L’Europa protagonista di Missione avventista che investe 2 milioni di dollari

L’Europa protagonista di Missione avventista che investe 2 milioni di dollari


EudNews/Maol
– La Missione avventista (Adventist Mission) della Chiesa mondiale ha approvato circa 2 milioni di dollari in sovvenzioni per proclamare il ritorno di Gesù tramite i centri di speranza nell’Europa secolarizzata.

Il comitato per le strategie e i finanziamenti della missione della Chiesa avventista mondiale ha votato, il 31 gennaio, la somma di 1.959.448 di dollari per quattro progetti europei e diversi altri progetti volti alla fondazione di nuove chiese.

«In Europa, i centri di speranza, aperti nelle zone urbane, si dimostrano sempre più capaci di abbattere le barriere della comunità, creare connessioni con le persone e aiutarle ad andare a Gesù», hanno affermato dal comitato.

Il vecchio continente, in cui la Chiesa ha faticato a farsi strada negli ultimi anni, riceverà una parte dei fondi per gestire un centro comunitario per i rifugiati in Germania, una scuola per bambini con bisogni speciali in Francia e centri sanitari in Estonia e Ungheria.

I quattro centri di speranza offriranno aiuto per la salute fisica, psicologica e spirituale nelle loro comunità e, infine, permetteranno di aprire nuove chiese, secondo Gary Krause, direttore dell’ufficio della Missione avventista della Chiesa mondiale, che sovrintende il progetto Missione Globale in ogni parte del pianeta.

Raggiungere le città
In una recente conferenza organizzata dalla Regione Intereuropea (Eud) della Chiesa, il cui territorio include Germania e Francia, è stato evidenziato il valore dei centri di speranza come piattaforme per mettere in pratica il metodo di Cristo. Il nuovo finanziamento sosterrà due progetti nell’Eud: una scuola a Tolosa, in Francia, che pone l’accento sugli studenti con bisogni speciali; e un centro comunitario ad Hannover, in Germania, che offre programmi di integrazione ai rifugiati, oltre ad altri servizi per giovani e famiglie giovani. La scuola di Tolosa riceverà 150.000 dollari in tre anni; il centro di Hannover riceverà 143.395 dollari per lo stesso periodo.

Anche i dirigenti della Regione Transeuropea (Ted) della Chiesa hanno espresso soddisfazione per due progetti nel loro territorio, che riceveranno i nuovi fondi. Si tratta di un centro per la salute a Tallinn, in Estonia, che offre consulenza psicologica, terapia familiare, fitness ed educazione a uno stile di vita sana; e un centro per la salute a Miskolc, in Ungheria, che offre servizi di consulenza e seminari sulla salute mentale, oltre ad avere una libreria cristiana e un negozio di alimenti naturali.

«Sono soprattutto i giovani a sostenere fortemente il progetto a Tallinn, in Estonia» ha dichiarato Victor Hulbert, direttore delle Comunicazioni presso la Ted «Siamo rimasti colpiti sia dalla loro dedizione sia dalla molteplicità dei servizi che progettano di offrire. Hanno persino in programma di creare un piccolo negozio di oggetti usati di qualità. Pianificano anche di aprire una chiesa».

Costruire fiducia
In Ungheria, i membri vogliono realizzare il progetto nel centro della città, lontano dalle due chiese avventiste già presenti a Miskolc.

«In una città la cui economia è basata sull’industria pesante, gli avventisti trovano difficile invitare il pubblico direttamente in un edificio religioso», ha affermato Hulbert «Con il centro per la salute, intendono raggiungere la comunità in un ambiente in cui si sentano a loro agio. L’obiettivo è costruire relazioni e fiducia nel centro della città». Si pensa così di aprire una nuova chiesa nei prossimi cinque anni.

Il comitato di Missione avventista della Ted ha sostenuto in tutto 117 progetti di testimonianza negli ultimi 12 mesi. «È emozionante conoscere idee innovative provenienti da pastori e membri laici impegnati, specialmente dai nostri giovani», ha affermato il presidente della Ted, Raafat Kamal.

La Missione avventista prevede di approvare 4,2 milioni di dollari per i progetti di Missione Globale nel 2018, dopo aver distribuito un importo simile l’anno scorso. I fondi provengono da donazioni e da un’offerta annuale speciale.

Ventuno centri di speranza urbani sono stati sovvenzionati dalla Missione avventista nel 2017, erano stati 24 nel 2016. Solo alcuni finanziamenti del 2017 sono nuovi, la maggior parte, invece, sono sovvenzioni di secondo o terzo anno per progetti già avviati. Da quando ha iniziato a concedere fondi nel 2012, la Missione avventista ha finanziato 61 centri di speranza nelle città. Tutti hanno lo scopo specifico di aprire nuove chiese.

 

La Regione Transeuropea della Chiesa risponde al voto sulla Brexit

La Regione Transeuropea della Chiesa risponde al voto sulla Brexit

TED-office-frontVictor Hubert/tedNew/Maol – Giovedì 23 giugno, il popolo britannico ha votato, con un margine del 3,8 per cento, di lasciare l’Unione europea. Nel referendum, che ha avuto il 72 per cento di affluenza, il 51,9 per cento degli elettori ha preso la decisione storica, cambiando 43 anni di storia europea; il Regno Unito aveva aderito alla Comunità europea nel 1973.

Gli studenti di profezia biblica dell’ufficio della Regione Transeuropea (TED) della Chiesa cristiana avventista, che ha sede nel Regno Unito, vedono nella Brexit un adempimento della profezia di Daniele 2:43, in cui si dice che le varie nazioni d’Europa non saranno mai unite.

Tuttavia, mentre la profezia dice che l’Europa avrà forza e debolezza, i tentativi di portare l’unità come era avvenuto sotto l’impero romano non riuscirà mai. Il past. Ian Sweeney, presidente della Chiesa cristiana avventista di Regno Unito e Irlanda, ha osservato che «questo non ci deve distogliere dalla nostra responsabilità di promuovere l’unità, l’amore e il bene comune tra tutte le persone!». Ha poi aggiunto che «la profezia di Daniele 2 non dice che non dobbiamo lottare contro le divisioni prodotte da razzismo, pregiudizi, egoismi e cose simili. Gesù ha detto una volta che i poveri saranno sempre in mezzo a noi (Gv 12:8), tuttavia, questo non vuol dire che dobbiamo accettare la povertà senza agire per alleviarla!».

Dopo la vittoria del «leave», il direttore del dipartimento Gestione cristiana della vita presso la TED, David Neal, ha osservato: «L’onesto avventista che crede nella Bibbia è combattuto. Di sicuro, la parola profetica resta valida. Mai, comunque, egli vorrà essere pronto e disposto a stare con coloro che hanno paura dell’’altro’, le cui azioni e parole rasentano la xenafobia. Altrettanto valida e di pari considerazione è, come Daniele 2,  anche la parabola di Gesù del Buon Samaritano. La campagna Brexit ha completamente ignorato questo valore».

In un appello accorato, Sweeney, i cui genitori sono stati migranti nel 1970, ha affermato: «L’Europa sarà sempre divisa in un modo o nell’altro, però abbiamo una responsabilità cristiana nel mostrare amore a tutte quelle persone che nei dibattiti politici sono state spersonalizzate ed etichettate come “migranti”, “rifugiati economici”, ecc. Non abbiamo la stessa lingua, cultura ed etnia, tuttavia ogni donna, uomo e bambino è nostro fratello e sorella. Cristo lo ama ed è morto per salvarlo»”.

Il presidente della TED, Raafat Kamal, ha dichiarato: «Ora stiamo cercando di capire le implicazioni che questo voto avrà sul funzionamento dell’ufficio TED nel portare avanti la nostra missione in Europa. Ci saranno chiaramente delle implicazioni finanziarie e operative che dobbiamo prendere in considerazione». Ha altresì fatto notate che la TED non è solo multilingue, ma comprende paesi che hanno monete diverse.

«La composizione dell’Europa è cambiata nel corso degli anni sia all’interno sia all’esterno della Chiesa. Le due Regioni europee della Chiesa (EUD e TED) hanno ugualmente cambiato più volte la dimensione e la struttura nel corso della loro storia. Cambiare di per sé non è un problema. Dobbiamo semplicemente trovare il modo migliore di reagire al cambiamento», ha osservato, «Può anche darsi che in questi tempi di incertezza le persone saranno più interessate alle soluzioni proposte dalla fede. Una sicurezza che, come avventisti, possiamo certamente offrire».

«L’incertezza all’interno dei vari mercati finanziari può creare alcuni problemi alla missione della chiesa», ha affermato Nenad Jepuranovic, tesoriere della TED. Il maggiore rischio finanziario, secondo lui, è il fluttuante tasso di cambio tra le 12 diverse monete utilizzate nei 22 paesi che compongono la Regione.

«Negli ultimi anni, le nostre entrate delle decime in valute locali sono state in costante aumento», ha affermato Jepuranovic, «Tuttavia, la turbolenza economica dei mercati europei degli ultimi due anni, ha fatto sì che subissimo il peso dei tassi di cambio sfavorevoli i quali hanno ridotto le entrate delle decime in sterline del 9,6 per cento». Questo è stato in parte bilanciato dai tassi di cambio tra dollaro e sterlina.

Che cosa accadrà in futuro?». Le ultime previsioni dei mercati europei sono, nella migliore delle ipotesi, incerte; ma la TED ha costruito riserve sufficienti per coprire periodi economicamente volatili, come quelli che si potranno incontrare nei prossimi mesi. Tuttavia, Jepuranovic è alla ricerca di modi per «migliorare la nostra efficienza ed efficacia, per servire al meglio i bisogni del nostro territorio».

Victor Pilmoor, tesoriere della Chiesa di Regno Unito e Irlanda, e prossimo alla pensione, si è mostrato interessato ai temi della fraternità. Ha scritto nel suo blog mensile: «Se si guarda l’obiettivo di inclusione tra le nazioni d’Europa, la libertà dei frequentatori di feste a Orlando e la buona volontà nella città di Batley, nello Yorkshire, [dove una parlamentare a favore del “restare” è stata assassinata a sangue freddo], la nostra società è chiaramente frammentata. Gli argomenti che provocano rabbia dimorano nella paura e nella forza dell’interesse egoistico».

Tutto ciò, egli ha osservato, ha portato a «una perdita di fraternità, a una mancanza di volontà da parte di molti nella società di ritenere che ci sia spazio abbondante per tutti, che la vita non è un gioco tra vincitori e vinti». Ha poi aggiunto: «Il fondamentalismo senza compromessi dominato dalla paura ha riempito il cuore di molti, fino ad arrivare al punto in cui l’auto-conservazione è diventata oggetto di influenza nazionale e religiosa».

La sua conclusione è un mantra positivo per la missione: «Per contro, noi possiamo offrire una visione del mondo che riconosce la generosità di Dio che offre la grazia e il sostentamento a tutti. Una prospettiva in cui le nostre vite onorano ciò che Dio ci dà, per amministrare le capacità di cui siamo dotati per scopi più grandi di noi».

Forse è un profeta dell’Antico Testamento colui che ci guida, infine, nel nostro modo di procedere: «O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?» (Michea 6:8)


img 2016-06-24 alle 19.38.21Il Dipartimento Comunicazioni in collaborazione con l’Adventist Review sta realizzando la versione italiana di un video sulla profezia di Daniele 2:43, in cui si dice che le varie nazioni d’Europa non saranno mai unite.  Sarà pubblicato lunedì 27 giugno, in mattinata, e ne daremo notizia su queste pagine e sui social network.

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