Adra. Aiuti e progetti futuri in Marocco

Adra. Aiuti e progetti futuri in Marocco

A più di un mese dal terremoto, un aggiornamento sugli interventi nelle zone colpite.

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) della Spagna, in collaborazione con la rete internazionale di Adra, prosegue nella risposta umanitaria di emergenza in Marocco, nei villaggi sulle montagne dell’Atlante devastati dal terremoto l’8 settembre scorso. Pur non avendo una sede nel Paese nordafricano, l’agenzia avventista era sul posto già pochi giorni dopo il sisma, il peggiore nella regione da 60 anni, che ha causato almeno 2.946 morti e più di 5.476 feriti.

“Il fatto che Adra non abbia una presenza organizzata in Marocco non significa che non abbia una rete di collaboratori in loco” ha affermato Olga Calonge, direttrice di Adra Spagna “Abbiamo 11 volontari che vivono nel Paese da anni e che, fin dal momento del terremoto, sono stati coinvolti e organizzati nella risposta all’emergenza. La nostra gratitudine nei confronti di tutti questi collaboratori è immensa per la loro conoscenza del campo, i loro rapporti con la comunità locale marocchina e la loro immediata risposta alla richiesta di aiuto fin dal primo minuto”.

Il 12 settembre, Adra ha organizzato a Marrakech una riunione di coordinamento in cui è stato deciso di procedere seguendo due strategie. “Da un lato, grazie ai volontari locali che hanno legami di amicizia e relazioni con le persone e le famiglie di alcune comunità, abbiamo deciso di visitare questi villaggi per valutare la gravità dei danni e le loro necessità. In secondo luogo, e in parallelo, abbiamo iniziato a individuare e a stilare un elenco di organizzazioni locali che già lavorano sul campo e che conosciamo grazie a progetti passati o alle referenze fornite dai nostri volontari” ha aggiunto la direttrice.

Subito sono cominciati i sopralluoghi nelle zone colpite dal terremoto e gli incontri con le organizzazioni locali per aderire e sostenere finanziariamente le loro iniziative.

Prima consegna di aiuti umanitari 
Il 16 settembre, Adra ha partecipato a una prima consegna di aiuti umanitari.
“Abbiamo contribuito con l’acquisto di 200 kit composti da coperte e vestiti caldi per affrontare il freddo in questa zona delle montagne dell’Atlante” ha detto Calonge “Nei giorni successivi, abbiamo distribuito 700 kit di emergenza in altri due villaggi, 400 in una comunità e 300 in un villaggio vicino. I kit comprendevano torce, calze, saponi per l’igiene personale, assorbenti igienici per le donne. Distribuiamo anche kit per bambini con calze e vestiti caldi. Tutto questo materiale viene acquistato in diversi luoghi di Marrakech. Incoraggiamo sempre, ed è un principio umanitario, che gli acquisti siano sempre effettuati nel Paese in cui si è verificata la crisi, a meno che non sia impossibile per motivi di approvvigionamento”.

La distribuzione di aiuti è proseguita e altri 1.200 pacchi di soccorso sono arrivati nelle diverse comunità della zona. Inoltre, 400 bambini hanno potuto ricominciare a frequentare la scuola perché hanno ricevuto zaini, quaderni, matite colorate, penne, e altro materiale scolastico.

“Negli ultimi giorni, la nostra collaborazione con le organizzazioni locali ci ha permesso di sostenere e contribuire all’acquisto di coperte e materassi per 500 beneficiari, di 150 capre per i villaggi che hanno perso il loro bestiame, di una tenda che offre riparo a 45 terremotati rimasti senza casa; e la consegna di 500 pacchi di beni non alimentari per adulti e di cibo per 435 persone, tra le altre azioni” ha aggiornato Calonge.

Progetti futuri 
Grazie al sostegno della rete internazionale dell’agenzia umanitaria avventista, Daniel Abad, operatore di Adra Spagna sul posto, coordinerà e gestirà le prossime fasi degli interventi sul campo. Uno dei progetti da realizzare al più presto, insieme con un’organizzazione locale, è la costruzione di moduli abitativi sicuri e di qualità, in modo che le persone rimaste senza casa non debbano trascorrere l’inverno nelle tende. Le abitazioni saranno provviste di posti letto, gabinetti e docce.
“Abbiamo promesso un sostegno iniziale a questo progetto e stiamo cercando di ottenere ulteriori fondi” ha concluso la direttrice di Adra Spagna “Inoltre, abbiamo avviato diversi progetti che vedremo crescere a poco a poco, ma sarebbero impossibili senza la collaborazione e il sostegno di tutti i nostri partner, donatori e sostenitori”.

Anche Adra Italia contribuisce alla riposta del network.
Puoi ancora donare online sul sito adraitalia.org
oppure attraverso il seguente conto corrente bancario: IBAN: IT 72 S 01030 03203 000002465824
Causale “Terremoto Marocco”.

[Foto: Adra Spagna. Fonte: Adra Italia News]

ADRA Italia News – Aggiornamento terremoto Marocco e altre emergenze nel mondo

ADRA Italia News – Aggiornamento terremoto Marocco e altre emergenze nel mondo


ADRA, l’agenzia umanitaria avventista, sta operando in diversi paesi del mondo per portare aiuti e speranza nelle zone colpite da emergenze di vario tipo. Parliamo di cosa sta accadendo in Afghanistan, dopo il recente sisma, ma anche in Armenia, India e Nepal. Ci soffermiamo poi sulla situazione in Marocco a un mese circa dal terremoto.

Alessia Calvagno ne ha parlato con Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.

Adra distribuisce mille kit di emergenza in Marocco

Adra distribuisce mille kit di emergenza in Marocco

Notizie Avventiste – Lo scorso fine settimana, Adra Spagna ha preparato e distribuito i primi mille kit di aiuti umanitari ad altrettante persone colpite dal terremoto nell’Atlante, in Marocco. La sezione spagnola dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso guida l’intervento della rete internazionale nell’emergenza causata dal sisma nel Paese africano.

I 12 volontari di Adra hanno visitato alcune comunità che non avevano ancora ricevuto nessun aiuto. Hanno verificato il numero delle famiglie colpite e le loro necessità prioritarie in questo momento. Poi, il gruppo si è recato a Marrakech per acquistare tutto il necessario. Purtroppo, secondo Olga Calonge, direttrice di Adra Spagna, è sempre più difficile trovare alcuni prodotti, perché i mercati si svuotano.

I kit di emergenza 
Il cibo più o meno arriva e viene distribuito, ma nella zona dell’Atlante le temperature sono piuttosto basse, soprattutto di notte, e le famiglie soffrono il freddo. Per questo i kit per l’emergenza, distribuiti da Adra, contenevano calzini, salviette igieniche (perché le persone non hanno possibilità di pulirsi), assorbenti per donna, sapone, torce per la notte (perché dormendo all’aperto chiedono di avere luce), coperte, ecc. La difficoltà maggiore adesso è nel procurarsi le tende, dice la direttrice Calonge, e Adra si è mobilitata per poterle ottenere. Il gruppo ha anche contattato diverse organizzazioni locali che già conoscevano. Insieme a una di queste sono stati distribuiti indumenti caldi nella zona meridionale.

Ricordiamo che anche Adra Italia contribuisce alla raccolta fondi internazionale per aiutare la popolazione del Marocco colpita dal sisma.
Dona ora o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824, causale “Terremoto Marocco”.

[Foto e fonte: revista.adventista.es]

Terremoto in Marocco. Adra Spagna collabora nell’emergenza

Terremoto in Marocco. Adra Spagna collabora nell’emergenza

Guiderà gli interventi della rete internazionale dell’agenzia umanitaria avventista. L’appello alla preghiera per la popolazione colpita. Adra Italia coopera alla raccolta fondi.

Notizie Avventiste – La sezione spagnola di Adra collaborerà all’emergenza causata dal terremoto che ha devastato il Marocco e ha provocato oltre 2.900 morti e 5.530 feriti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le persone colpite sono più di 300.000.

La direttrice di Adra Spagna, Olga Calonge, ha informato che l’équipe dell’agenzia umanitaria avventista è arrivata in Marocco il 12 settembre; da lì invierà notizie e si attiverà per l’emergenza della rete umanitaria. È Adra Spagna, dice Calonge, che si farà carico dell’emergenza all’interno delle diverse sezioni internazionali dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso, “quindi saremo molto attivi e coinvolti”.

Il sisma
Il terremoto di magnitudo 6.8 si è verificato venerdì 8 settembre, alle 23.11, nelle regioni vicino a Marrakech. La scossa è stata così forte da essere avvertita anche a Fez, dove Adra Camp de Morvedre (che dipende da Adra Spagna) ha portato avanti diverse azioni umanitarie. È seguito uno sciame sismico nei giorni seguenti. Si tratta di uno dei terremoti più letali che abbia colpito il Paese in oltre 120 anni.

In queste ore gli operatori delle squadre di soccorso e delle forze armate marocchine continuano la ricerca dei sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati. Un contingente dell’Unità Militare di Emergenza (Ume) delle forze armate spagnole si è già recato in Marocco per collaborare nei soccorsi. I servizi di emergenza cercano di raggiungere le zone più colpite, sulle montagne dell’Atlante, la catena montuosa di difficile accesso dove sono crollate molte case.

Il terremoto ha causato danni a 530 scuole e 55 collegi, come riporta il quotidiano marocchino Le Matin.

Invito alla preghiera 
In un video-messaggio diffuso dopo il sisma in Marocco, Rick McEdward, presidente dell’Unione avventista di Medio Oriente e Africa del nord (Mena), afferma: “In questi momenti in cui le persone scavano ancora per cercare i sopravvissuti, invito a trarre conforto nelle parole della Scrittura. Il Salmo 46 dice: ‘Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti’ (vv. 1-3). Possiamo rivolgerci a Dio in questo periodo perché sia il nostro aiuto”.

Il presidente ricorda che anche noi possiamo aiutare con il nostro sostegno a Adra e con la preghiera.
“Unitevi a noi nella preghiera per le popolazioni colpite dal terremoto” aggiunge “Ricordatevi delle persone che soffrono per questo tragico evento”.

Come aiutare
Adra Italia
collabora alla raccolta fondi per il Marocco. I bisogni più urgenti, secondo le autorità locali, sono i ripari d’emergenza, i servizi igienici, le forniture d’acqua e l’assistenza medica. Chi desidera può contribuire con una donazione per supportare il team delle emergenze già attivo sul posto.
“Il tuo sostegno avrà un impatto significativo in questi momenti di crisi” affermano da Adra Italia “Qualunque esubero della raccolta verrà utilizzato per altre emergenze o catastrofi naturali.

Dona ora o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824,  causale “Terremoto Marocco”.

[Foto: Mena. Fonte: revista.adventista.es, Mena, Adra Italia]

Parole al vento – La rabbia e il terremoto

Parole al vento – La rabbia e il terremoto


Parole al vento dal Veneto, un accento particolare sulle note e le notizie note o meno che mirano dritte al cuore delle orecchie che hanno fegato.

Le notizie oggi:

La rabbia e il terremoto
Amal Center Marrakech
Prima la Turchia, poi il Marocco. C’è un nesso?
Salvati dal soldato Ray
Ricomincia la scuola
Volevo fare il calciatore

A sei mesi dal terremoto in Siria e Turchia, Adra fa il punto sugli aiuti

A sei mesi dal terremoto in Siria e Turchia, Adra fa il punto sugli aiuti

Notizie Avventiste – Più di sei mesi fa, un terremoto di magnitudo 7.5 ha scosso la regione di confine turco-siriana e causato danni devastanti a edifici e infrastrutture. Circa 60.000 persone hanno perso la vita e milioni di residenti sono rimasti senza casa. 
Subito dopo il sisma, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) era sul posto ed è stata in grado di aiutare, finora, 46.000 persone. 

“Quando sono iniziate le scosse, io e mia sorella dormivamo” racconta Adam, di 8 anni “Nostra madre ci ha svegliati in fretta e ci ha detto di uscire. La casa ha tremato molto, eravamo molto spaventati e siamo corsi in strada”. Adam non è stato l’unico a dover fuggire dalla sua abitazione con la famiglia. "C’era tanta gente fuori, ero molto confuso, eravamo bagnati dalla pioggia e avevamo un freddo tremendo", prosegue.

Infatti, temendo le scosse di assestamento e il crollo degli edifici, molte famiglie hanno trascorso i giorni successivi all’aperto o sono andate in uno dei numerosi rifugi di emergenza. Poiché la casa in cui viveva Adam era inagibile e rischiava di crollare, tutta la famiglia si è trasferita dai parenti e Adra li aiuta con i pacchi di prodotti alimentari.

L’assistenza di Adra 
Grazie alle donazioni ricevute, l’agenzia umanitaria avventista ha potuto offrire assistenza per quanto riguarda il cibo, l’acqua potabile e altri beni di prima necessità. Sono stati riparati cinque rifugi di emergenza e sono stati distribuiti oltre 35.000 pacchi di alimenti, 5.500 kit per l’igiene e 590 coperte. I rifugi sono stati attrezzati con docce mobili. Tre cisterne d’acqua sono state riparate ad Aleppo e due reti idriche a Latakia, in modo che i residenti potessero avere un accesso sicuro e quotidiano all’acqua potabile.

Iniziare la ricostruzione 
Dopo gli aiuti nell’emergenza, è tempo di iniziare a pensare alla ricostruzione. Adra sta affrontando la questione insieme con le famiglie interessate. L’agenzia vuole realizzare un progetto di cui beneficeranno 8.900 famiglie (44.500 persone), riaprire le scuole, rafforzare i mercati locali e offrire aiuto psicologico ai bambini e ai loro genitori.

[Foto: Adra Siria. Fonte: Apd]

 

 

 

Terremoto Turchia e Siria. Le azioni umanitarie di Adra

Terremoto Turchia e Siria. Le azioni umanitarie di Adra

Distribuzione di cibo, acqua e vestiti pesanti. Aperti due rifugi provvisori in Siria per accogliere gli sfollati; progetti di riparazione delle strutture idriche e igienico-sanitarie.

Notizie Avventiste – Continua a salire il tragico bilancio delle vittime in Turchia e nel nord della Siria a seguito dei terremoti di magnitudo 7.8 e 7.5 che hanno colpito la regione lunedì 6 febbraio. Sono quasi 40.000 i morti ma tante persone risultano ancora disperse, scomparse tra le macerie, e altre migliaia sono rimaste senza casa, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità.

La catastrofe è visibile in diverse città di entrambi i Paesi e, nonostante ci siano più vittime in Turchia, anche la situazione in Siria è complessa, a causa della mancanza di infrastrutture e della guerra civile in corso da diversi anni. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) in Siria, che ha già diversi progetti attivi nella regione, si è subito mobilitata per alleviare le sofferenze della comunità. In questi primi momenti, l’obiettivo è quello di fornire acqua, cibo e riparo a coloro che sono rimasti senza casa o che devono lasciare la propria casa perché a rischio di crollo.

In Siria 
Il personale di Adra Siria ha raggiunto le aree colpite e servirà inizialmente 1.100 persone. I bisogni maggiori sono stati individuati in alloggi, assistenza sanitaria, generi alimentari e non alimentari, per far superare alle famiglie colpite le rigide settimane invernali con temperature sotto lo zero. L’agenzia umanitaria avventista ha istituito due rifugi nelle scuole di Aleppo e fornisce pasti, acqua potabile e articoli per l’igiene a 2.469 persone in cinque rifugi ad Aleppo e Latakia (o Laodicea).
“Mentre distribuivamo cibo nel rifugio, abbiamo sentito la terra tremare” ha dichiarato Mustafa Bashir, coordinatore del campo di Aleppo per Adra “La gente ci ha detto che altri due edifici nella zona sono crollati, lasciando altre famiglie senza casa. Tuttavia, i due rifugi che abbiamo servito oggi sono a pieno regime, quindi sono state aperte più scuole e moschee per fornire posti dove alloggiare”.

In Siria, la mancanza di servizi igienici di base favorisce l’aumento dei casi di colera e la mancanza di ospedali ostacola la cura delle persone. Il gruppo di Adra lavora per creare ulteriori rifugi provvisori nelle scuole e inizierà a riparare le strutture idriche e igienico-sanitarie. Inoltre, Adra ha fornito un generatore per consentire la riparazione delle reti idriche essenziali in una località vicino a Latakia.

In Turchia 
Giovedì 9 febbraio due gruppi di operatori Adra sono arrivati a Adana, nel sud della Turchia. Non essendo stata molto colpita dalle scosse, questa città è diventata la porta d’accesso aereo per le agenzie umanitarie che poi si recano via terra nelle zone in cui vi è maggiore bisogno di aiuto. In questo momento lavorano dodici persone e sono attese altre figure professionali. La difficoltà maggiore, secondo Alfred Erfurth, della Chiesa avventista in Asia Occidentale, è la mobilità sulle strade, congestionate dal gran numero di persone che cercano di andare e tornare dalle città distrutte.
L’unico tempio avventista della regione turca, colpito dal sisma, ha resistito alle scosse, ma non è considerato un luogo sicuro dove riunirsi. Tuttavia, pastori, dipendenti della Chiesa e membri volontari lavorando per assistere la popolazione. Le chiese della Turchia inviano vestiti pesanti e coperte per le famiglie sfollate e trasferite in altre città e paesi. Gli avventisti si occupano anche del trasporto di queste famiglie, ha informato Erfurth.

“Nel Paese vi è un clima di lutto totale” ha spiegato Rafael Porto, pastore e direttore delle Comunicazioni della Chiesa avventista in Asia occidentale. “Nessun avventista è tra le vittime, ma molti hanno perso familiari e amici”. Il pastore ha anche sottolineato che il freddo e la neve riducono ulteriormente la possibilità di trovare dei sopravvissuti.

“L’intera popolazione si è mobilitata per donare vestiti e coperte per le persone colpite dal terremoto. Tutte le grandi città hanno istituito centri per ricevere donazioni di indumenti, coperte, materiale per l’igiene e tante altre cose di cui hanno bisogno le famiglie colpite dal disastro. L’esercito e la Prefettura trasportano ogni giorno gli articoli più urgenti” ha precisato il past. Porto.
Ha poi aggiunto che “il governo e l’organizzazione locale per i disastri cercano le persone ancora vive tra le macerie, e Adra, insieme ad altre ong e ai volontari, distribuisce pasti e acqua a tutti coloro che ne hanno bisogno”.

L’appello della Chiesa in Asia occidentale e offerta speciale 
In una lettera inviata alle comunità avventiste locali, i dirigenti della Regione euroasiatica della Chiesa chiedono generosità per assistere i terremotati di Turchia e Siria.
“Tutti noi che viviamo nel territorio della Regione euroasiatica abbiamo vissuto molte volte momenti tragici nei nostri Paesi e sappiamo in prima persona cosa vuol dire trovarsi in situazioni difficili” dicono i dirigenti nel loro appello “Siamo sempre stati un popolo compassionevole. Un popolo non indifferente al dolore degli altri, ma dedicato e pronto ad aiutare subito quando ci viene chiesto. Ogni volta che lo facciamo, seguiamo il comando del Signore: ama il tuo prossimo. E oggi abbiamo di nuovo l’opportunità di contribuire alla causa della misericordia e dell’amore”.

Sabato 18 febbraio, nelle chiese avventiste del territorio della Regione euroasiatica sarà raccolta un’offerta speciale per i terremotati turchi e siriani. I fondi verranno utilizzati per l’acquisto di generi di prima necessità come cibo, acqua, articoli per l’igiene personale.
“Insieme possiamo aiutare tante persone. Ricordiamo le parole di nostro Signore: ‘E il re risponderà loro: In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me’ (Matteo 25:40). Dio vi benedica!” conclude la lettera.

Adra Italia, raccolta fondi 
Continua la raccolta fondi di Adra Italia per gli aiuti in Turchia e Siria.
“La vostra donazione servirà per intervenire nell’emergenza attraverso la fornitura di riparo, coperte, torce elettriche, cibo, acqua e altro” ha spiegato Dag K. Pontvik, direttore dell’agenzia umanitaria nel nostro Paese.

Ecco in dettaglio i benefici delle donazioni:
– con 25 euro potete fornire aiuto urgente a 1 persona;
– con 50 euro potete aiutare 2 persone;
– con 100 euro potete sostenere una famiglia di 4 persone.

Dona ora online, o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824 causale “Terremoto Turchia-Siria”.

“Grazie per il tuo coinvolgimento” ha aggiunto Pontvik .
(LF)

[Fonte: Adra Internazionale, Adra Europa, Adra Italia]

Terremoto in Siria e in Turchia. Siamo giunti alla fine del mondo?

Terremoto in Siria e in Turchia. Siamo giunti alla fine del mondo?


Le notizie di attualità in cui risalta la violenza e la mancanza di qualunque forma di rispetto per l’altro, oppure la guerra, in Ucraina e in altri paesi ormai dimenticati, l’instabilità politica ed economica, o ancora il terremoto in Turchia e Siria o altri disastri naturali o provocati dall’uomo, portano a due tipi di considerazioni. Quella di chi vede particolari “segni dei tempi” e quella invece di chi pensa sia il normale decorso degli eventi che si succedono da sempre. Cosa dice Matteo 24 a questo proposito?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano insieme al prof. Saverio Scuccimarri, pastore, decano della Facoltà Avventista di Teologia, direttore della redazione religiosa della Casa editrice ADV.

Terremoto in Turchia e Siria. Adra in campo per i soccorsi

Terremoto in Turchia e Siria. Adra in campo per i soccorsi

Adra Italia apre una raccolta fondi per gli aiuti nell’emergenza.

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) prepara un intervento di emergenza in Siria, dove è presente dal 2013, intensificando gli sforzi per assistere le vittime del potente terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria nordoccidentale poco prima dell’alba di lunedì 6 febbraio. Il sisma di magnitudo 7.8, il più forte in Turchia da oltre un secolo, e oltre 140 scosse di assestamento hanno portato morte e distruzione. L’ultimo bilancio delle vittime è di quasi 5.000 morti, ma purtroppo è destinato a salire molto, secondo le stime dell’Oms. Si contano anche migliaia di feriti e dispersi.

Il terremoto ha devastato la regione vicino a Nurdagl e Gaziantep. Sembra che la spinta delle placche tettoniche abbia spostato l’Anatolia di tre metri.

“L’unità di risposta ai disastri di Adra è già sul campo per valutare la situazione e collaborare con i governi locali. Le operazioni di soccorso ed evacuazione sono ancora in corso in Turchia e in Siria, e l’ufficio nazionale di Adra Siria, che ha due sedi, gestirà la risposta all’emergenza nella regione colpita” ha affermato Mario Oliveira, direttore della risposta alle emergenze di Adra Internazionale “Man mano che la nostra valutazione progredisce e determiniamo i bisogni critici delle migliaia di persone segnalate, la nostra agenzia umanitaria sarà pronta a fornire gli aiuti necessari, come assistenza in denaro, generi di prima necessità, cibo e riparo”.

Più di 5.000 edifici, compresi gli ospedali, sono stati distrutti, secondo le autorità locali. Il disastro ha avuto un impatto significativo sulla Siria nordoccidentale, dove attualmente oltre quattro milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria. La stragrande maggioranza sono donne e bambini.

“Da oltre dieci anni, gli uffici di Adra portano avanti diversi progetti di soccorso umanitario, tra cui iniziative di accoglienza, salute e istruzione per famiglie e bambini rifugiati nella regione. All’indomani di questo enorme disastro, Adra continua nel suo impegno nell’assistere le famiglie vulnerabili nella ricostruzione delle loro vite. Vi chiediamo di pregare per la Siria e per la Turchia” è l’appello di Kelly Dowling, di Adra Internazionale.

Alla situazione già molto complicata in Siria si aggiungono le condizioni meteorologiche avverse che rendono la vita ancora più difficile alle persone colpite dal disastro.

Il direttore nazionale di Adra Siria, Nagi Khalil, ha confermato questa mattina: “Abbiamo due uffici ad Aleppo e Latakia e le nostre squadre sono sul posto per condurre le valutazioni. Stiamo inviando altre persone da Damasco”.

Intanto Adra Italia ha aperto una raccolta fondi per gli aiuti in Turchia e Siria.
“La vostra donazione servirà per intervenire nell’emergenza attraverso la fornitura di riparo, coperte, torce elettriche, cibo, acqua e altro” ha spiegato Dag K. Pontvik, direttore dell’agenzia umanitaria nel nostro Paese.

Ecco in dettaglio i benefici delle donazioni:
– con 25 euro potete fornire aiuto urgente a 1 persona;
– con 50 euro potete aiutare 2 persone;
– con 100 euro potete sostenere una famiglia di 4 persone.

Dona ora online, o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824 causale “Terremoto Turchia-Siria”.

“Già prima dell’attuale terremoto, Adra era attiva in Siria con dei progetti di ricostruzione di scuole distrutte in seguito alla guerra, fornendo anche sussidi in denaro, cibo, ripari invernali, protezione e sostegno psicosociale” ha aggiunto Pontvik “Grazie per il tuo coinvolgimento”.

[Fonte: Adra Italia]

Il trauma nel bambino

Il trauma nel bambino


Con la dottoressa Mirela Pascu, psicologa, specializzata in psicologia clinica, psicoterapia cognitivo-comportamentale, sessuologia clinica e psico-traumatologia, abbiamo parlato di come il bambino elabora i traumi e di quanto incidono le parole e le azioni degli adulti che lui ha come riferimento.

Forte terremoto nelle Filippine settentrionali

Forte terremoto nelle Filippine settentrionali

Adra valuta la situazione della popolazione colpita per intervenire al meglio nei soccorsi.

Notizie Avventiste – Un forte terremoto ha scosso diverse province dell'Ilocos e della regione autonoma della Cordillera, nelle Filippine del nord, lo scorso 27 luglio. Si tratta del peggiore sisma registrato nell'entroterra del Paese dal 2013, quando provocò circa 1,9 milioni di sfollati.

Il terremoto, di magnitudo 7.0 della scala Richter, ha innescato quattro grandi frane e causato la morte di quattro persone e decine di feriti. Il past. Roger Caderma, presidente della Regione Asia-Pacifico del sud della Chiesa avventista, ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza alle persone colpite.

L’evento sismico ha causato anche numerosi danni alle abitazioni, oltre al blocco della circolazione sulle principali autostrade nazionali. Circa 200 edifici storici dell’epoca coloniale spagnola, patrimonio mondiale dell’Unesco, sono stati distrutti nella zona a nord di Luzon. Alla prima forte scossa, avvertita anche nella capitale, ne sono seguite altre 40 di assestamento, come rivela l'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phivolcs).

Gli operatori di Adra sono impegnati nelle valutazioni delle necessità sul campo, in particolare nella provincia di Abra, per intervenire in modo mirato nei soccorsi. Jerry Requillo, responsabile di Adra nelle Filippine del Nord, ha riferito che gli sfollati nei centri di accoglienza hanno bisogno immediato di cibo, acqua e kit igienici. Inoltre, una delle preoccupazioni principali delle famiglie rimaste senza casa è quella di trovare un nuovo alloggio.

Il past. Caderma ha invitato le chiese avventiste della Regione a riunirsi in preghiera e ad essere un canale dell'amore di Dio verso gli altri attraverso donazioni di beni di soccorso e di denaro tramite Adra o le locali Missioni e Federazioni di chiese.

[Foto: Adra Filippine. Fonte: Regione Asia-Pacifico del sud]

 

Fondo per i parenti delle vittime del terremoto. L’impegno assunto dalle Istituzioni

Fondo per i parenti delle vittime del terremoto. L’impegno assunto dalle Istituzioni


Abbiamo voluto intervistare di nuovo Mario Sanna sulla questione di un fondo previsto dal Governo per i familiari delle vittime del terremoto dell'Italia centrale del 2016 ma ancora non  effettivo, nonostante le promesse e le rassicurazioni di due Presidenti del Consiglio (Renzi e Draghi). Mario Sanna con la moglie Stefania, insieme ad altri, sono stati ricevuti in un incontro svoltosi inei giorni scorsi a Palazzo Chigi, alla presenza del consigliere di Mario Draghi, Simona Genovese, dell'onorevole Stefania Pezzopane e del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini. L'incontro ha avuto un esito positivo. Le parti isituzionali hanno preso l'impegno di accompagnare in Parlamento, con l'avallo del governo, il disegno di legge che prevede l'istituzione di un Fondo per i parenti delle vittime del sisma de L'Aquila e di Amatrice. 

Mario a questo punto ha preso atto della volontà di andare avanti sulla questione. Con la ratifica della Ragioneria dello Stato, si concluderà l'iter legislativo e burocratico che porterà, entro e non oltre la fine dell'anno, all'approvazione della legge.

"Possiamo ritenerci soddisfatti per questo risultato", ha concluso Mario Sanna, "fermo restando che continueremo a monitorare ogni singolo passaggio e a pungolare, ove necessario, i soggetti istituzionali che abbiamo incontrato".

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