L’iceberg della pandemia

L’iceberg della pandemia


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 13 gennaio 2022, Roberto Vacca commenta alcune notizie del giorno con Severino Saccardi, direttore della rivista Testimonianze. 

Tra i temi toccati: le scuse di Johnson per la festa in lockdown; il 70% degli italiani è favorevole all'obbligo vaccinale;  la lezione del naufragio della Costa Concordia.

 

La pandemia ha aggravato i problemi psichiatrici di bambini e adolescenti

La pandemia ha aggravato i problemi psichiatrici di bambini e adolescenti


Il lungo isolamento sta provocando ansia, crollo dell’autostima, autolesionismo. In gran parte al riparo dalle conseguenze fisiche del virus, i bambini e gli adolescenti stanno subendo quelle psicologiche da quando le chiusure scolastiche li hanno lasciati a casa. L’isolamento in una stanza, la didattica magari solo attraverso uno smartphone e un wifi instabile, le liti in famiglia nate dalla convivenza in pochi metri stanno innescando negli adolescenti una seconda epidemia. Non è un virus. È abulia, depressione, crollo della concentrazione e dell’autostima, ansia, autolesionismo. E non è solo in Italia. Uno studio sui pronto soccorso pediatrici di Torino, Cagliari e di altri 21 ospedali in dieci Paesi diversi durante la prima ondata di Covid, pubblicato su «European Child and Adolescent Psychiatry», mostra ciò che è successo in tutto il mondo: gli accessi per atti di autolesionismo in marzo e aprile 2020 aumentano dal 50% al 57%, con un’incidenza in crescita degli «intenti suicidi» e dell’isolamento come fattore scatenante.

Benedetto Vitiello dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, docente di psichiatria infantile anche alla Johns Hopkins di Baltimora, nota le stesse tendenze nel pronto soccorso del capoluogo piemontese. Ma sono diffuse anche nel resto del Paese. Vitiello il mese scorso ha pubblicarispetto to su «Frontiers in Psychiatry» uno studio basato su un sondaggio in Italia fra circa ottocento minorenni — età media, 12 anni — durante la pandemia. Conclusione: «Il 30,9% dei bambini sono ad alto rischio di disordine da stress post-traumatico». Francesca Maisano, psicoterapeuta dell’età evolutiva del Fatebenefratelli di Milano, nota sulla base di un sondaggio fra centinaia di minori che ragazzi e ragazze tendono a reagire al disagio di questi mesi in modi diversi. «I maschi con un aumento di aggressività verso il resto della famiglia — dice —. Le femmine con un attacco al corpo spesso correlato a scarsa autostima» (dall'articolo di Federico Fubini e Simona Ravizza dal titolo "I ragazzi, le scuole chiuse. Più ansia e depressione" apparso sul Corriere della Sera del 9 aprile 2021)

Su questa situazione di grave disagio psichico tra bambini e adolescenti abbiamo parlato con lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Tomai, che conferma che la situazione è molto seria e non deve essere assolutamente sottovalutata.

L’impatto del lockdown e della didattica a distanza sui ragazzi

L’impatto del lockdown e della didattica a distanza sui ragazzi


Disturbi del sonno, attacchi d’ansia, aumento dell’irritabilità. Sono i sintomi più frequenti di cui hanno sofferto le bambine, i bambini e gli adolescenti nel nostro Paese durante l’isolamento a casa per l’emergenza coronavirus. In questa nuova puntata di Riflettiamo insieme parliamo di questo problema con  Luciano Gheri, psichiatra e psicoterapeuta che da anni lavora con gli adolescenti nelle scuole della provincia di Prato, per la prevenzione delle tossicodipendenze e del disagio giovanile. Nel corso della trasmissione interviene anche Andrè Legni, studente presso la Facoltà avventista di teologia di Firenze, e autore di uno studio sul gruppo giovanile della chiesa avventista di Firenze, a proposito della qualità delle relazioni con i genitori, i compagni e la Chiesa in questo tempo particolare.

La chiesa avventista di Udine chiude per solidarietà con i malati di Covid

La chiesa avventista di Udine chiude per solidarietà con i malati di Covid

HopeMedia Italia – La comunità avventista di Udine ha deciso di chiudere i propri locali per manifestare vicinanza e solidarietà a chi soffre di Covid-19. È anche un gesto di collaborazione verso le istituzioni per dare un contributo nell’azione di contenimento e rallentamento dei contagi. Il servizio di culto sabbatico viene quindi spostato sul web; in questo modo ogni abitazione diventa una “chiesa”.

Rinunciando a riunirsi in presenza, pur se con distanziamento fisico, uso di mascherine e regole igieniche, significa lanciare un messaggio perché ciascuno si impegni nel far prevalere responsabilità, maturità e buon senso.

“Tutti gli ammalati con i loro familiari, i sanitari e le categorie economiche colpite dalla misure restrittive sono nei nostri pensieri e preghiere”, affermano dalla comunità.

La notizia della chiusura ha avuto risonanza mediatica in città grazie al quotidiano udinetoday.it.

Anche la chiesa avventista di Cesena ha chiuso per solidarietà. Leggi qui la notizia.

[Immagine: pixabay]

La qualità dell’aria in Italia – Primo Report del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente

La qualità dell’aria in Italia – Primo Report del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente


“La qualità dell’aria in Italia”, rapporto alla sua prima edizione del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (SNPA) descrive lo stato e il trend dellinquinamento atmosferico in Italia nel periodo 2010 – 2019 e contiene una serie di monografie di approfondimento utili alla comprensione dei fenomeni e delle tendenze in atto. Dall’inizio alla fine del decennio in che modo si è evoluta la situazione nel nostro paese e quali sono risultate le criticità maggiori?

Un capitolo in particolare è dedicato alla qualità dellaria in Italia durante il lockdown.

L’ISPRA svolge delle funzioni di supporto al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. I dati scientifici rilevati dal Rapporto nazionale di sistema indirizzano quindi le future decisioni politiche in questo settore.

Si può scaricare il rapporto “La qualità dell’aria in Italia” dal sito isprambiente.gov.it

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano la dott.ssa Silvia Brini, Responsabile Area Monitoraggio qualità dell’aria e climatologia operativa presso ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

 

Foto: www.isprambiente.gov.it/

Animaliamoci 20-11-20

Animaliamoci 20-11-20


Dopo 478 anni un castoro è tornato sulle Alpi centrali italiane. A favorire il suo lungo e misterioso viaggio, iniziato sull’Ossiacher See nella Carinzia austriaca, l’assenza dell’uomo. Dalla primavera il Covid, dopo la catastrofe della tempesta Vaia, in alta quota prolunga la solitudine nelle foreste più remote delle Dolomiti. Sulla scia di sciacalli, lupi e lontre, e dopo una lince, a fine ottobre anche il più grande tra i roditori selvatici è riapparso in Italia. L’ultimo esemplare era stato segnalato sul fiume Po, vicino a Pavia, nel 1542. In Alto Adige, all’epoca dominio asburgico, l’ultimo castoro era stato catturato a Versciaco nel 1594. La natura ha avuto bisogno di quasi cinque secoli per suggerire all’istinto di un castoro, specie iper protetta in Europa, che è venuto il tempo di disperdersi lungo corsi d’acqua nuovamente sicuri (da un articolo di Giampaolo Visetti su Repubblica del 19-11-2020 dal titolo: "Il castoro solitario tornato sulle Dolomiti dopo cinque secoli")

Su questa bella notizia ascoltiamo un commento  della presidente dell’associazione Gabbie Vuote onlusMariangela Corrieri, intervistata da Roberto Vacca.

Covid-19. La chiesa avventista di Cesena chiude per solidarietà

Covid-19. La chiesa avventista di Cesena chiude per solidarietà

La decisione arriva dopo che l’Emilia-Romagna è diventata zona arancione e quindi sottoposta a maggiori restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus. Il past. Iannò: “Preghiamo per chi è malato, per i familiari e i sanitari coinvolti, per chi ha problemi lavorativi ed economici”.

HopeMedia Italia – La comunità avventista di Cesena ha deciso di chiudere i locali della propria chiesa per i prossimi due sabati, a seguito del passaggio in zona arancione anche della Regione Emilia-Romagna. “Questo vuole essere un gesto di solidarietà in un momento così difficile in cui tanti soggetti sociali sono stati coinvolti dalle misure restrittive per contenere e frenare il contagio da coronavirus” spiega il pastore Robertò Iannò, in un comunicato alla cittadinanza.

“Vogliamo anche noi” aggiunge “contribuire a limitare le possibilità di contagio e trasmissione del virus, così come viene fatto, ad esempio, con la didattica a distanza, le chiusure di bar e ristoranti, o di altri luoghi di aggregazione come musei, mostre e cinema. Forse la chiusura della nostra chiesa è solo una goccia nell’oceano. Ma, in coscienza, vogliamo pensare di aver fatto anche noi la nostra piccola-grande parte”.

La chiusura interrompe i servizi di culto in presenza, che si terranno da remoto, ma non il senso di comunità. “Semplicemente, passeremo alla modalità online, così come fatto durante il lockdown totale di questa primavera” chiarisce Iannò “Ogni settimana la nostra comunità si incontrerà sulla piattaforma web che ci ha permesso di essere ‘chiesa’ anche se a distanza. E che non ha mai smesso di funzionare anche dopo l’interruzione del lockdown. Abbiamo creato un canale per tutta la comunità, e ce n’è uno anche per i più piccoli”.

In questo periodo di novembre, le chiese avventiste nel mondo, come pure la comunità cesenate, vivono la tradizionale settimana di preghiera, un momento speciale di approfondimento spirituale. “Vogliamo far sapere alla cittadinanza tutta” afferma il pastore “che vogliamo ricordarci nelle nostre preghiere di chi sta soffrendo in modo particolare di Covid-19: pensiamo a chi è malato, e ai familiari e sanitari coinvolti, così come a chi sta avendo problemi lavorativi ed economici”.

Siamo “fiduciosi che nessuno si scoraggi” conclude “e che trovi nella rete di solidarietà, privata e istituzionale, così come dentro di sé (e nella fede), la forza per reagire e vincere assieme questa sfida”. 

Il comunicato del past. Iannò è stato diffuso anche dal Corriere Romagna. Leggi qui l’articolo.

Guarda il manifesto che è stato affisso sulla porta della chiesa a Cesena.

Animaliamoci 06-11-20

Animaliamoci 06-11-20


In questa nuova puntata di Animaliamoci abbiamo con noi la presidente dell’associazione Gabbie Vuote onlusMariangela Corrieri, intervistata da Roberto Vacca. Oggi parliamo di animali domestici, spesso per colpa del lockdown alcuni proprietari non riescono a prendersi cura dei propri animali domestici, oppure vengono ricoverati o devono mettersi in quarantena non in casa propria, per ovviare a questo problema alcune associazioni animaliste ospitano gli animali domestici in maniera che non rimangano a casa da soli. 

Osservatorio Covid-19 a Roma e provincia. Contrasto alle infiltrazioni criminali nel commercio

Osservatorio Covid-19 a Roma e provincia. Contrasto alle infiltrazioni criminali nel commercio


Nasce a Roma l’Osservatorio Covid, lanciato da Ambulatorio Antiusura e Confcommercio Roma, per contrastare sia le infiltrazioni criminali che il rischio usura. Un piano per tutelare e sostenere le piccole e medie imprese colpite economicamente dalla crisi legata al lockdown. Un “Osservatorio della legalità”, un numero verde, assistenza associativa gratuita da parte di Confcommercio agli imprenditori che “resistono” alle offerte di acquisto che dovessero risultare provenienti da consorterie criminali. Ambulatorio Antiusura offre consulenza gratuita per accedere ai fondi di aiuto. Sarà operativo il numero verde 800 810 123, dedicato a imprenditori, artigiani e partite IVA che potranno segnalare queste situazioni, prendendo un appuntamento presso un Punto d’ascolto dedicato.
C’è anche la proposta al governo per l’apertura di un osservatorio istituzionale a livello nazionale.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro all’avvocato Luigi Ciatti, presidente di Ambulatorio Antiusura Onlus e al dott. Pietro Farina, direttore di Confcommercio Roma.

Foto: pagina facebook Ambulatorio Antiusura Onlus

Un bilancio del confinamento nella prospettiva di uno psicologo

Un bilancio del confinamento nella prospettiva di uno psicologo


In questo numero di “A tu per tu” parliamo ancora delle misure di “lockdown” che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi mesi, misure molto restrittive delle libertà personali che sono state adottate e imposte in nome della sicurezza collettiva. In effetti recenti ricerche hanno sottolineato l’utilità di queste misure. Uno studio condotto da epidemiologi presso l’Imperial College di Londra ha stimato che i lockdown abbiano salvato circa 3,1 milioni di vite in 11 Paesi europei, tra cui 500 mila nel Regno Unito, e che abbiano ridotto i tassi di infezione di una media dell’82% (da Repubblica.it).
Tuttavia il costo delle restrizioni sociali – il cosiddetto “distanziamento sociale” che spesso si è tradotto semplicemente in isolamento sociale – è risultato spesso pesante, con conseguenze a medio-lungo termine ancora da studiare. Si presume che il costo di queste misure sia stato pagato dalla popolazione soprattutto in termini di acutizzazione di tensioni e disagi psichici presistenti, ma che abbia colpito soprattutto le fasce più deboli: gli anziani, i bambini e gli adolescenti, privati della socializzazione indispensabile per l’equilibrio psichico e lo sviluppo cognitivo.
Abbiamo parlato di questi temi – e di vari altri problemi emersi in questa straordinaria fase della storia umana – con Giuseppe Tomai, psicologo e psicoterapeuta.

(Nella foto un esempio di “lockdown” nel mondo: una strada di Manhattan, New York, durante l’ora normalmente di massimo traffico)

Confinamento e fase 2 per i credenti

Confinamento e fase 2 per i credenti


La pandemia ha stravolto le tradizioni e i riti più consolidati della storia. Tutte le messe sono state sospese, la celebrazione di ogni sacramento pure: le Chiesa Cattolica si è incamminata verso la Pasqua come mai era accaduto nella sua storia recente. Il momento culmine dell’anno liturgico e della vita cristiana è stato celebrato a porte chiuse, senza la presenza dei fedeli, come mai era avvenuto prima d’ora, tempo di guerra compreso. «È una situazione inedita come è inedita la pandemia in generale», ha commentato mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti e presidente della commissione cultura e comunicazione della Cei (dall’articolo di Massimo Donaddio “Coronavirus, così la Chiesa si è reinventata per non scomparire durante il lockdown” sul Sole24ore.com)
In questo numero di Sfogliando il giornale parliamo con Rolando Rizzo, pastore avventista, della chiusura delle chiese, della prospettiva della “fase 2” e della centralità dell’incontro umano nell’esperienza di un cristiano autentico.

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