Marciapiede Didattico 02 un nuovo “metodo”per parlare con i giovani di disabilità

Marciapiede Didattico 02 un nuovo “metodo”per parlare con i giovani di disabilità


Seconda trasmissione "Speciale Marciapiede Didattico". Dopo lo scorrere della storica sigla del programma, Claudio Coppini introduce il co-conduttore Mauro Sbrillo e l'ospite Laura Ferraresi – pedagogista e facente parte dello staff del marciapiede stesso. Dopo un breve riepilogo della puntata precedente  che descrive in cosa consiste il Marciapiede Didattico, Mauro continua a raccontare il progetto e,  coinvolgendo Laura, che spiega il nuovo "metodo", affinato e implementato negli anni, per informare, in-formare, educare, abbattere i pregiudizi e cambiare la percezione sociale nelle nuove generazioni. Come? Attraverso l'esperienza diretta, i racconti e le esperienze personali di una persona disabile (Mauro), i video, le foto, la discussione ed i pensieri dei presenti, il tutto condito con una buona dose di empatia (essenziale) fra l'equipe del MD e chi effettua l'esperienza. Ma lo staff, nel 2019, ha organizzato una ricerca scentifica con l'università di Firenze Scienze Educazione e Psicologia per testare con 450 ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori gli effetti dell'esperienza. La ricerca scientifica ha evidenziato come i cambiamenti individuali sono avvenuti e perdurati nel tempo, non solo nei confronti delle persone disabili ma anche (come effetto secondario) nei confronti di altre diversità, in particolare quella dell'omosessualità. Ma per il cambiamento è risultata indispensabile la presenza della persona disabile, senza la quale lo stesso è risultato assolutamente effimero. Nella terza puntata continuerà il racconto con le esperienze personali , le dinamiche che accadono durante l'esperienza ed i racconti di situazioni verificatesi con gli studenti. A risentirci quindi il 7 dicembre alle ore 11,10  e puntuali, mi raccomando.Vogliamo ricordare altre figure due dello staff del Marciapiede Didattico che operano più dietro le quinte e che svolgono un lavoro importantissimo, Francesca Marchese, psicologa e Milca Zanini, coordinatrice del progetto e ideatrice insieme a Mauro Sbrillo e Claudio Coppini.

Un ringraziamento particolare anche ad ADRA Italia, l'associazione umanitaria avventista che sostiene  in questa fase lo sviluppo dei progetti legati al Marciapiede Didattico.Infine a chi ce ne farà richiesta, invieremo gratuitamente una copia del mensile, Vita e Salute di novembre dove troverete un articolo molto interessante sul Marciapiede Didattico.

Adra e formazione per stranieri a Ragusa

Adra e formazione per stranieri a Ragusa

HopeMedia Italia – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), coordinamento di Ragusa, continua il suo progetto di formazione rivolto agli stranieri, anche in tempo di pandemia, per aumentare le possibilità di integrazione nel territorio. Giovedì 26 novembre partirà il corso per conseguire l’attestato Haccp alimentarista, che permetterà di lavorare nell'ambito della ristorazione.

Tredici giovani migranti cominceranno questo percorso formativo con lezioni svolte da remoto, a causa delle restrizioni Covid. Saranno affiancati da un docente qualificato e affronteranno le tematiche che riguardano la sicurezza alimentare.

Il corso permetterà agli studenti di acquisire le competenze necessarie per poter entrare nel mondo del lavoro. “Una valida opportunità di vita e di crescita per questi ragazzi che hanno lasciato, la loro casa, spesso anche i loro genitori, nella speranza di un futuro migliore” ha affermato Giorgio Bella, direttore del corso.

Carmela Cascone è la segretaria del corso, nonché la referente di Adra, mentre la docenza è affidata a Stefania Sudano.

L’11 dicembre si terrà la cerimonia di consegna degli attestati, si spera in presenza, presso la nuova sede di Adra Ragusa, in via Australia.

Per conoscere tutti i progetti e le iniziative di Adra, visita il sito adraitalia.org 

 

La legge sul lavoro a favore dei disabili c’è, ma non funziona!

La legge sul lavoro a favore dei disabili c’è, ma non funziona!


«Il governo dimentica le persone disabili». Non stiamo parlando di diritto allo studio (e ce ne sarebbe da dire) né di assistenza in tempo di Covid (e anche qui dovremmo aprire un capitolo). Il tema è invece il diritto al lavoro: quello tutelato dalla legge 68 del 1999, che prevede tra l’altro incentivi alle aziende che assumono disabili. La legge ha appena compiuto vent’anni, ma non funziona e siamo i peggiori d’Europa. A sostenerlo sono alcune associazioni che si sono rivolte all’onorevole Maurizio Lupi (Noi con l’Italia). Lupi ha così presentato una interpellanza firmata con il collega Manfred Schullian (Gruppo misto): «In Italia — attacca Lupi — a fronte di 800 mila persone disabili iscritte alle liste di collocamento, soltanto il 30 per cento ha un’occupazione. Ed è la media più bassa di tutta Europa» (da un articolo di Elisabetta Soglio sul Corriere della Sera del 16 novembre 2020 dal titolo: "Il lavoro dei disabili, la legge c'è ma non funziona").

Su questo argomento abbiamo chiesto un parere a Mauro Sbrillo, conduttore radiofonico per Radio Voce della Speranza della rubrica  "Handicappati in orbita", e curatore del programma sociale Il marciapiede didattico promosso da ADRA, l'agenzia umanitaria della Chiesa avventista.

HandicaPPati in orbita speciale Marciapiede didattico 01

HandicaPPati in orbita speciale Marciapiede didattico 01


È  ripartita in diretta lunedì 16 novembre alle ore 11.10 una nuova serie della rubrica radiofonica HandicaPPpati in orbita. Claudio Coppini e Mauro Sbrillo, conduttori storici di questa rubrica, si propongono con queste nuove trasmissioni di parlare del progetto Marciapiede didattico, nato nel 2011 e ideato dai due conduttori e da Milca Lamuraglia Zanini, in quel momento direttrice di Radio Voce della Speranza di Firenze e ora responsabile di questo programma sociale. Il progetto nacque grazie al sostegno dell' otto per mille della chiesa avventista italiana e attualmente è gestito e patrocinato da ADRA, l'agenzia umanitaria avventista. In questa prima puntata i conduttori iniziano a spiegare cos'è materialmente il Marciapiede didattico, in quali ambiti viene utilizzato, ricordando e raccontando le motivazioni e l'evento che ispirò l'iniziativa. Molto altro c'è da raccontare, quindi non mancate, vi aspettiamo lunedì prossimo ma intanto richiedeteci allo 055-414040 una copia del mensile Vita e Salute di novembre, dove troverete un interessante servizio sul Marciapiede didattico.

Conversano – Raccolta e distribuzione di vestiario

Conversano – Raccolta e distribuzione di vestiario

Antonietta Fantasia – Siamo tutti coinvolti nella realtà, quasi irreale, dell’emergenza coronavirus. In particolare, i più poveri, i più fragili, i più vulnerabili e, oggi, anche tutti coloro che vivono i contraccolpi economici di questi giorni, sono oggetto di grande difficoltà che a volte diventa disperazione.

La sede Adra di Conversano ha sentito urgente il bisogno di porgere un aiuto concreto. Dopo un appello alla cittadinanza per donare qualsiasi cosa potesse essere utile alle famiglie svantaggiate, la risposta è stata veramente generosa. Dal 1° al 4  novembre, nei locali della nostra chiesa, decine di famiglie hanno beneficiato della generosità di tanti, ritirando capi di vestiario e oggetti di vario genere.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

Uragano Eta. Vittime e danni anche tra gli avventisti in Guatemala e Honduras

Uragano Eta. Vittime e danni anche tra gli avventisti in Guatemala e Honduras

HopeMedia Italia – Il passaggio dell’uragano Eta non è stato indolore in Paesi dell’America centrale come Guatemala e Honduras. Forti venti e piogge battenti hanno causato centinaia di vittime tra la popolazione e numerose devastazioni.

In Guatemala 
“L’uragano Eta ha provocato vari disastri in diverse parti del nostro Paese e ci ha toccato profondamente” ha affermato il past. Guenther Garcia, presidente della Chiesa avventista in Guatemala “Soffriamo per la perdita di nostri cari membri di chiesa, in particolare i tre bambini piccoli, ed esprimiamo solidarietà ai 70.000 cittadini colpiti da Eta”.

Gli avventisti del settimo giorno sono rattristati per la morte di quattro membri di chiesa, Adela Cal e i suoi tre figli di 5, 8 e 10 anni, dopo che i fiumi sono esondati e le frane hanno seppellito molte case nel villaggio di Queja a San Cristobal Verapaz, nella parte nord-occidentale del Guatemala.

Nel Paese mancano all’appello ancora diversi dispersi, mentre la nazione conta le sue vittime: circa 200 persone hanno perso la vita.

“Fondi speciali di emergenza sono stati erogati per aiutare i membri” ha spiegato Garcia “Inoltre, due camion sono pronti per il trasporto di indumenti e prodotti alimentari non deperibili, oltre a 75 materassi nuovi”. I fondi della locale Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) sono stati utilizzati a Peten, nel nord del Paese, per distribuire cibo, acqua e articoli da toeletta nelle aree colpite.

La chiesa ha finora identificato 219 famiglie avventiste che hanno perso le loro case. Otto chiese avventiste sono state aperte per accogliere i profughi, in tutto 796 persone. Chiusi a marzo in risposta alla pandemia, questi luoghi di culti sono stato riaperti per offrire rifugio alle famiglie sfollate, pur osservando i regolamenti di igiene e distanziamento fisico.

Dopo che le piogge si sono calmate il 4 novembre, gli avventisti delle regioni del nord e nord-ovest si sono mobilitati raccogliere cibo, acqua e vestiti per le vittime. “Con i propri fondi e altre donazioni, le chiese si sono mosse rapidamente per cucinare pasti caldi e assemblare sacchetti di cibo per molte delle persone colpite nelle comunità circostanti” ha affermato Gustavo Menendez, direttore delle Comunicazioni.

In Honduras 
L’uragano Eta, declassato a depressione tropicale, ha colpito anche l’Honduras, il 4 novembre scorso. Le piogge torrenziali hanno causato frane, straripamento di fiumi e allagamento di intere città, lasciando migliaia di persone bloccate. Oltre 50 sono i morti al momento.

“Abbiamo cercato di valutare i danni e le problematiche attuali che Eta ha causato sin dall'inizio della giornata” ha affermato Tegucigalpa Adan Ramos, presidente della Chiesa avventista in Honduras. La tempesta tropicale ha inondato la città di San Pedro Sula nella regione nord-occidentale del Paese.

"Non sapremo quale sarà il danno esatto fino a quando le acque non si placheranno, ma nel frattempo abbiamo organizzato l'assistenza per venire incontro alle necessità” ha aggiunto Ramos.

Chiese rifugio 
Diverse chiese non danneggiate e due scuole avventiste a San Pedro Sula hanno accolto le persone rimaste senza casa. I dirigenti hanno fatto appello al pubblico per ricevere cibo, denaro e altre provviste per le famiglie sfollate, tra le quali molti avventisti.

“Abbiamo perso tutto” ha detto Pati Valeriano, madre di cinque figli e membro della chiesa di San Pedro Sula. “Sono riuscita a scappare con i miei figli con pochissimo da casa nostra, e abbiamo nuotato verso la salvezza”. Ore dopo, ha incontrato il furgone della chiesa e, insieme ai suoli figli, è stata accompagnata in un rifugio. “Ringrazio la mia chiesa” ha aggiunti “Abbiamo bisogno di fede e preghiere in questa situazione”.

“Sono tempi molto difficili per l'intera regione” ha ribadito Walter Ciguenza, direttore delle Comunicazioni presso la denominazione in Honduras e pastore di 12 chiese a San Pedro Sula, otto delle quali sono state allagate. Due giorni dopo la tempesta, lui e altri pastori erano alla ricerca di persone bisognosi in diverse comunità. Le due scuole avventiste ospitano 130 sfollati in totale di ha detto. Valeriano, i suoi figli e il loro cane sono stati in una delle due scuole avventiste. Il numero degli avventisti colpiti nel nord-ovest dell'Honduras è salito a più di 500.

Héctor González, un anziano di chiesa, e la sua famiglia hanno aspettato per più di 24 ore prima di essere salvati. Erano tra le 40 persone in piedi all'ultimo piano della loro casa in attesa dei soccorsi. Quando li hanno visti arrivare, la sera di venerdì 6 novembre, hanno cantato un inno nel loro dialetto garifuna, per lodare e ringraziare Dio per la sua misericordia.

Adra
Grazie ai fondi stanziati dal suo network, Adra in Honduras assiste 1.500 famiglie con pacchi alimentari e kit igienici nell’area più colpita nel nord-ovest dell'Honduras. 
Le inondazioni hanno distrutto i campi coltivati e questo genera grande preoccupazione. "È una situazione difficile, con la siccità prima del Covid-19, dovuta alla cosiddetta Niña, e sembra che non ci sia mai fine” riferisce Luis Trundle, direttore di Adra nel Paese. Ha poi reso noto che l’agenzia umanitaria avventista ha firmato un accordo con Usaid per fornire fondi  per offrire assitenza a 60 luoghi di accoglienza degli sfollati e ad altre 1.700 famiglie di San Pedro Sula.

La chiesa continuerà a impegnarsi per assistere chi ha bisogno. "La richiesta è grande per noi, ma continueremo a muoverci per dare tutto l'aiuto possibile” ha concluso il past. Ramos.

[Foto e fonte: Adventist Review]

Monreale. Di nuovo un tetto dopo l’incendio del 2019

Monreale. Di nuovo un tetto dopo l’incendio del 2019

HopeMedia Italia – È trascorso oltre un anno dall’incendio che devastò la montagna sopra Monreale, cittadina dell’area metropolitana di Palermo, e la famiglia che aveva perso la casa, divorata dalle fiamme, ha di nuovo un tetto.

“Allora partì una gara di solidarietà” scrive monrealenews.it “per cercare di venire incontro alle esigenze di un nucleo familiare rimasto senza un tetto. Oggi quel tetto è stato ricostruito. Non tutta l’abitazione: per quella ci vorranno altre risorse e i nulla osta burocratici, ma è già qualcosa”.

La solidarietà arrivò anche da Adra Italia (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) che, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Monreale, attivò subito una raccolta fondi per offrire un sostegno alla famiglia colpita e aiutarla nel recupero di quanto aveva perso.

Lo scorso ottobre, grazie alla somma raccolta, è stata ultimata la copertura della casa. La famiglia ringrazia per gli aiuti ricevuti e pensa alla ricostruzione del resto dell’abitazione.

Al termine dei lavori del tetto, anche il direttore dell’agenzia umanitaria avventista ha ringraziato per il sostegno ricevuto da molti. “Siamo grati ai tanti donatori che attraverso Adra Italia hanno contribuito per queste famiglie che hanno subìto l’incendio nell’agosto 2019” ha dichiarato Dag Pontvik a monrealenews.it “La situazione di fragilità è ancora forte in questo periodo e questo risultato porta un po’ di sollievo e di speranza. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile”.

[Foto: monrealenews.it, Notizie Avventiste]

Adra e Fondazione avventista nell’emergenza terremoto in Turchia e Grecia

Adra e Fondazione avventista nell’emergenza terremoto in Turchia e Grecia

HopeMedia Italia – Il 30 ottobre un terremoto di magnitudo 6.9 con epicentro nel Mar Egeo ha colpito Turchia e Grecia. La forte scossa è stata avvertita fino a centinaia di chilometri di distanza, anche nelle capitali dei due Paesi, Istanbul e Atene. La Turchia e la Grecia si trovano sopra o vicino a diverse linee di faglia attive, per cui i terremoti sono abbastanza frequenti nella regione.

La risposta in Turchia 
Smirne, terza città turca per grandezza, con una popolazione di circa 4,37 milioni di abitanti, è stata la più colpita dal terremoto. Nei giorni seguenti ha registrato fino a 1.120 scosse di assestamento, di cui 43 di magnitudo superiore a 4. Oltre 100 persone hanno perso la vita sotto le macerie dei palazzi crollati, più di 900 i feriti.

“Questo terremoto è stato il peggiore che abbia colpito Smirne quest’anno. 973 edifici sono crollati e 178 sono stati evacuati per i danni riportati, e dovrebbero essere demoliti. Alcuni palazzi sono ancora sul punto di crollare” afferma David Jones, presidente della Fondazione Avventista del Settimo Giorno “Il governo ha emesso un ordine di evacuazione obbligatoria agli inquilini degli appartamenti che presentano crepe, per evitare il rischio di ulteriori vittime in caso di crolli”.

“Adra non ha un ufficio in Turchia, ma gli aiuti erano molto necessari, quindi ci siamo messi in contatto con la Fondazione Avventista del Settimo Giorno che è nel Paese” spiega Mario Oliveira, direttore di Adra per gli interventi nelle emergenze. La Chiesa è presente in Turchia con una Fondazione costituita nel 2015, che funge da quadro giuridico per gli avventisti del Paese, così possono tenere i servizi di culto e svolgere attività sociali.

“Abbiamo deciso” continua Oliveira “di far lavorare la Fondazione con il Comune e le autorità di Smirne in modo da poter fornire buoni alimentari alla popolazione colpita dal sisma”. L’agenzia umanitaria avventista e la Fondazione sono anche in trattative per coordinare la valutazione dei bisogni.

Nel frattempo, sono in corso attività di soccorso guidate dalle autorità locali per localizzare le persone intrappolate sotto le macerie. Finora sono state salvate più di 100 persone. Coperte, letti, articoli per l’igiene e altro sono stati distribuiti dall’Autorità turca per la gestione dei disastri e delle emergenze, e oltre 3.000 tende sono state installate da agenzie di supporto per le persone rimaste senza casa.

Gli interventi in Grecia 
Strade impraticabili, edifici danneggiati e oltre 300 case inagibili sono al momento il bilancio del terremoto in Grecia. La scossa ha anche innescato un mini-tsunami che ha inondato le strade di alcune cittadine costiere. “Le persone hanno paura di tornare nelle loro case o nei palazzi perché le scosse di assestamento continuano. Dal 30 ottobre sono state oltre 200″ sottolinea Despina Tologlou, direttrice di Adra in Grecia “Sono alte le probabilità che si verifichi un altro terremoto nei prossimi giorni”.

L’Agenzia umanitaria avventista ha iniziato le valutazioni dei bisogni parlando con i greci colpiti da questa calamità naturale. “Un uomo di 58 anni ci ha raccontato di aver perso la moglie il giorno prima del terremoto. Durante il sisma, la sua casa è stata completamente distrutta e ora vive in una tenda insieme con il figlio disabile di cui si prende cura. Era molto angosciato” racconta Tologlou.

Il maggior numero di danni, secondo la responsabile di Adra, si sono verificati sull’isola di Samos, dove risiedono oltre 30.000 abitanti. Due sono state le vittime e 19 i feriti. Le autorità locali in Grecia hanno fornito piccole tende e pasti caldi a chi è rimasto senza casa e hanno iniziato a valutare i danni. Anche un campo profughi sull’isola di Samos è stato colpito e lì sono iniziati i disordini.

“Il bisogno è grande e le persone necessitano di cibo, sacchi a pelo, kit per l’igiene e altro” afferma Tologlou “Con il passare del tempo, stiamo facendo tutto il possibile per dare aiuto e portare sollievo ai più vulnerabili”.

Adra 
L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso è il braccio umanitario internazionale della Chiesa avventista e svolge il suo servizio umanitario in 118 Paesi del mondo. Offre sviluppo sostenibile nelle comunità e soccorso in caso di calamità. Lo scopo di Adra è servire l’umanità in modo che tutti possano vivere come Dio voleva fin dal principio.

Per conoscere l’attività di Adra in Italia, visita il sito: adraitalia.org

[Foto: Shem Aguila/Fondazione Avventista inTurchia, Adra Grecia. Fonte: tedNews]

Liberati gli operatori di Adra rapiti in Congo

Liberati gli operatori di Adra rapiti in Congo

HopeMedia Italia – Due operatori umanitari dell'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), insieme a una persona non identificata, sono stati rilasciati il 3 novembre da rapitori anonimi nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc). I tre stavano tornando dal campo profughi di Mulongwe, nella provincia del Kivu meridionale, quando sono stati rapiti e trattenuti contro la loro volontà. L'autista del gruppo è stata la quarta persona rapita, rilasciata poco dopo.

Adra ha lavorato a stretto contatto con le autorità locali per comunicare con i rapitori ed è rimasta in contatto con le foamiglie dei rapiti. Dopo quattro giorni, tutti e tre gli ostaggi sono stati rilasciati incolumi e trasferiti in ospedale per un controllo medico.

“Siamo molto felici di aver assicurato il ritorno dei nostri operatori” ha affermato Michael Kruger, presidente di Adra internazionale “Siamo molto grati a Dio per averli protetti, alle autorità locali e al nostro team che hanno collaborato in questa rischiosa missione. Sebbene questa sia una buona notizia, gli attacchi contro gli operatori umanitari rimangono elevati. È una situazione che non riguarda solo il nostro personale, ma anche le comunità che serviamo. Continueremo a rivedere e rafforzare le nostre misure di sicurezza per garantire la protezione e l'incolumità di tutti i nostri operatori umanitari, in modo da poter continuare a intervenire e assistere tante famiglie vulnerabili”.

Questo è il secondo attacco agli operatori di Adra nella Rdc dal 2009, e all'epoca costò la vita a un dipendente dell’agenzia umanitaria avventista. Nel 2019, gli attacchi contro gli operatori delle organizzazioni umanitarie in generale hanno superato tutti i record precedenti: 483 sono stati attaccati e 124 rapiti, secondo Humanitarian Outcomes ’Aid Worker Security Database. Adra condanna questi attacchi e chiede chiarezza sulla responsabilità dei colpevoli e giustizia per i sopravvissuti.

L’agenzia avventista opera nella Rdc dalla metà degli anni '90, dove offre supporto ai rifugiati che ritornano in patria tramite la distribuzione di ricoveri, articoli non alimentari, la difesa dei diritti di proprietà dei terreni; ha anche svolto un ruolo chiave nel ridurre al minimo la diffusione dell’epidemia di Ebola rendendo consapevoli le comunità fuori mano sull'importanza dell’igiene ed equipaggiandole con prodotti adeguati. L'agenzia ha anche stabilito un accordo con il Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione della Rdc per costruire cliniche e scuole.

Adra 
L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso è il braccio umanitario internazionale della Chiesa avventista e svolge il suo servizio umanitario in 118 Paesi del mondo. Offre sviluppo sostenibile nelle comunità e soccorso in caso di calamità. Lo scopo di Adra è servire l'umanità perché tutti possano vivere come Dio voleva fin dal principio.

Per conoscere l’attività di Adra in Italia, visita il sito: adraitalia.org

 

 

Romania. Nuovo centro di formazione per gli immigrati

Romania. Nuovo centro di formazione per gli immigrati

HopeMedia Italia – Nel mese di ottobre, a Bucarest, l'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) in Romania ha inaugurato il nuovo centro di formazione “Speranta pentru immigranti” (Speranza per gli immigrati), alla presenza di operatori, volontari, donatori e ospiti.

Il centro, pensato per offrire formazione ai rifugiati provenienti da Siria, Iraq, Yemen, Somalia ed Etiopia, è stato costruito quest’anno, nonostante le restrizioni della pandemia, grazie ai contributi di diverse organizzazioni della Chiesa avventista e di donatori anonimi.

Nella struttura di tengono corsi di lingua romena, inglese e araba; di sartoria e musica; servizi di barbiere. Il centro è aperto anche per organizzare seminari, ricevimenti e feste di famiglia, il tutto gratuitamente.

"Siamo contenti di poter sostenere questo nuovo progetto Adra" ha affermato Robert Mandache, presidente della Federazione di chiese avventiste della Muntenia “È come se ripagassimo un debito al Signore per tutto ciò che abbiamo da lui ricevuto, perché siamo tutti stranieri e pellegrini su questa terra. È qualcosa che ci impegna ad aiutare gli altri, specialmente le persone vulnerabili”.

In Romania, l’agenzia umanitaria ha una lunga storia di sostegno agli immigrati e ai loro diritti. Con la creazione di questo centro educativo, Adra prosegue l’iniziativa lanciata nel 2015 per assistere le famiglie e i giovani immigrati nel Paese.

"L'inaugurazione di questo nuovo centro ci dimostra, ancora una volta, che l'empatia e la cura per i nostri simili dovrebbero essere la nostra impostazione predefinita, qualcosa che trascende i confini geografici, culturali, etnici, religiosi o di genere" ha dichiarato Robert Georgescu, direttore esecutivo di Adra in Romania.

Gli ha fatto eco Valentin Filimon, direttore dei Dipartimenti Educazione e Libertà Religiosa presso la Federazione avventista della Muntenia, per il quale l'istruzione è stata e rimane lo strumento più prezioso per cambiare la situazione di ogni persona. “L'aiuto che offriamo tramite questo centro non è solo un intervento diretto e temporaneo, ma mira a fornire ai beneficiari le capacità e le competenze necessarie per una migliore esperienza di vita” ha sottolineato.

Alcuni rifugiati presenti all’inaugurazione hanno raccontato la loro esperienza con i volontari di Adra. Mohaned Alkorejee, un radiologo immigrato dall'Iraq, ha raccontato che “è stata una giornata meravigliosa quando ho incontrato brave persone, persone meravigliose che lavorano in Adra. Avevo sentito parlare di questa organizzazione, ma ho visto la differenza tra quello che avevo letto e ciò che ho vissuto. Dal primo momento ti senti come a casa con la tua famiglia. È stata una straordinaria atmosfera di apprendimento e scambio di conoscenze… Grazie mille, Adra”.

Per Theea Miculescu, compositrice e volontaria di Adra in Romania, aiutare gli immigrati è una strada a doppio senso. “Far parte di questa missione non è solo l'esperienza di un’insegnante, ma anche quella in cui imparo dai miei studenti" ha spiegato.

Secondo i dirigenti dell’agenzia umanitaria romena, il centro "Speranta pentru immigranti" è un modo per riconoscere il lato umano dell'attuale crisi dei rifugiati, nonché il valore di ciascuna persona coinvolta. “Rispettando i diritti umani e, agendo con compassione, trasmettiamo un chiaro messaggio di forza nonostante l’attuale situazione complessa e fragile. Attraverso attività specifiche, Adra vuole ridurre al minimo l'impatto di una situazione opprimente e insopportabile per il maggior numero possibile di uomini, donne e bambini".

[Foto: Adra Romania]

Inondazioni in Cambogia. Gli interventi di Adra alla popolazione

Inondazioni in Cambogia. Gli interventi di Adra alla popolazione

HopeMedia Italia – L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), in collaborazione con la Missione avventista della Cambogia e le autorità locali, ha distribuito pacchi di alimenti a 450 famiglie colpite dalle inondazioni nei comuni di Ou Tapong, Tropeang Chorng, Metoek e Snam Preah, nel distretto di Bakan, nella provincia di Pursat.

Tra il 6 ottobre e il 13 ottobre, le tempeste tropicali hanno portato forti piogge nella Cambogia occidentale, in particolare nelle province di Pursat, Battambang, Banteay Meachey, Kompong Speu e Kandal, nonché in alcune aree della capitale, Phnom Penh. Gli abbondanti rovesci sulle montagne hanno ingrossato i fiumi che sono esondati e hanno allagato case, scuole e negozi. Inondati anche i campi coltivati. La popolazione è stata costretta a rifugiarsi in luoghi elevati, come le locali pagode.

39.000 famiglie sono state colpite in tutto il Paese, 9.000 delle quali hanno dovuto abbandonare la loro abitazione, ma il numero degli sfollati è destinato a salire, secondo le autorità. Ci sono stati anche almeno 20 morti a causa dell’alluvione.

Il team del progetto salute e sicurezza alimentare di Adra a Pursat è stato in contatto con le autorità governative e con la comunità per conoscere i bisogni e iniziare la distribuzione dei pacchi alimentari contenenti, tra l’altro, riso, ramen, pesce in scatola, olio e sale, per integrare i bisogni di base.

“L'alluvione ha invaso il nostro villaggio e ha reso difficile procurarci da mangiare. La nostra famiglia lotta per guadagnarsi da vivere, quindi questo sostegno significa molto per noi” ha affermato una vedova di 57 anni con quattro figli, che abita a Tropeang Chorng. Un nonno di 86 anni della stessa comunità ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto da Adra.

Anche Khiev Raning, vicegovernatrice del distretto colpito, è stata grata per gli interventi dell’agenzia umanitaria. “La risposta è arrivata nelle comunità colpite in tempo per le persone che avevano bisogno di assistenza” ha dichiarato. Ha inoltre espresso apprezzamento per il supporto e la buona collaborazione tra Adra e le autorità locali in questo momento di emergenza, nonché per i progetti esistenti e in corso.

“Ringrazio la nostra rete di donatori, il team del progetto che lavora con dedizione e i partner della comunità che rendono disponibile questa assistenza” ha detto Mark Schwisow, direttore di Adra in Cambogia “Che si tratti di sviluppo a lungo termine o delle necessità immediate dell'attuale crisi, siamo lì per ridare speranza”.

[Foto: Adra Cambogia. Fonte: Adventist News Network]

 

 

Tutti i bambini del mondo a scuola. Presentata la seconda fase della campagna

Tutti i bambini del mondo a scuola. Presentata la seconda fase della campagna

HopeMedia Italia – La Chiesa avventista mondiale e il suo braccio umanitario globale, l'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), hanno annunciato la seconda fase della campagna “Tutti i bambini del mondo a scuola”. L'iniziativa congiunta mobiliterà il sostegno dei governi nei Paesi di tutti i continenti tramite gli oltre 22 milioni di avventisti, ma anche dipartimenti, scuole e partner della Chiesa, per influire su un cambiamento positivo e permettere a ogni bambino di avere accesso all'istruzione.

“La pandemia del Covid-19 ha creato difficoltà ancora maggiori ai bambini più vulnerabili. Il 94% della popolazione scolastica del mondo è stata colpita da questa crisi. È nostra responsabilità, come Chiesa globale, prenderci cura dei bambini come Dio si prende cura di noi” ha affermato Ted N. C. Wilson, presidente della denominazione a livello mondiale.

"La Chiesa avventista” ha aggiunto “ha uno dei maggiori sistemi educativi cristiani al mondo e con più di 22 milioni di membri di chiesa a livello globale, abbiamo l'obbligo morale e cristiano di garantire che ogni bambino, ovunque, abbia accesso a un'istruzione di qualità, indipendentemente da razza, religione o condizione”.

La prima fase del progetto è iniziata a ottobre 2019, con una campagna per raccogliere 1 milione di firme online entro il 2020, al fine di sensibilizzare e sostenere bambini, adolescenti e giovani a livello globale, privi di istruzione. Secondo l'ultimo rapporto Unesco, un bambino e un giovane su cinque non vanno a scuola; e la pandemia da coronavirus è responsabile della più grande interruzione scolastica della storia, che colpisce 1,6 miliardi di studenti in più di 190 Paesi, in ogni continente.

La campagna “Tutti i bambini del mondo a scuola” ha superato l'obiettivo di 1 milione di firme nel luglio di quest'anno. Adra e gli avventisti di circa 200 nazioni, in Africa, Asia, Europa, Americhe e Australia, hanno promesso il loro sostegno per invitare i leader mondiali, i governi locali e chi prende le decisioni ad agire per migliorare l'istruzione dei minori.

“Abbiamo gettato le basi per la prossima fase di questa campagna. Ora abbiamo un'opportunità unica di concentrarci su un problema che ha colpito quasi tutti i bambini nel mondo durante la pandemia, un problema che peggiorerà solo se non ci si fa avanti e si parla. Questo è il motivo per cui, in collaborazione con la Chiesa avventista globale, ci rivolgeremo ai leader di governo, ai legislatori e ai cittadini per sostenere maggiori investimenti nell'istruzione e un migliore accesso a tutti i bambini, in modo che possano svolgere un ruolo forte nella costruzione di comunità e nazioni sane e prospere" ha spiegato Michael Kruger, presidente di Adra.

“È tempo di incoraggiare i leader mondiali e i responsabili politici a valorizzare l'istruzione e ad apportare i cambiamenti necessari per soddisfare le esigenze educative dei minori di tutto il mondo. Dobbiamo lavorare insieme per consentire ai bambini di avere una formazione scolastica e vivere liberi dallo sfruttamento e dalla povertà” ha concluso,

Priorità 
Le tre priorità chiave della seconda fase della campagna si concentreranno su: 
– aumentare i finanziamenti per l'istruzione nei Paesi in via di sviluppo; 
– aumentare gli aiuti esteri tra le nazioni ricche per sostenere l'istruzione nei Paesi a basso reddito;
–  migliorare l'inclusione scolastica e sociale agli studenti emarginati, in particolare ragazze e bambini con disabilità.

 

 

 

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