.

“La chiesa non ha mai datato l’atto divino della creazione,” ha poi aggiunto.

Passando poi all’introduzione della frase “sei giorni letterali” nella stessa dottrina fondamentale, Rodríguez ha detto che nessuno suggerisce che la creazione sia avvenuta in giorni di esattamente 24 ore, ma semplicemente che ciò è avvenuto in “giorni letterali.”

“Genesi da 1 a 3 descrive cosa sia realmente accaduto. È una documentazione storica,” ha affermato.

L’aggiunta di “sei giorni letterali” è stata immediatamente appoggiata da James Standish, un delegato della Divisione Sud-Pacifico, che ha detto che il testo revisionato riflette la definizione stessa di “Avventista del Settimo Giorno”.

“Se i primi sei giorni non fossero stati sei giorni letterali, perché ci riposiamo il settimo giorno letterale?” ha aggiunto.

Ma Adrian Platts, un delegato della Divisione Sud-Africa, Oceano-Indiano, ha detto che un giorno letterale non poteva essere scandito dal sorgere e dal tramontare del sole, perché il sole è stato creato solo il quarto giorno della settimana creativa.

Un altro delegato, Marvin Wray della Divisione Nordamericana, ha detto che la parola “recente” era troppo ambigua.

“Chi siamo noi per provare a indovinare l’età della Terra?” ha detto, citando Giobbe 38, in cui Dio chiede a Giobbe: “Dov’eri tu quando io fondavo la Terra?”

Altri delegati si sono espressi fortemente a favore dell’adozione delle revisioni sulla “creazione”. Clifford Goldstein, redattore del manuale della Scuola del Sabato per adulti e delegato della Conferenza Generale, ha detto che il nuovo testo è una risposta appropriata ai tentativi di portare la teoria dell’evoluzionismo nella chiesa. Kathryn Proffitt, un’altra delegata della Conferenza Generale, ha fatto notare che suo figlio ha lasciato la chiesa a causa della confusione riguardo a quanto gli è stato insegnato circa le origini della Terra in una scuola avventista.

I delegati non hanno avuto grossi problemi con le revisioni delle dottrine fondamentali che le rendevano più attente alla dimensione si genere, eccetto durante la presentazione della dottrina n. 1 sulle Sacre Scritture. Il Comitato di revisione ha raccomandato di utilizzare “autori inspirati” al posto di “uomini santi di Dio”. Diversi delegati hanno operato una distinzione fra “autore” e “scrittore,” dicendo che Dio fosse l’Autore di tutta la Bibbia e che gli esseri umani ne sono gli scrittori. Altri delegati hanno espresso preoccupazione circa la sostituzione della parola “uomini” con “autori” dicendo che la cosa potrebbe essere legata alla cultura moderna, dicendo che soltanto gli uomini hanno scritto la Bibbia, quindi non c’era bisogno di utilizzare un linguaggio che tenesse conto della dimensione di genere.

Bill Knott, un membro del Comitato di revisione e redattore dell’Adventist Review, ha rassicurato i delegati sul fatto che il Comitato ha pregato molto per cercare di escludere pressioni di natura culturale o sociale nel considerare la scelta delle parole per la dottrina numero 1.

Non sono stati apportati cambiamenti alla dottrina fondamentale numero 1, la dichiarazione sulla Bibbia.

A dimostrazione della facilità con la quale i delegati hanno accettato le revisioni finali, il dibattito è finito circa 20 minuti prima della pausa pranzo prevista, sebbene fossero destinati a durare l’intera mattinata.

Stele, il presidente del Comitato di revisione, ha altresì annunciato martedì che la Conferenza Generale sta pensando di pubblicare un libro di facile lettura, che presenti le dottrine fondamentali. Questi ha preso la parola dopo gli interventi di vari delegati della Divisione Trans-Europea, esprimendo preoccupazione circa il fatto che gli avventisti neobattezzati e i giovani avventisti affrontano delle difficoltà legate alle dottrine espresse nell’attuale forma. Stele ha chiesto che le dottrine vengano espresse in un linguaggio moderno, con l’obiettivo di raggiungere le nuove generazioni.

Stele ha riconosciuto che il testo attuale delle dottrine fondamentali “potrebbe non essere il miglior strumento evangelistico”. Tuttavia, ha aggiunto: “Intendiamo lavorare su un libro che renderà il linguaggio comprensibile ai più giovani.”

6 nuove leve fra i 13 Presidenti di Divisione

6 nuove leve fra i 13 Presidenti di Divisione

insieme
[Photo © 2015 Adventist Review / ANN. Photo by Tor Tjeransen]

Uno sguardo sui leader delle principali regioni della chiesa avventista nel mondo.

S.Chavez, W. Karimabadi, M.Paseggi, AR/ANN/Maol – I delegati della sessione della Conferenza Generale (CG) hanno eletto lunedì sei nuovi presidenti per le 13 divisioni della Chiesa Avventista del Settimo Giorno sparse nel mondo e ne hanno riconfermati sette attualmente in carica.

Il Presidente della Conferenza Generale Ted N. C. Wilson ha detto che gli officer della chiesa mondiale, la cui sede centrale è a Silver Spring, nel Maryland, lavoreranno a stretto contatto con i presidenti per compiere la missione della chiesa di preparare le genti al ritorno di Gesù.

“Ogni presidente di divisione è [anche] un vicepresidente della Conferenza Generale,” ha ricordato Wilson ai delegati in occasione di un dibattito a seguito dell’elezione dei presidenti di divisione di lunedì.

I sei nuovi presidenti di divisone sono Leonardo R. Asoy (Divisione Pacifico Sud-Asiatica), Mario Brito (Divisione Inter-Europea), Michael Kaminskiy (Divisione Euro-Asia), Ezras Lakra (Divisione Asia del Sud), Glenn Townend (Divisione Sud-Pacifico) ed Elie Weick-Dido (Divisone Africa Centro-Occidentale).

Questi nuovi leader sostituiscono quelli attualmente in carica che andranno in pensione, coloro che non sono stati rieletti e Guillermo E. Biaggi, della Divisione Euro-Asia, che passa a diventare Vicepresidente generale della CG.

Di seguito i nomi dei presidenti delle divisioni in ordine alfabetico:

  • Leonardo R. Asoy, neo-eletto Presidente della Divisione Pacifico Sud-Asiatica, nel suo incarico precedente è stato Presidente dell’Unione delle Filippine meridionali con sede a Cagayan de Oro City. Egli ha servito come pastore di distretto e Direttore del dipartimento Scuola del Sabato della stessa Divisione. Lui e sua moglie hanno due figli adulti.
  • Mario Brito è il neoeletto Presidente della Divisione Inter-Europea (EUD), precedentemente Segretario dell’Associazione pastorale della Divisione Inter-Europea con sede a Berna, in Svizzera.
  • Dan Jackson, 66 anni, è stato rieletto per un secondo mandato in qualità di Presidente della Divisione Nordamericana (NAD). Jackson, originario del Canada, ha lavorato come pastore, insegnante e amministratore in Canada e nella Divisione Asia del Sud.
  • Raafat A. Kamal, 51 anni, è Presidente della Divisione Trans-Europea (TED) dal 2014. Nativo del Libano, Kamal ha cominciato il suo lavoro nella chiesa in qualità di insegnante. Ha lavorato in Inghilterra, Norvegia, Pakistan e Iran.
  • Michael F. Kaminskiy giunge alla guida della Divisione Euro-Asia (ESD) dopo essere stato Segretario e Vicepresidente della stessa divisione.
  • Erton C. Köhler, 47 anni, è stato rieletto Presidente della Divisione Sud-Americana (SAD), carica che occupa dal 2007. Originario del Brasile, Köhler è stato il presidente di divisione più giovane nella storia della chiesa quando fu eletto, dopo essere stato direttore del Dipartimento della Gioventù a livello di conferenza e di divisione. Ha conseguito una laurea in Teologia alla Università Avventista del Brasile.
  • Ezras Lakra è stato eletto Presidente della Divisione Asia del Sud (SUD), dopo aver ricoperto la carica di Presidente dell’Unione India Settentrionale, situata a Nuova Delhi. Lakra e sua moglie hanno due figli e un nipote.
  • Jairyong Lee rimane Presidente della Divisione Asia del nord-Pacifico (NSD). Lee, Presidente della divisione dal 2005, ha cominciato il ministero pastorale nella Korea del Sud. Ha lavorato come professore di Teologia ed è stato direttore del programma 1000 Missionary Movement. È stato eletto presidente dopo aver prestato servizio in qualità di segretario dell’Associazione pastorale, direttore del Dipartimento Economato e coordinatore di Global Mission.
  • Israel Leito, 70 anni, è stato rieletto Presidente della Divisione Inter-Americana (IAD). Leito, Presidente della IAD dal 1994, ha visto crescere i membri di questa divisione da 1 milione a 3,7 milioni. Leito, originario dell’isola di Curaçao, nei Caraibi, detiene il primato del presidente di divisione in carica da più tempo, occupando questa posizione da 21 anni.
  • Paul S. Ratsara è Presidente della Divisione del Sud-Africa e dell’Oceano Indiano (SID) dal 2005. Prima di ricoprire l’incarico ha servito la chiesa in qualità di Segretario della divisione. Ratsara ha perso sua moglie Denise nel 2013, dopo una lotta con il cancro. Ha sposato Joanne nel novembre del 2014 e la loro famiglia allargata conta adesso nove figli.
  • Blasious M. Ruguri è stato eletto Presidente della Divisione Africa Centro-Orientale (ECD) alla sessione della Conferenza Generale nel 2010. Ruguri ha cominciato la sua carriera come pastore di distretto, diventando infine segretario di divisione. Ha studiato Leadership globale alla Andrews University.
  • Glenn Townend è il nuovo Presidente della Divisione Sud-Pacifico (SPD). In precedenza ha servito in qualità di Presidente dell’Unione per la missione nel Trans-Pacifico, e ancora prima come Presidente della Conferenza dell’Australia Occidentale. Townend ha lavorato come pastore, fondatore di chiese e amministratore della conferenza.

Elie Weick-Dido giunge alla Presidenza della Divisione Africa Centro-Occidentale (WAD) dopo aver ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento Scuola del Sabato/Ministeri personali per la stessa divisione. Weick-Dido ha conseguito due dottorati alla Andrews University e ha servito la chiesa in qualità di pastore di una congregazione haitiana nell’America Settentrionale.

Tempesta distrugge scuola avventista

Tempesta distrugge scuola avventista

scuola 1V. Annunziata – Una potente tempesta, giovedì sera, ha distrutto una scuola elementare avventista nello stato della Pennsylvania
Nessuno è rimasto ferito.

La tempesta ha colpito la scuola elementare Blue Mountain Academy nella città di Amburgo.
La televisione locale ha riferito che la tempesta, descritta da alcuni osservatori come un tornado, ha rovesciato gli alberi e tolta l’energia elettrica a più di 2.700 abitazioni e aziende.

scuola 2“Si chiede di ricordarvi della scuola elementare avventista Blue Mountain nelle vostre preghiere,”  ha dichiarato la scuola sulle pagine di Facebook.
“Un tornado ha distrutto la scuola intorno alle 18″, ha dichiarato l’alunno Rachel Wardecke che è riuscito a fuggire, illeso.”

Foto pubblicate sulla pagina di Facebook mostrano le condizioni della scuola (https://www.facebook.com/bluemountainacademy).
Che le nostre preghiere possono contribuire a sostenerli per riorganizzarsi per l’inizio dell’anno scolastico.

Cos’è stato cambiato nelle dottrine fondamentali

Cos’è stato cambiato nelle dottrine fondamentali

fundamental-shafferUno sguardo sulla revisione di alcune dichiarazioni e perché.

Ed Zinke, AR, Maol – La Chiesa Avventista di rado rivede le proprie dottrine fondamentali. Dunque perché proprio adesso?

Ci sono almeno sei ragioni per le quali una denominazione potrebbe considerare di revisionare le proprie dottrine fondamentali. Probabilmente desidera:

A. Trovare un linguaggio e una struttura sintattica più morbidi.
B. Trovare formulazioni più semplici da tradurre in altre lingue.
C. Aggiornare la terminologia quando il significato e l’uso delle parole è cambiato.
D. Chiarire un linguaggio che non afferma chiaramente la posizione della chiesa.
E. Affrontare nuove situazioni emerse che necessitano un chiarimento.
F. Porre un’enfasi maggiore rispetto alle dichiarazioni precedenti.
G. Cambiare o aggiungere nuove dichiarazioni che ampliano o cambiano il significato delle dichiarazioni precedenti.

Non sono stati apportati cambiamenti alle dottrine adottate martedì che rientrano nella categoria ‘G’.

Sebbene non sono stati apportati grossi cambiamenti (categoria ‘F’), ce ne sono stati comunque alcuni. Ad esempio, alla dottrina numero 2, “La Trinità,” è stata aggiunta la frase “Dio, che è amore”. La dottrina numero 11, “Crescere in Cristo,” enfatizza la dimensione sociale della cristianità biblica. Affermare l’amore di Dio e rimarcare il benessere della comunità è stato sempre importante per la nostra chiesa.

Sono stati fatti molti cambiamenti nelle categorie ‘A’ e ‘B’. Ad esempio, nella dottrina numero 17, Doni Spirituali, nella versione inglese è stato cambiato il pronome relativo “which” con “that” (ndt: la modifica non ha nessun influsso sulla scelta del pronome relativo in italiano “che”); alla numero 25, La Seconda Venuta, è stata cambiata una frase, da “La venuta del Cristo è imminente” con “La venuta del Cristo è vicina.” Questo cambiamento non solo ha il vantaggio di utilizzare parole della Bibbia, ma è più facile da leggere e da tradurre.

Ci sono stati molti cambiamenti anche per la categoria ‘C’, cambiamenti nel significato delle parole. La dottrina numero 7, intitolata “La Natura dell’uomo,” adesso si chiama “La Natura dell’Umanità,” utilizzando un linguaggio che tiene conto della dimensione di genere. Alla numero 23, “Matrimonio e Famiglia,” la parola “partner” è stata cambiata con “un uomo e una donna.” Il significato della parola “partner” in riferimento al matrimonio è cambiato in termini sociali, andando a indicare un impegno nell’ambito di matrimoni fra persone dello stesso sesso, tanto quanto fra persone di sesso opposto. Il significato attuale non era prevalente nel 1980, quanto la dichiarazione è stata rivista per l’ultima volta. Questa modifica redazionale segnala che la chiesa intende rimanere fedele al concetto biblico di matrimonio, nonostante i cambiamenti avvenuti nella cultura contemporanea.

Sono stati apportati cambiamenti significativi nella categoria ‘D’. Alla numero 9, “Vita, Morte e Resurrezione del Cristo”, l’aggettivo “corporea” è stato aggiunto in riferimento alla parola “resurrezione.” Abbiamo voluto esplicitare che la resurrezione di Gesù non consiste in un influsso continuo, né in un’esperienza spirituale, ma in una vera e propria resurrezione del Cristo in tutta la Sua persona, compreso il Suo corpo. Sebbene le Scritture enfatizzino questo punto, esso viene rifiutato da diversi teologi, che non riconoscono la storicità del racconto biblico. Ragion per cui era importante aggiungere l’aggettivo “corporea”, per rispondere a una questione in sospeso, sollevata da alcune preoccupazioni già 35 anni or sono.

La numero 18, “Il Dono di Profezia”: taluni avevano l’impressione che dichiarazioni precedenti della chiesa dessero alla co-fondatrice della Chiesa Avventista, Ellen G. White, un’autorità pari a quella della Bibbia. Sono stati apportati dei cambiamenti per rimuovere questa potenziale ambiguità. La White stessa insiste sul fatto che la sua autorità è soggetta alle Scritture. La nuova formulazione di questa dichiarazione non sminuisce in alcun modo la comprensione ecclesiale dell’autorità della Bibbia, né l’autorità profetica di Ellen G. White.

La numero 8, “Il Gran Conflitto”: la dichiarazione precedente conteneva una frase sulla natura “mondiale” del diluvio biblico. L’intento di questa dichiarazione era di rappresentare l’insegnamento biblico secondo il quale il diluvio ricoprì l’intero pianeta. Non era stato previsto che “mondiale” sarebbe stato re-interpretato da coloro che non accettano la storicità di Genesi 1-11 per intendere “il mondo allora conosciuto”, descrivendo una considerevole alluvione regionale. Per questo motivo, questa sessione della CG ha modificato la parola in “globale.”

La numero 6, “Creazione” è stata la ragione principale per cui questa sessione della CG ha rivisto la Dichiarazione delle dottrine fondamentali.

La dichiarazione esistente è stata re-interpretata da alcuni per indicare quasi qualunque cosa si voglia circa le origini, compreso l’evoluzionismo teista. Ecco perché il Consiglio annuale del 2004 aveva rilasciato una dichiarazione per chiarire che la vita sul pianeta Terra è cominciata esattamente nel modo in cui Genesi 1 e 2 lo descrivono. Coloro che scelgono di reinterpretare la dottrina fondamentale numero 6 sostenevano che la dichiarazione del Consiglio annuale del 2004 non fosse autorevole, dal momento che non era stata votata a una sessione della CG. Ragion per cui, la dichiarazione del 2004 era stata confermata dalla sessione della CG nel 2010, con la richiesta che la sostanza dell’atto fosse affrontata nella Dichiarazione delle dottrine fondamentali. La dichiarazione riveduta e corretta, approvata da questa sessione, specifica che Dio ha creato la vita in sei giorni effettivi che, con l’aggiunta del Sabato, formano una settimana così come la conosciamo oggi.

PALCO

Nuova Squadra EUD e Video di Presentazione Divisione

Nuova Squadra EUD e Video di Presentazione Divisione

Ecco la nuova squadra EUD
 
Mario Brito, Presidente
Barna Magyarosi, Segretario
Norbert Zens, Tesorerie
ADRA – Jorg Fher (fino alla fine dell’anno, poi va in pensione).
Tesoriere Associato: Reto Mayer
Tesoriere Associato: Marcus Czettl
Ministeri in Favore dei Bambini – Elsa Cozzi
Comunicazioni – Corrado Cozzi
Salute – Valerie Dufour
Affari Pubblici e Lib. Religiosa  – Liviu Olteanu
Scuola del Sabato e Ministeri Personali – Paolo Benini
Global Mission – Paolo Benini
Trust Service – Norbert Zens
Ministeri Femminili – Denise Horchtrasser
Gioventù – Stephan Sigg
Educazione e Cappellania – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Pubblicazioni – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Associazione Pastorale – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Moglie di Pastori – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Famiglia – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Spirito di Profezia – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Gestione Cristiana della Vita – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
© EUD
© EUD

Video di presentazione della nostra Divisione
Cliccare qui per visualizzarlo

La votazione sulla consacrazione delle donne: le conseguenze del voto

La votazione sulla consacrazione delle donne: le conseguenze del voto

© Tor Tjeransen
© Tor Tjeransen

G. Cupertino/Maol – “E adesso?” È la domanda che rivolgo a Sandra E. Roberts, pastora consacrata e presidente della Federazione della California Sud Orientale.
L’incontro per caso mentre passeggio lungo il Riverwalk, il lungo fiume che è fra le principali attrazioni della città di San Antonio. È seduta ad un tavolino dell’albergo dov’è ospitata, che ha l’affaccio sulla passeggiata. Ci eravamo trovati, sempre per caso, seduti al suo fianco, Stefano Paris ed io, durante il dibattito del Comitato Esecutivo della Conferenza Generale sul tema della consacrazione delle donne al ministero pastorale.

Era il lunedì 13 ottobre 2014 e quello era stato un giorno diverso rispetto a quello che si sta concludendo oggi. Allora il Comitato plenario della Conferenza Generale aveva votato a favore della proposta di consultare l’Assemblea dei delegati della Chiesa in materia. Oggi i delegati della Chiesa Avventista mondiale hanno deliberato a maggioranza (58,4% contro 41,6%) di non concedere alle Divisioni la libertà di scegliere se procedere alla consacrazione delle donne o meno.

© Pieter Damsteegt
© Pieter Damsteegt

“Vuoi sapere cosa farò adesso?”; risponde Sandra Roberts. “Domenica torno al mio ufficio e lavoro. Non vedo come posso fare diversamente. Sono stata eletta da un’Assemblea e ho una responsabilità nei suoi confronti. La situazione è veramente difficile: nella nostra Federazione ci sono 30 pastori che sono donne. Il loro lavoro è particolarmente apprezzato dalle chiese, cosa dobbiamo fare? Ritirare le loro credenziali?”

Il voto espresso dai delegati l’8 luglio 2015, è sicuramente un atto storico che rischia tuttavia di mettere in difficoltà la Chiesa. A parte molti paesi “occidentali”, che si sono mossi nella direzione di riconoscere il ministero pastorale delle donne, vi sono anche alcuni paesi asiatici che per le particolari condizioni locali hanno una quota considerevole di donne impegnate nella leadership delle chiese locali.

Una giovane proveniente dall’Unione Cinese, durante il dibattito a San Antonio e lo scorso ottobre, ha supplicato la chiesa di lasciare che le Divisioni decidano in merito affinché nel loro territorio le donne possano essere consacrate al ministero pastorale perché la missione possa andare avanti.

© Tor Tjeransen
© Tor Tjeransen

Nei giorni scorsi durante una visita allo stand della Divisone dell’Asia Settentrionale Il pastore Robert Folkenberg jr., presidente della Unione Cinese, mi aveva spiegato: “Abbiamo ricevuto la benedizione dello Spirito Santo che ha portato la Chiesa nel nostro territorio a superare i 450.000 membri e siamo in forte crescita. Purtroppo però abbiamo solo poche centinaia di pastori consacrati per via della posizione attuale della Chiesa mondiale e questo ci mette in difficoltà. La gestione delle chiese locali è affidata ad oltre 4.600 leader laici di cui i due terzi sono donne. Non riconoscere il loro ministero con la consacrazione pone seri problemi nella pratica ecclesiastica.”

Queste testimonianze non hanno convinto la maggioranza dei delegati necessaria ad offrire la possibilità alle diverse Divisioni di decidere in merito alla consacrazione al ministero pastorale delle donne.

Resoconto di giovedì 9 luglio 2015. San Antonio, Texas

Resoconto di giovedì 9 luglio 2015. San Antonio, Texas

G. Cupertino/V. Annunziata – Buon giorno Italia. L’attività della 60° dell’Assemblea della Conferenza Generale qui a San Antonio in Texas (USA) sta per riprendere. Se vi siete connessi con Hope Channel Italia avrete seguito la meditazione presentata da Taj Pacleb.

Ora il vice presidente della Conferenza Generale Delbert Baker che dirigerà i lavori quest’oggi invita l’assemblea a pregare.
Inizia con i ringraziamenti per i collaboratori che lo affiancano sul palco e quelli che lavorano dietro le quinte.
Seguono una serie di annunci.
Appena aperti i lavori arrivano il presidente e il segretario della Commissione di Nomina.

Propongono la nomina del comitato della Corporation della Conferenza Generale che in pratica ricalca il Comitato della Conferenza Generale senza i presidenti di Divisione.
L’Assemblea approva.

La Commissione poi passa alla lettura delle proposta dei segretari e di alcuni tesorieri.

Barna Magyrosi            © EUD
Barna Magyrosi © EUD

Per la EUD, la Divisione di cui l’Unione Italiana fa parte, il nome proposto per la segreteria è il pastore Barna Magyarosi.

Alcuni delegati chiedono che la lista dei nomi sia rinviata alla Commissione.

L’Assemblea dopo un dibattito su alcune questione procedurali, passa alla votazione. I nomi proposti sono approvati praticamente all’unanimità. Bara Magyarosi è quindi il nuovo segretario della nostra Divisione.

 

 

Norbert Zens            © EUD
Norbert Zens © EUD

La Commissione di nomina ha anche proposto il nome Norbert Zens alla Tesoreria della EUD. L’assemblea ha quindi votato la riconferma.

Mozione d’ordine. Chiedo che la temperatura all’interno del Dome venga regolata ad un livello confortevole!

Continua la discussione su alcuni emendamenti al Manuale così come previsto dai lavori.

 

 

© Adventist Review
© Adventist Review

Adesso si sta parlando dell’Enciclopedia Avventista.
Quando apparse la prima volta la Chiesa era presente in 190 paesi con 1.7 milioni di membri!
Sono 50 anni che il “core” dell’Enciclopedia non viene cambiato. Oggi ha bisogno di un aggiornamento.

E’ stato così presentato un progetto dell’Archivio della Conferenza Generale per la pubblicazione sul Web dell’Enciclopedia Avventista. Alcuni delegati hanno chiesto che il sito potesse essere disponibile anche in altre lingue oltre all’inglese e il responsabile dell’archivio David Trim ha assicurato che sarà fatto il possibile per renderla disponibile.

La Commissione di Nomina ha poi fatto le ultime proposte che riguardano il dipartimento Giovani della CG. E’ stato proposto per la riconferma anche Jonathan Tejel per coloro che lo conoscono. Ha sposato un’italiana: Daniela Sciarabba.

L’assemblea ha approvato le ultime nomine. Il presidente Wilson ha quindi ringraziato il presidente e il segretario della Commissione di Nomina e tutta la Commissione per il lavoro svolto.

La seduta è stata aggiornata. Questo pomeriggio ci saranno le elezioni dei responsabili dei dipartimenti delle diverse Divisioni i cui delegati si riuniranno separatamente per le votazioni. E quindi l’Assemblea generale per oggi è sospesa.

Nuova Squadra EUD e Video di Presentazione Divisione

Nomina del Segretario e Tesoriere alla Divisione InterEuropea

Barna_Magyrosi_1
Barna Magyarosi ©EUD

CD-EUDNews/Maol 
Segretario esecutivo
Il comitato di nomina della Conferenza Generale ha reso noti i nomi dei nuovi Segretari Esecutivi di Divisione. Barna Magyarosi è stato appena nominato fra questi.
Barna è nato il 13 novembre 1973 a Târgu-Mures, in Romania.
Ha conseguito una laurea triennale presso l’Istituto Teologico Avventista di Bucarest, una abilitazione in teologia presso l’università di Babes-Bolyai, a Cluj-Napoca, in Romania, una laurea specialistica in Religione presso la Andrews University e un dottorato in teologia presso l’Università di Bucarest.
L’esperienza professionale di Barna comincia nel 1996 in qualità di pastore per la Conferenza della Transilvania Meridionale, in Romania. Successivamente è stato nominato docente invitato all’Istituto Teologico Avventista della Romania.
Nel 2001 è stato eletto Direttore del Dipartimento della Scuola del Sabato della Conferenza della Transilvania Meridionale.
Dopo essere stato nominato docente assistente nel 2003 presso l’Istituto Teologico Avventista Cernica, nel 2005 diventa docente di Letteratura dell’Antico Testamento.
Nel 2005 riceve l’incarico di Rettore dello stesso istituto.
Nel 2010, alla sessione della Conferenza Generale di Atlanta, Barna viene nominato Direttore dei Ministeri dell’Educazione e della Famiglia per la Divisione Intereuropea (EUD).
Nell’ambito di questo incarico, Barna è anche Presidente del Comitato per la Ricerca Biblica dell’EUD.
Barna Magyarosi è sposato con Noémi-Laura e ha una figlia, Blanka, nata il 19 luglio del 2000.

Norbert_Zens_2Tesoreria
Nella stessa giornata, il Comitato di nomina della Conferenza Generale ha comunicato altresì i nomi dei nuovi tesorieri delle divisioni. Norbert Zens, è stato rieletto Tesoriere dell’EUD.
Zens è nato nel 1966 in Germania. Dopo le superiori, consegue una laurea in Gestione delle imprese all’Università di Passavia, in Germania.
Norbert Zens ha lavorato in diverse aziende tedesche come consulente per vari progetti (aziende del settore pubblico e privato), ingegnere progettista e responsabile della logistica in uno stabilimento di produzione just in time.
Prima di essere eletto Tesoriere dell’EUD alla sessione della Conferenza Generale di Atlanta nel 2010, ha lavorato come direttore amministrativo del Seminario Avventista di Bogenhofen, in Austria, per un periodo di nove anni. Nel 2004, i Servizi di revisione della Conferenza Generale (GCAS) lo hanno assunto fino al 2010 in qualità di Direttore associato per l’area Euro-Africa, l’ex nome dell’attuale Divisione Intereuropea.
Norbert Zens è sposato con Christina Zens dal 1993.

SONY DSC
A sinistra Barna Magyarosi. Al centro Mario Brito. A destra Norbert Zens ©EUD

 

Intervista al Presidente Stefano Paris

Intervista al Presidente Stefano Paris

stefano-paris-300-300Maol – Intervista a Stefano Paris, Presidente dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste presente a San Antonio come delegato della nostra Unione.
Abbiamo rivolto a lui alcune domande.

D. Caro Presidente, nella prima partecipazione a questo evento così particolare qual è l’impressione che ti sei fatto?
R.
Di appartenere ad una chiesa numerosa e multietnica. È emozionante vedere tanti fratelli nella fede e potersi sentire “a casa” con loro, come se ci si conoscesse da tempo. È impressionante anche vedere l’impatto che abbiamo nei confronti della città di San Antonio: fra le altre cose, le televisioni locali parlano di noi e i ristoranti modificano i loro menu per accoglierci, fuori dai propri locali espongono “Menù per gli Avventisti”.

D. Quale è il tuo ruolo nei lavori di questa assemblea?
R. Partecipo alle riunioni della Commissione di nomina della General Conference e a quelle della Commissione che lavorerà per la nomina del comitato della nostra Divisione, l’Intereuropea.

Foto © Dominik Zeh
Foto © Dominik Zeh

D. Ci sono delle differenze rispetto all’assemblea dell’Uicca e in caso di risposta affermativa, quali?
R. 
Le procedure sono molto simili, regolate da un generale senso di rispetto e di democrazia molto anglosassone. Rispetto ad una nostra connaturata propensione a dilungarci, ho notato una capacità pratica di sintesi e grande pragmatismo, malgrado ciò ci sono state offerte numerosissime occasioni di preghiera e riflessione.

D. Quali sono i rapporti che hai potuto stabilire con i delegati di altre Unioni, Divisioni?
R. 
Essendo nella commissione ho potuto familiarizzare con molti fratelli delegati (alcuni dei quali conoscevo già), apprezzarli e pregare con loro. Ringrazio il Signore e l’Unione italiana per questa esperienza formativa e molto edificante che mi hanno permesso di fare.

Come si svolge lo scrutinio segreto

Come si svolge lo scrutinio segreto

[Photo ©2015 Adventist Review / ANN. Photo by David Sherwin]
[Photo ©2015 Adventist Review / ANN. Photo by David Sherwin]

RESPONSABILI DELLA CG DICHIARANO SICURO E IMPARZIALE IL SISTEMA PER LA VOTAZIONE SULLA CONSACRAZIONE
A.McChesney, AR/ ANN / Maol – Un sistema di scrutinio segreto è stato istituito per il voto di mercoledì sulla consacrazione, per garantire un processo di votazione che sia il più sicuro e imparziale possibile, secondo alcuni responsabili della Conferenza Generale.
“Abbiamo cercato di essere trasparenti, onesti e ponderati, e di garantire la segretezza del voto al meglio delle nostre capacità,” ha affermato Nancy Lamoreaux, responsabile dei servizi di informazione per conto della Conferenza Generale e organizzatrice della logistica per il voto di mercoledì.

I delegati alla sessione della Conferenza Generale a San Antonio, in Texas, saranno invitati a votare alle ore 16:30, dopo una giornata di dibattito sulla questione per decidere se ogni divisione della Chiesa Cristiana Avventista mondiale avrà la possibilità di decidere da sola se consacrare le donne al ministero pastorale sul proprio territorio, in base a un’agenda approvata dai delegati della Conferenza generale nel primo giorno di questa sessione.

Alcuni rappresentanti della Segreteria della Conferenza Generale, organismo che si occupa delle procedure da seguire nelle votazioni, spiegheranno ai delegati prima dello scrutinio segreto come avrà luogo la votazione.

I delegati poi saranno smistati in file e indirizzati verso 14 punti di scansione situati nella sala principale dell’Alamodome.

Il tesserino di ogni delegato, dotato di un codice a barre, verrà scansionato da un addetto e successivamente un revisore della Conferenza Generale fornirà al delegato in questione una scheda per la votazione.

“È importante verificare che si tratti effettivamente di delegati,” ha affermato Lamoreaux.

Il sistema di scrutinio segreto è stato preparato molto prima della sessione della Conferenza Generale come piano B, nel caso in cui il sistema di votazione elettronico non avesse funzionato, ha affermato un impiegato della Conferenza Generale. Il sistema di votazione elettronico, lanciato in apertura della sessione della CG, si è dimostrato difettoso e i delegati hanno deciso domenica di non utilizzarlo.

votazione“Avevamo un piano B fin dall’inizio, nel caso in cui la votazione elettronica non avesse funzionato” ha affermato Myron Iseminger, sottosegretario della Conferenza generale. La Segreteria si occupa delle votazioni alla sessione della Conferenza Generale.
“Non è qualcosa che ci siamo inventanti un paio di giorni fa,” ha aggiunto Lamoreaux. “Le schede sono state preparate in anticipo, prima ancora di venire qui a San Antonio, dove sono state conservate sotto chiave.”
Le schede per il voto sono state stampate su carta speciale e tagliate a misura di mezzo foglio di carta da lettere, diviso a metà. Una metà conteneva la parola “Sì,” stampata in cinque lingue, e l’altra la parola “No,” nelle altrettante lingue. Le lingue in questione sono inglese, spagnolo, francese, tedesco e portoghese.

Ogni metà contiene una casella che i delegati possono spuntare con una penna.

I delegati saranno invitati a seguire il corridoio a loro più vicino per dirigersi verso la parte anteriore dello stadio, dove depositeranno le proprie schede nelle apposite urne. Le quattro urne verranno fissate saldamente ai tavoli e saranno dotate di pareti trasparenti attraverso le quali sarà possibile vedere le schede inserite, ha affermato Lamoreaux.

“La procedura i votazione verrà effettuata nel silenzio e nella preghiera,” ha detto. “Verrà suonata una musica di sottofondo e si chiederà alle persone di astenersi dal conversare. Cercheremo di fare in modo che il tutto si svolga nel massimo rispetto.”

I delegati potranno indicare la propria preferenza sulla scheda mentre si dirigeranno alle urne oppure servendosi di tavoli posizionati espressamente vicino alle urne.

“Sarà molto chiaro dove indicare il ‘sì’ o il ‘no’ sulla scheda,” ha sottolineato Iseminger, “perché vogliamo che ogni voto possa essere contabilizzato.”

Una volta consegnate tutte le schede, i revisori della Conferenza Generale svuoteranno le urne sui tavoli predisposti nella parte anteriore dello stadio.

“Non cominceremo lo spoglio prima che tutti abbiamo votato,” ha affermato Iseminger. “Non vogliamo che il processo di spoglio influenzi alcun voto.”

I revisori e i rappresentanti della Segreteria della Conferenza Generale procederanno all’organizzazione dello spoglio e al conteggio dei voti, e comunicheranno i risultati al presidente della seduta di mercoledì, il vicepresidente uscente della Conferenza Generale Michael L. Ryan.

Sarà lui ad annunciare pubblicamente i risultati.

 

La votazione sulla consacrazione delle donne: le conseguenze del voto

Consacrazione delle donne al ministero pastorale

votazioneDopo aver spiegato minuziosamente come procedere alla votazione, è iniziata la votazione con la scheda per il SI e per il NO.

 

 

Ecco la proposta

votazione2Il Comitato esecutivo della CG chiede ai delegati nella loro sacra responsabilità verso Dio riuniti nella sessione dell’Assemblea convocata per il 2015 di rispondere alla domanda seguente:

Dopo aver studiato con spirito di preghiera, la Bibbia gli scritti di Ellen G. White e i documenti delle commissioni di studio circa il tema della consacrazione e,

Dopo aver preso in considerazione il bene della chiesa nel compimento della propria missione,

votazione3Sarebbe accettabile per voi lasciare che i comitati esecutivi delle diverse divisioni decidano sulla base della sensibilità dei propri territori, di provvedere alla consacrazione delle donne al ministero evangelico?

SI o NO

 

RISULTATI

2.363 voti totali
5 astenuti
977 delegati per il si
1.381 delegati per il no

La proposta non passa.

 

 

Pin It on Pinterest